INCROCIO DI CONTINENTI - In attesa del nuovo modello per l'Europa, del quale sono già circolate alcune foto-spia (
qui la news), la
Fiat Bravo prosegue la propria carriera in Brasile con alcuni aggiornamenti estetici. Quello sudamericano è un mercato sul quale il gruppo FCA punta parecchio: lo dimostra l'inaugurazione del recente stabilimento di Pernambuco (
qui la news), dedicato alle Jeep Renegade e in grado di realizzare tre diversi veicoli.
IN BRASILE SI RINNOVA - La Fiat Bravo è arrivata in Brasile nel 2010, costruita nello stabilimento di Betim, nel Minas Gerais: di recente è stata riveduta e corretta nell'estetica e negli allestimenti. Ora ha una mascherina di dimensioni maggiori, paraurti con prese d'aria più ampie, fari inediti e un motivo ornamentale cromato che incornicia il logo Fiat. Anche l'alloggiamento dei fendinebbia, rispetto alla Bravo che ricordiamo, è cambiato; in coda, la ricetta è simile, con modifiche al paraurti posteriore, profili plastici per i fanali e spoiler posteriore. La caratterizzazione, insomma, è più sportiveggiante e in linea con le richieste del mercato locale.
BEVE ANCHE ETANOLO - I motori sono differenti dalle ultime Fiat Bravo europee: al vertice c'è un 1.4 T-jet da 152 CV con cambio manuale a 6 marce, e non mancano gli aspirati anche a etanolo (una tradizione per il mercato brasiliano) oltre che a benzina. L'equipaggiamento prevede ora l'illuminazione dei comandi interni bianca al pari degli indicatori della strumentazione; sul sedile posteriore è di serie il bracciolo portabicchieri. Rinnovato il sistema multimediale, con lo Uconnect Touch di serie su tutte le versioni e il navigatore a richiesta (ma previsto sulla serie speciale Blackmotion), al pari della retrocamera. Segno che, per un mercato diverso da quello europeo, la berlina di casa FCA (nata nel 2007) sembra avere ancora qualche annetto di carriera davanti a sé.