MOMENTO STORICO - Si è svolta oggi l’
assemblea dei soci di
Fiat Spa, a Torino. La cosa è da sottolineare perché è stata l’ultima riunione ordinaria a tenersi nella sede storica della Fiat. La prossima sarà una riunione straordinaria e avrà come ordine del giorno l’approvazione del piano di fusione tra Fiat Spa e Chrysler Group, con la nascita della Fiat Chrysler Automobiles, società che avrà sede legale in Olanda. E lo scandire delle prossime tappe del processo societario di fusione probabilmente è la notizia principale dell’assemblea odierna, più che non l’approvazione dei conti 2013.
OBIETTIVI GLOBALI - Dunque, un’assemblea storica, che chiude un capitolo importante nato 115 anni fa e ne riapre un altro che vuole essere ancora più rilevante. Le prospettive delineate dal presidente John Elkann e dall’amministratore delegato Sergio Marchionne (entrambi nella foto in alto) sono positive. Di programmi industriali si parlerà a maggio, ma già ora Marchionne ha detto che sarà “accessibile” una produzione di 6 milioni di veicoli; “anche se non sarà facile riuscirci”, ha aggiunto Marchionne. Né Marchionne, né Elkann hanno comunque detto entro quando questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto. Di sicuro invece si sa che l’anno scorso si è arrivati a 4,35 milioni che significano il 7° posto nella classifica dei costruttori a livello globale. Per quest’anno le previsioni sono di 4,5-4,6 milioni di unità nel mondo, tra cui le Jeep prodotte nello stabilimento di Melfi. Insomma, un quadro da protagonista del mondo dell’auto.
BUONI UTILI - A proposito di queste cifre, Marchionne ha tenuto a sottolineare che un numero di veicoli analogo la Fiat e la Chrysler lo producevano già nel 2003, ma a differenza di oggi le due società allora erano “in profondo rosso”. Le previsioni economiche per il 2014 illustrate da Marchionne parlano di un utile operativo pari a 3,6-4 miliardi di euro, con utile netto di 0,6-0,8 miliardi.
PREPARATIVI - Come accennato, i programmi industriali verranno svelati il 6 maggio a Detroit, con un programma che dovrebbe riguardare i prossimi tre-cinque anni. È comunque importate che rispondendo a una precisa domanda, oggi Marchionne abbia affermato che in Italia la FCA non ha esuberi di personale. Le situazione di non piena utilizzazione sono destinate a rientrare con l’avvio delle produzioni per le quali si stanno preparando le linee di produzione di Mirafiori.