CHI BEN COMINICIA… - L’ultimo fine settimana ha coinciso con il debutto della nuova
Fiat Tipo nelle concessionarie italiane. A dispetto della concomitanza col ponte del 7 e 8 dicembre, la clientela ha risposto bene, con un afflusso di visitatori che ha sorpreso persino i vertici del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles). A commentare i risultati è Gianluca Italia, responsabile del gruppo per il mercato italiano, soddisfatto per i 20.000 visitatori, ma ancora di più per le 6000 prove effettuate da potenziali clienti e per i mille ordini raccolti nel primo dei tre weekend “porte aperte” (gli altri due sono previsti il prossimo fine settimana e il 19-20 dicembre).
NON SOLO DA “PRIMO PREZZO” - “Nelle concessionarie sono arrivati clienti di diverse tipologie, dalle famiglie ai giovani”, commenta Gianluca Italia (
foto qui accanto), “che della vettura hanno apprezzato la dotazione, l’abitabilità e la capacità di carico, non solo il prezzo”. A tal proposito, la Fiat non dichiara fino a quando proseguirà l’offerta lancio per la
Fiat Tipo, che prevede un prezzo di 12.500 euro (a fronte di un usato da far demolire) per la Opening Edition a benzina da 95 CV, e di 16.500 per la turbodiesel da 120 cavalli. Stando ai dati raccolti dalle concessionarie, metà della clientela ha preferito proprio la versione a gasolio, nonostante il prezzo più salato. E un terzo circa dei clienti ha puntato sull’allestimento più ricco, l’Opening Edition Plus. Secondo Gianluca Italia è la conferma che più che il prezzo in sé, conta il rapporto fra quest’ultimo e i contenuti dell’auto.
NASCE UNA NUOVA CATEGORIA? - Se finora la Fiat Tipo ha messo a segno risultati superiori alle aspettative, in Fiat non si sbilanciano sulle previsioni per il 2016. Anche perché molto dipenderà dalle varianti a cinque porte e wagon, attese a partire da aprile. Comunque, finora le concessionarie hanno ordinato il triplo dei volumi inizialmente ipotizzati. “Anche perché”, prosegue Gianluca Italia, “questa berlina a tre volumi non ha nulla da invidiare alla wagon in termini di abitabilità e capienza. E quindi dopo la prova in tanti l’hanno ordinata”. Potrebbe essere, se lo augurano in Fiat, la rinascita di una categoria di automobili (quella delle berline “con la coda”) finora appannaggio solo dei marchi più blasonati. I segnali positivi, in tal senso, non mancano.