STILE FERRARI ANCHE NEI NOMI - Per tantissimi anni le sigle dei modelli Ferrari sono state in genere molto schematiche: o facevano riferimento alla cilindrata e al numero dei cilindri, oppure il numero era la cilindrata di un cilindro. A questo elemento di partenza seguivano poi le sigle che di volta in volta indicavano categorie, omologazioni, serie. In qualche caso è stato usato un nome; è il caso di MM per Mille Miglia, Superamerica, e pochissime altri casi. Solo negli anni più recenti c’è stata la serie di modelli con nome di località, come Maranello, Modena, California, eccetera.
UN’ECCEZIONE NASCOSTA - Eppure una eccezione ci fu anche tanti anni fa, per la precisione nel 1971, con la Ferrari 365 GTB/4 BB (nelle foto). Fu presentata al salone di Torino e da subito la sigla BB venne “tradotta” con i termini berlinetta boxer. I puristi della Ferrari e della tecnica storsero un po’ il naso perché il propulsore in realtà non era un vero e proprio boxer, ma un V12 con angolo di 180 gradi. Una soluzione che rende il motore effettivamente piatto, ma che ha i manovellismi parecchio diversi da quelli di un vero e proprio boxer. Anche il termine berlinetta non pareva esattissimo, visto le caratteristiche della vettura, dato che l’espressione berlinetta era sempre stata usata per le vetture a motore anteriore. Ma tant’è, quella fu la versione ufficiale e BB restò come berlinetta boxer.
CONFESSIONE DI UN AMORE - A distanza di tanti anni ora è il padre dello stile della vettura, Leonardo Fioravanti (allora alla Pininfarina, che disegnava le auto della Ferrari) che ha svelato la vera origine della sigla BB: Brigitte Bardot, monumento al fascino femminile. La storia l’ha raccontata Fioravanti stesso in un’intervista al quotidiano La Repubblica in cui evoca il suo lavoro alla Pininfarina per la Ferrari. Tutti gli uomini che lavorarono al progetto della 365 GTB/4 BB erano entusiasti del lavoro, se ne innamorarono letteralmente, ricorda Fioravanti. Se ne innamorarono appunto come ci si innamora di una bella donna, come di Brigitte Bardot. Tanto fu quell’entusiasmo che la vettura cominciò a essere chiamata BB sempre più insistentemente, sino ad arrivare alla definizione e alla presentazione. Ma nella logica Ferrari non era concepibile che si dichiarasse apertamente il riferimento all’attrice francese, e dunque si adattò la sigla ai termini automobilistici berlinetta e boxer.