DIVORZIO D’INTERESSE - Riguarda la
Ferrari (
in alto la sede di Maranello) la prima decisione di rilievo dei vertici della nuova realtà Fiat Chrysler: da Londra è arrivata la notizia che verrà avviata l’operazione di
separazione della Ferrari dal resto del gruppo. Il 10% del pacchetto azionario della Ferrari detenuto dalla Fiat Chrysler verrà fatto oggetto di un’
offerta pubblica, mentre la restante parte sarà distribuita ai soci della stessa Fiat Chrysler. Secondo quanto riporta l'agenzia
Bloomberg ci sarà l'emissione di un'obbligazione convertibile che permetterà di raccogliere 2,5 miliardi di dollari, più circa 970 milioni dalla borsa.
CAVALLINO IN BORSA - Nel corso del 2015 il management della Ferrari dovrà predisporre tutti gli strumenti e tutte le formalità per la realizzazione dell’obiettivo deciso dal Consiglio d’amministrazione. Anche per le azioni della Ferrari come nuova società a sé stante si prevede (come obiettivo del gruppo FCA) di arrivare alla doppia quotazione alla Borsa di New York e “in un altro paese europeo”. Da sottolineare la non precisazione circa la Borsa di Milano, che rende probabile la scelta di un’altra piazza borsistica (Londra?).
SERVE UN BEL GRUZZOLO - Il comunicato della Fiat Chrysler Automobiles non contiene spiegazioni alla decisione presa. Viene solo detto che l’operazione consentirà agli azionisti di “continuare a beneficiare” del grande valore della Ferrari. La FCA ha bisogno di 61 miliardi di dollari (48 miliardi di euro) per finanziare l'ambizioso piano di sviluppo ed espansione 2014-2018 e questa sembra una prima mossa per assicurarsi una parte della liquidità necessaria.