FARÀ LA STORIA - Dopo la Haas, è la Ferrari il secondo team a presentare la monoposto per il campionato Formula 1 del 2020, al via domenica 15 marzo con il Gp d’Australia: la nuova vettura (la sessantaseiesima del Cavallino nella massima competizione motoristica) si chiama Ferrari SF1000 e il suo nome rappresenta un omaggio alla storia della Scuderia Ferrari, la squadra corse di Maranello, che in occasione del GP del Canada (in programma il 14 giugno) correrà la sua millesima gara, un primato che nessun’altra scuderia può avvicinare (la McLaren ne ha corse 128 in meno).
TANTE CONFERME - La Ferrari SF1000 sarà portata in gara dai piloti Sebastian Vettel, al sesto campionato con la Ferrari, e Charles Leclerc, ingaggiato nel 2019 e autore di un’ottima prima stagione in Rosso. I due piloti dovranno interrompere il dominio della Mercedes e riportare a Maranello un titolo che manca dal 2007, quando Kimi Raikkonen vinse l’ultimo campionato piloti (è del 2008 il più recente titolo costruttori). Oltre a Vettel e Leclerc, la Ferrari ha confermato pure il team manager Mattia Binotto, mentre lo sviluppo tecnico è stato curato da Enrico Cardile, David Sanchez e Simone Resta.
CODA STRETTA - Il progetto della Ferrari SF1000 è un’evoluzione di quello dello scorso anno, ma il team di Maranello si è impegnato a fondo per modificare una grande quantità di componenti e correggere le lacune della vecchia monoposto, tra cui la velocità e stabilità in curva e l’affidabilità. Dalle immagini si nota inoltre che la parte posteriore è ancora più rastremata. L’ala anteriore invece non presenta grossi cambiamenti, ma quella mostrata oggi è una versione ancora non definitiva dall’auto, perché tutte le novità saranno mostrate in occasione della prima giornata di test sul circuito di Barcellona (dal 19 febbraio). Il rosso, invece, è più caro opaco dell’anno scorso.