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Fiat: entro agosto il 100% della Chrysler

31 maggio 2013

Anzitutto si attende di sapere quale debba essere il prezzo da pagare per il 41,5% delle azioni non in mano alla Fiat.

Fiat: entro agosto il 100% della Chrysler
TRAGUARDO VICINO - Si fa sempre più viva l’attenzione del mondo economico-finananziario per le vicende Fiat. L’interesse è legato alla dichiarata volontà di acquisizione del 100% del capitale Chrysler che dovrebbe essere perfezionata nei prossimi mesi (“entro il prossimo agosto” ha detto il presidente della Fiat John Elkann, nella foto insieme a Marchionne) e richiede l’esborso di un numero di miliardi di dollari non ancora definito ma che va da due a quattro, a cui poi seguirà la necessità di un altro congruo numero di miliardi per consolidare il debito del nuovo gruppo che sarà venuto a crearsi. Da queste esigenze le notizie della trattativa avviata dalla Fiat con un gruppo di banche per l’ottenimento di un prestito nell’ordine di 10 miliardi di dollari, pari a circa 7,7 miliardi di euro.
 
LA CHIAVE NEL DELAWARE - Ma se è vero che la partita del finanziamento si gioca tutta nelle sedi finanziarie internazionali, americane ed europee, curiosamente la prima tappa importante della vicenda ha per location lo stato americano del Delaware, per la precisione il locale tribunale. Perché è proprio in quella sede che deve essere presa una decisione molto importante ai fini degli sviluppi della procedura di acquisizione.
 
CONTROPARTE SINDACALE - La parte di azioni che la Fiat intende acquistare (il 41,5% della società, essendo il rimanente 58,5% già in mano alla casa italiana) appartiene al Veba, Vouluntary employees beneficiary association, cioè il fondo per l’assistenza sanitaria del sindacato americano dei lavoratori metalmeccanici UAW-United Auto Workers. 
 
DISCORDANZE MILIARDARIE - A suo tempo la Fiat aveva ipotizzato di pagare quel 41,5% di azioni circa 2 miliardi di dollari, ma il Veba aveva risposto negativamente, dicendo che il valore delle azioni è almeno del doppio. Da lì, l’avvio della causa-arbitrato presso il tribunale del Delaware, il quale è previsto che emetta la sua decisione entro luglio. Ecco perché questa grande partita di rilevanza mondiale deve guardare al Delaware. Val la pena precisare che la questione del valore delle azioni non è un fatto dipendente esclusivamente da valutazioni economiche: le norme statunitensi regolano in maniera particolare e rigida la compravendita di beni appartenenti a soggetti previdenziali.
 
IPOTESI DI UN ACCORDO - È evidente che sino a quando non si saprà quanto dovrà essere l’esborso della Fiat per avere la Chrysler ogni cosa è incerta. In proposito va anche aggiunto che da parte della Fiat non si esclude l’ipotesi di un accordo amichevole con il Veba, anche se al momento non ci sono trattative in corso. Lo ha detto esplicitamente il presidente della Fiat John Elkann.
 
RICHIESTA DI FINANZIAMENTI - Pur con questo punto interrogativo determinante, la Fiat ha comunque avviato i contatti con gli istituti finanziari internazionali (diverse banche di qua e di là dell’Atlantico) per avere i finanziamenti che saranno necessari all’intera manovra. In proposito le cifre che si fanno (i citati 10 miliardi di dollari) sono superiori al semplice prezzo del 41,5% delle azioni perché tengono conto dei costi della ristrutturazione del debito che ci dovrà essere una volta creata la nuova società Fiat-Chrysler.
 
DUE TEMPI - Secondo quanto diffuso dalla agenzia Bloomberg il piano della Fiat prevederebbe appunto due fasi: l’acquisizione prima, il consolidamento del debito dopo. Con la manovra, gli azionisti della Fiat procederebbero allo scambio delle loro azioni con quelle della nuova società Fiat-Chrysler. 
 
AGNELLI ADDIO? - L’intera manovra presenta due aspetti delicati che si impongono all’attenzione: l’ipotesi che a conclusione dell'operazione la finanziaria Exor facente capo alla famiglia Agnelli possa non essere più l’azionista di controllo, e il trattamento che la società deve avere nella concessione dei finanziamenti necessari, vale a dire il rating riconosciuto alla società, e quindi i tassi di interesse applicati per l’insieme del prestito. Questo per quanto riguarda la vicenda nel suo complesso. Ci sono poi gli aspetti più prettamente italiani, e cioè l’interrogativo sulla sede del gruppo, se in Italia o negli Usa, e il peso che la nuova società attribuirà alle attività in Italia.
 
VOLONTÀ DI AUTOSUFFICIENZA - Prese di posizione ufficiali in proposito non ce ne sono, ovviamente, ma da quanto è emerso ieri nel corso dell’assemblea di bilancio della Exor, pare che la famiglia Agnelli non sia disposta a perdere il suo ruolo, tanto che il presidente John Elkann ha dichiarato che da un lato la Fiat è in grado di acquisire la Chrysler, e la Exor ha i mezzi e la volontà di sostenere l’operazione. E quanto sia la determinazione in tal senso lo si può misurare da un riferimento fatto da Elkann a proposito delle prospettive post fusione Fiat-Chrysler: “Se ci saranno opportunità di fare di più, abbiamo l’ambizione di essere il più grande gruppo autobilistico” (secondo le parole riportate dal quotidiano Il Sole 24 Ore), insomma, non c’è paura di pensare in grande. Nella pratica, John Elkann ha comunque tenuto a dire che è prematura ogni ipotesi sui percorsi che saranno compiuti, sino a che non ci sarà “la prossima sentenza del tribunale del Delaware”. 
 
INCONTRI ROMANI - Quanto alle questioni relative al rapporto del gruppo Fiat-Chrysler con l’Italia, sicuramente esse sono al centro dell’incontro che John Elkann e l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchioinne hanno avuto questa mattina a Roma con il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonanto. Dopo l’incontro c’è stata solo una brevissima dichiarazione di Marchionne secondo cui l’incontro è andato benissimo e la Fiat ha confermato i propri impegni per l’Italia. È attesa una qualche valutazione da parte del ministro.


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Ritratto di IloveDR
31 maggio 2013 - 12:45
3
a voi...
Ritratto di Merigo
31 maggio 2013 - 12:54
1
Un dettaglio che dettaglio non è su cui non viene mai posta l'attenzione, è che la questione non è se VEBA debba vendere o meno a FIAT, ma solo a quale prezzo. Quando il Tribunale del Delaware avrà deciso questo prezzo, VEBA dovrà vendere a FIAT e solo a FIAT, perché così decise il Governo Federale all'inizio della vicenda FAT-Chrysler. Per questo FIAT già si muove per raccogliere il contante per coprire l'operazione, fermo restando che Sergio Marchionne ha recentemente ribadito che FIAT ha liquidità sufficiente per chiudere l'acquisto, qualunque sia il prezzo deciso dal Tribunale.
Ritratto di Merigo
3 giugno 2013 - 18:57
1
E' di oggi la notizia che EXOR, la finanziaria della Famiglia Agnelli azionista di controllo di FIAT, ha venduto la propria quota in SGS per circa 2 miliardi di € (tra l'altro con una plusvalenza di 1,5 miliardi), corrispondenti a circa 2,6 miliardi di US $, cioè guarda caso una cifra molto simile a quella ipotizzata per acquistare la quota di VEBA in Chrysler.
Ritratto di komoguri
31 maggio 2013 - 14:48
Se questa alleanza è fatta solo per ricarrozzare modelli americani da vendere qui in Italia (Thema, Voyager, Flavia, Freemont...) e per propinare in certi mercati marchi defunti (Lancia in Inghilterra, per esempio) possono anche avanzare di spender soldi. Specie se poi l'intento è quello di trovare qualche spicciolo per fare modelli come la 500L, una delle auto più orripilanti del sistema solare.
Ritratto di Jinzo
31 maggio 2013 - 15:02
chiuderei per sempre lancia ( o venderla?? ai cinesi forse) e dare alfa romeo a qualkuno che sappia far ritornare alfa come una volta, berline a trazione posteriore....gli pesano a fiat nn tira fuori piu un nichelino per loro, al contrario di ferrari e maserati li qualkosa la fa....
Ritratto di maparu
31 maggio 2013 - 19:22
a te non piacerà, intanto vende alla grande.....quindi ?.......Comprati una Ww...magari la Lupo sintesi dell'efficienza Tedesca
Ritratto di Fojone
1 giugno 2013 - 12:34
ma dove?
Ritratto di Jinzo
31 maggio 2013 - 14:51
ha i soldi per comprarsi ormai tutta la chrysler....quindi in primis prende chrysler in secundis toglie la sede legale dall'italia e la porta ove paga pokissime tasse...non lasciarla in europa la sede legale portala in brasile o in messico....e una delle parti piu importanti della storia italiana se ne va, abbiamo cominciato con la monnalisa....siamo peggio di fantozzi
Ritratto di Giuss
31 maggio 2013 - 15:42
di aver esito di tale sentanza così una volta completata l'acquisizione potremo finalmente vedere sbloccarsi la lista di progetti in ballo anche (anzi soprattutto) per l'Italia. Allora sì che vedremo se cascheranno gli asini! ma visto l'impegno in atto per Maserati non vedo perchè non debba esser lo stesso per Alfa Romeo. Premetto che sono ESCLUSIVAMENTE voci ma un venditore di una concessionaria Fiat mi ha detto che Lancia sarà venduta con buona probabilità con marchio Chrysler anche in EU. Ma ciò avverrà con nuovi modelli pensati per il mercato europea/italiano. Ripeto solo voci. non alziamo polveroni.
Ritratto di wiliams
31 maggio 2013 - 20:01
Molto bene,finalmente ci siamo,con buona pace dei soliti crucchi e tedescofili.Se FIAT vuole continuare ad andare avanti ed essere sul mercato deve per forza di cose "fondersi" con CHRYSLER,solo in questo modo può essere messo in piedi un grande gruppo in grado di far fronte a tutte le sfide dei prossimi anni.FIAT è troppo piccola,per anni è stata troppo chiusa in casa sua,da sola non può farcela,con CHRYSLER faranno grandi cose.Auguro a tutto il GRUPPO e a SERGIO MARCHIONNE un buon lavoro!!!
Ritratto di maparu
31 maggio 2013 - 20:39
Tutto secondo programma. L'ascesa del Gruppo secondo Marchionne si sta realizzando nei tempi e modi predicati. Bene così per tutti, soprattutto per l'Italia e i suoi lavoratori.
Ritratto di maparu
1 giugno 2013 - 11:51
Fiat Group in perfetta linea di pensiero con Governo e progetti dichiarati. Lasciamo lavorare e tifiamo l'unica vera industria privata multinazionale italiana.
Ritratto di Fojone
1 giugno 2013 - 12:48
come fai a dire tifiamo per la multinazionale italiana quando è ormai certo che lasceranno l'italia sia con la sede legale di Fiat che quella di Iveco e CNH? se ci aggiungi che la produzione è già in buona parte al'estero...
Ritratto di maparu
1 giugno 2013 - 14:18
.............caro mio se vuoi sopravvivere oggi e non farti assorbire dalla legge del più forte, l'unica strada è questa. Sulla sede legale poi ancora non si è discusso. Sull'italianità non ho dubbi e comunque oggi il gruppo Ww, Bmw hanno più produzione all'estero che in Germania e questa è la realtà.
Ritratto di Fojone
1 giugno 2013 - 17:09
ma la sede legale di Fiat sta per cambiare...gli stabilimenti in italia vengono via via abbandonati e i dipendenti cassintegrati... BMW e Volkswagen producono e vendono al estero ma non si comportano cosi in Germania!
Ritratto di maparu
1 giugno 2013 - 18:44
..........lamentarsi è da stato assistenzialista e da vecchia Italia. E' ora di cambiare
Ritratto di Fojone
1 giugno 2013 - 19:15
la vecchia italia si lasciava abbindolare dal Avvocato senza dire una parola! forse invece di tifare per questi "italiani" dovresti lamentarti un po anche tu!
Ritratto di maparu
2 giugno 2013 - 00:40
............
Ritratto di maparu
2 giugno 2013 - 00:40
............
Ritratto di Fojone
2 giugno 2013 - 01:24
tifi per la "italianissima" fiat attuale e ringrazi dio che ci sia stato l'Avvocato... ti manca anche Andreotti?
Ritratto di maparu
2 giugno 2013 - 10:59
.........l'avvocato è stato la Fiat e quindi l'industria italiana in un preciso momento storico. Io non rimpiango nessuno ma la storia insegna che senza persone opportune al momento giusto noi tutti potremmo essere altrove. Ringrazio gli americani per lo sbarco in Normandia, ringrazio Marchionne perché nel 2002 la Fiat non esisteva più e solo un 'abile mossa di uno stratega ha salvato l'insalvabile. Che tu voglia o no se ci sono operai Fiat in Italia e ancora non l'indotto auto lo dobbiamo non certo ai nostri politici che noi italiani maccheroni votiamo ma ad imprenditori che soffocano dalle tasse per tenere aperte le aziende. Te lo dice uno che fa impresa. Arrivederci
Ritratto di napolmen
2 giugno 2013 - 13:46
..e mica si ricordano degli assunti a Grugliasco...250 allaVM...100 a Modena...200 rientrati a Pomigliano e altri 35 a coprire turno sabato.....etc etc etc!!! Per nn dire Iveco se no...
Ritratto di Paolo_1973
2 giugno 2013 - 14:17
Dici cose evidenti per chiunque, ma ormai l’italiano medio su Fiat non cambierà più opinione, anche per una questione di orgoglio, visto che ne ha predetto per 10 anni il fallimento, mentre ora si trova con un Gruppo sempre più in salute, e una carta di identità di un Paese quasi fallito. Cambiare opinione per l’italiota médio vorrebbe dire ammettere di essere un emerito còglione, e purtroppo l’italiano médio non ce la fa a confrontarsi con la realtà. Preferisce continuare a ripetere le stesse frasi fatte, comprarsi una VW Golf versione barbon in 289076 rate, e illudersi che grazie al suo acquisto fiat fallirà dopodomani, regalerà Alfa a VW, la quale a sua volta farà di Arese uno stabilimento megagalattico, dove si producono Alfa esportate in tutto il mondo, con Trazione Posteriore, e operai che prendono stipendi e bonus come quelli tedeschi (quelli di Lamborghini non li hanno mai visti quei soldi, ma l’italiota médio vive nel suo mondo virtuale, che non è più in grado di abbandonare).
Ritratto di carlo1967
3 giugno 2013 - 15:02
Non direi proprio. Non in Europa e tanto meno in Asia / Cina. Al contrario di VW che performa bene in tutti i continenti ( in Europa tiene ). Fino ad ora il buon Marchionne ha fatto il bravissimo giocatore di poker ( con i quattrini altrui ) vedi Chrysler acquisendone la maggioranza del pacchetto azionario quasi gratis. Adesso comincia la partita vera e non è detto vada tutto per il meglio. P.s Ma uno che compra VW per caso viene considerato un Imbecille ? Lo vorrei sapere visto che ne possiedo una e ne comprerei un' altra. Aspetto risposte. Grazie.
Ritratto di maparu
3 giugno 2013 - 21:49
...........vedi Chrysler acquisendone la maggioranza del pacchetto azionario quasi gratis E TI SEMBRA POCO ???? Ognuno è libero di acquistare e criticare chi vuole, ma per favore un poì di obbiettività. Fiat Group è il 7° produttore al mondo, non è certo un'azienda in crisi.
Ritratto di Fojone
2 giugno 2013 - 23:17
se l'Avvocato avesse inciuciato un po meno con i politici ,forse non si sarebbe deciso politicamente che l'industria automobilistica italiana doveva essere solo Fiat! magari non si sarebbe deciso di svendergli Alfa...magari in cambio di aiuti si sarebbero pretese un po di azioni...
Ritratto di gilrabbit
2 giugno 2013 - 20:07
O sono tuti tedeschi dipendenti wag oppure sono dei malati mentali cronici. Invece di sperare che Fiat faccia funzionare apieno le fabbriche in italia e nel mondo si preoccupano di tifare contro senza rendewrsi conto che Fiat può benissimo andare a produrre dove vuole e trasformare le SUE fabbriche in serre per pomodori!! Come disse la buonanima del Duce governare gli italiani non è impossibile ma inutile!!
Ritratto di preoccupato
3 giugno 2013 - 21:38
Mi viene da piangere.Pensare di risuscitare i morti "U.S.A."e venire a vendere in Italia e in Europa,roba orribilante come voyager fremont o 500l ma chi se li compra questi modelli che non piacciono neanche ai cinesi.
Ritratto di maparu
3 giugno 2013 - 21:55
Ma preoccupati dei nostri politici e non chi chi fa impresa e crea lavoro in Italia e nel mondo. Basta piagnistei, basta assistenzialismo, rimbocchiamoci le mani e votiamo correttamente. La responsabilità dell'Italia è degli Italiani !!!! Sveglia ........A proposito Freemont....e informati è una signora auto, per motore, rapporto qualità prezzo e altro....Sparlare è troppo semplice, diciamo la verità.
Ritratto di preoccupato
4 giugno 2013 - 06:20
i cassaintegrati in italia chi li paga?? aggiornati!
Ritratto di Fojone
5 giugno 2013 - 13:33
conosca qualcuno che lavora (o lavorava!) in uno stabilimento fiat!