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Una Fiat Panda a metano prodotto da acque di scarto 

15 marzo 2017

FCA e Gruppo Cap hanno avviato un test per verificare l’efficienza del biometano prodotto dai reflui del depuratore di Milano.

Una Fiat Panda a metano prodotto da acque di scarto 

UN “PIENO” DI SCARTI - Valutare l’efficacia di un carburante realizzato con le acque di scarto della città di Milano per alimentare i veicoli a metano. È l’obiettivo della sperimentazione partita ieri dal Motor Village di Fiat Chrysler Automobiles di Torino che vedrà impegnata per alcuni mesi una Fiat Panda Natural Power e l’ecocombustibile messo a disposizione dal Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della città metropolitana di Milano. L’intento del progetto BioMetaNow è monitorare per 80.000 km la meccanica della city car italiana equipaggiata con il bicilindrico TwinAir di 0,9 litri da 80 CV per accertarsi che l’affidabilità e le prestazioni della vettura rimangano invariatE con l’impiego del gas di origine organica. 

EMISSIONI IN CALO DEL 97% - Il biometano da ciclo idrico è ricavato dalla lavorazione e trasformazione dei fanghi di depurazione e delle acque reflue e offre diversi vantaggi. Il principale riguarda le presunte qualità ecologiche del carburante che, secondo i responsabili FCA, sarebbero equivalenti a quelli consentiti dalle auto elettriche. Se dal tubo di scarico le emissioni anidride carbonica sono paragonabili a quella rilasciate dalle vetture a metano, quindi inferiori del 20-30% circa rispetto alla corrispettiva vettura a benzina, nel ciclo “dal pozzo alla ruota” che valuta la CO2 generata durante tutte le fasi del combustibile (estrazione, raffinazione, trasporto, ecc.) l’esito sarebbe molto migliore. Dai dati degli studi forniti da FCA, risulterebbe che l’aggiunta nel serbatoio del 40% di biometano porterebbe ad abbattere le emissione fino al 57%, valore in linea con quello ottenuto da un modello a batterie ricaricato con l'attuale mix energetico europeo. Il “taglio” della CO2 arriverebbe al 97% rifornendo la Panda Natural Power con il 100% di metano di origine biologica, dato equivalente a quello di una vettura a batterie “alimentata” da energia proveniente da fonti rinnovabili. 

CARBURANTE RINNOVABILE - I benefici ambientali del biometano non si limitano alla riduzione della CO2 rilasciata, ma aggiungono l’abbattimento delle emissioni di sostanze nocive, come ossidi di azoto o le polveri sottili, ridotte praticamente a zero. Di rilievo è pure la possibilità di utilizzare un prodotto di scarto per produrre un carburante rinnovabile, ossia virtualmente inesauribile e non soggetto a esaurimento come i derivati dal petrolio. Oltre che dalle acque reflue, infatti, il biometano può essere ricavato dalle biomasse di origine agricola, dai reflui degli allevamenti o dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani della raccolta differenziata. Positive sono pure le valutazioni economiche grazie ai risparmi ottenuti dal distributore (FCA dichiara una riduzione dei costi di rifornimento del 56% rispetto alla benzina e del 30% nei confronti del gasolio) e ai benefici apportati alle finanze statali. L’impiego del metano biologico, infatti, consente di ridurre la dipendenza dal petrolio che costa cara alla bilancia economica italiana e di creare una filiera industriale che genera redditto e posti di lavoro, almeno 13.000 secondo Consorzio italiano biogas. 

BIOMETANO PER 416 AUTO - La Panda Natural Power utilizzata nel progetto BioMetaNow si rifornirà presso il depuratore della CAP di Bresso-Niguarda a Milano dove è prossimo all’apertura un distributore di biometano a km 0. Secondo i responsabili di CAP, la bio-raffineria lombarda sarebbe in grado di generare quasi 342.000 kg di biometano sufficienti ad alimentare 416 veicoli per 20.000 km/anno. Ricordiamo che FCA ha avviato in passato progetti simili a favore del biometano, come quello di Pinerolo (TO) che ricava il carburante dalla sezione organica dei rifiuti domestici e quello Ozegna (TO) che sfrutta le deiezioni animali per produrre il gas naturale. Ricordiamo che al momento la legislazione vigente non consente l’immissione nella rete del metano del gas di origine organica, fattore che impedisce lo sviluppo dell’economia del biometano. Un ostacolo di rilievo se si considera che secondo alcune analisi l’Italia potrebbe diventare il terzo produttore mondiale del settore. 

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Ritratto di Zebedeo
15 marzo 2017 - 19:59
l'esperimento non è malvagio !
Ritratto di jefff
15 marzo 2017 - 20:34
ANAloghi esperimenti vengono fatti in Germania su Audi e Mercedes, solo che per gli esterofili se qualcosa esce dal sederino teutonico, profuma, mentre se la stessa cosa esce da un sederino italiano, allora puzza.
Ritratto di Pierpaolo C
16 marzo 2017 - 12:58
Auto da più di 50 e 80 mila euro con gli scarichi finti: vedi le ultime mercedes. Non si può guardare. tristissimo "tromp l'oeil"
Ritratto di Giuss
15 marzo 2017 - 20:34
Una vera alternativa all'elettrico con tutti i guadagni del caso. Davvero interessante, se il Governo italiano non fosse miope cercherebbe immediatamente di agevolare un tale sviluppo di modo da poter fare concorrenza a tecnologie come l'elettrico che rimane una tecnologia limitata nonostante il miglioramento delle batterie.
Ritratto di Davelosthighway
15 marzo 2017 - 22:34
mentre tutti stanno ad esaltarsi con l Hi/tech di tesla e il futurismo di vw in parate dentro saloni d auto in tutto il mondo ecco che spunto trova Fiat. A parte che molti aspettano questo miglioramento dell efficienza delle batterie quasi piovesse dal cielo con formula magica scritta su un foglietto ma si parla del loro smaltimento? É stata mai avanzata una previsione dell impatto ambientale delle batterie destinate alle auto? Il progetto pilota della Fiat a biometano mi sembra un ottima occasione per verificare altre alternative che potrebbero " clamorosamente" rivelarsi molto più eco-friendly e meno invasive rispetto un elettrificazione di massa sulla quale di fatto non é stato ancora deciso un modello di infrastruttura adeguato.
Ritratto di 19miki90
15 marzo 2017 - 23:40
4
Finalmente una vera alternativa, davvero ecologica!! Altro che quella finta "soluzione" della propulsione elettrica!
Ritratto di Davelosthighway
16 marzo 2017 - 18:16
Io ho il bicilindrico. Quasi 4 anni quasi 50mila km (pochi) quasi 25 km/kg metano a 120/130 all ora. Un orologio . Soddisfattissimo
Ritratto di Pierpaolo C
16 marzo 2017 - 18:41
anche io.
Ritratto di Pierpaolo C
17 marzo 2017 - 08:13
Sig.Mario, non conosce bene il sound di un diesel, tipico dei trattori o di un tricilindrico tipo il 1.4 tdi vw, dal sound frullante di un.bicilindrico a benzina. Sono suoni diversi.
Ritratto di IloveDR
16 marzo 2017 - 09:30
3
al di la delle facili battute, c'è da ammirare l'impegno per lo sviluppo di carburanti alternativi...poi, come al solito, rimarrà solo un insieme di belli articoli, buone proposte, effetto pubblicitario per FCA, nient'altro...
Ritratto di napolmen4
16 marzo 2017 - 10:29
fiat e' leader ne''uso gas e flexifuel
Ritratto di mariofiore
16 marzo 2017 - 10:58
Non credo a questo pessimismo. Il motivo per cui la fca non puntava sull"elettrico è presto svelato. Molto meglio il metano. Però 342.000 kg di metano prodotti in un anno mi sembrano pochi.
Ritratto di Robespierre
16 marzo 2017 - 10:54
Iniziamo col dire che l'energia elettrica non di trova disponibile in natura ma bisogna produrla ed è una energia che ancora oggi è in massima parte di terzo livello, ovvero la si ottiene bruciando combustibile (1° livello energia termica) che serve a creare energia meccanica di rotazione data da motori a scoppio o turbine (2° livello) che poi fanno girare un alternatore che produce corrente (3°livello). Corrente che deve poi essere immagazzinata in batterie e che viene utilizzata per far girare un motore elettrico che fornisce poi energia meccanica alle ruote dell'auto. In ciascuno di questi passaggi si perde una parte consistente di energia a causa dei rendimenti più o meno bassi. Allora c'è da chiedersi se in una visione globale non è più conveniente fermarsi al 2° livello come avviene già adesso coi motori a scoppio che muovono le auto? Inoltre, vi ricordate cosa successe per il gasolio? Costava la metà della benzina ma quando tutti si convertirono al diesel, allora il governo che non poteva perderci soldi, si inventò il superbollo prima e poi portò il prezzo del gasolio pari a quello della benzina. Lo stesso succederebbe se andassimo tutti ad elettrico. Il prezzo del KWh raddoppierebbe. Quanto all'idrogeno anch'esso non si trova libero in natura come il metano, ma bisogna ottenerlo con costosi procedimenti.
Ritratto di Robespierre
17 marzo 2017 - 15:57
Gentile G.Mario, per terzo livello intendo energia che si ottiene dopo due trasformazioni: termica-meccanica-elettrica e poiché ad ogni passaggio se ne perde una parte (un motore a scoppio ha una resa inferiore al 40% ad esempio mentre un alternatore è sugli 80% così pure il motore elettrico montato sull'auto, le perdite dovute alla distribuzione delle line elettriche e la resa delle batterie) succede che partendo da 100 KWh di carburante, dopo tutti questi passaggi, in un'auto elettrica alle ruote ne arrivino si e no una 20ina. Circa la metà dei 40 già disponibili all'uscita del motore a scoppio di una normale vettura a benzina o gasolio. Quanto ai modi di produrre energia elettrica, concordo con lei che ce ne sono di più redditizi come l'eolico o l'idrico o il fotovoltaico, ma ho specificato che attualmente la maggior parte di essa è prodotta bruciando gas o gasolio, se non importata direttamente da altri paesi che hanno il nucleare. Saluti.
Ritratto di Pierpaolo C
16 marzo 2017 - 12:59
Molti vaggari potranno essere ottima materia prima per produrre questo carburante....
Ritratto di lordpba
17 marzo 2017 - 12:47
8
Metano, ottima alternativa, se solo tutte le auto andassero a metano pero' non basterebbero i giacimenti attuali ed il prezzo salirebbe alle stelle.
Ritratto di jefff
17 marzo 2017 - 19:32
metano fossile è iperabbondante per tutti gli utilizzi, poi ci sono i bio metani. In totale può tranquillamente soddisfare i bisogni energetici del pianeta per i prossimi 100 anni, e nel frattempo si spera che avremo nuove tecnologie per sfruttare gratis il sole.
Ritratto di caronte
28 maggio 2017 - 22:22
L' iniziativa è molto bella ed è in linea con il taglio di emissioni.