SI CONFERMA LA CRESCITA - Il gruppo Fiat (nella foto in alto il Lingotto) ha diffuso il conto economico per il secondo trimestre 2011, il primo a includere anche i “numeri” della Chrysler, della quale la Fiat detiene la maggioranza con il 53,5% (leggi qui per saperne di più). Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, l'utile della gestione ordinaria è stato di 776 milioni di euro: include i 150 milioni di euro registrati da Chrysler per il mese di giugno. Se si escludono le attività del gruppo americano, l’utile della gestione ordinaria di Fiat è aumentato di 89 milioni di euro, il 16,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2010. I ricavi del gruppo Fiat, invece, nel primo semestre del 2011 sono stati pari a 22,4 miliardi di euro: scendono a 19,2 miliardi di euro se si esclude la Chrysler, ma comunque in crescita del 6,8% rispetto ai primi sei mesi dell'anno scorso.
CRESCONO ALFA ROMEO E COMMERCIALI - Per quanto riguarda Fiat Group Automobiles, che comprende i marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional (veicoli commerciali leggeri), nel secondo trimestre i ricavi sono aumentati, +2,7%, raggiungendo i 7,6 milioni di euro e le immatricolazioni sono cresciute del 2,5%: sono state registrate complessivamente 568.400 nuove vetture e veicoli commerciali leggeri. Come già evidenziato nel primo trimestre del 2011 (leggi qui per saperne di più), i positivi risultati sono dovuti in larga parte alle forti vendite in Brasile, al successo che sta ottenendo la Giulietta in Europa, al “leadership” di Fiat Professional e, non ultima, la crescita delle vendite dei modelli del gruppo Chrysler in Europa. Delle 568.400 vetture complessive del secondo trimestre, 116.300 sono veicoli commerciali leggeri (il 17,2% in più dello stesso periodo del 2010) e 452.100 sono automobili, 7.900 delle quali del gruppo Chrysler. Nonostante il mercato europeo dell'auto sia ancora sofferente, a giugno le immatricolazioni si sono contratte del 8,1% (leggi qui per saperne di più), l'Alfa Romeo grazie alla Giulietta ha incrementato di circa il 30% le immatricolazioni nel secondo trimestre, facendo registrare un +48% con 75.855 auto dall'inizio dell'anno. Un andamento positivo, seguito anche da Fiat Professional che, nel secondo trimestre, in Europa, con 64.700 veicoli è cresciuta del 23,8% rispetto allo stesso periodo del 2010.
FIAT E LANCIA PRONTE A “RIPARTIRE” - La Fiat, la cui quota di mercato in Europa è scesa dal 6,1% al 5,4% resta in attesa del lancio della nuova Panda (leggi qui per saperne di più), anche se i segnali positivi non mancano: l'attuale modello, di cui sono stati prodotti 2 milioni di esemplari dal debutto, continua ad essere la citycar più venduta in Europa, mentre gli ordini per la crossover Freemont hanno già superato le aspettative di vendita per l'intero 2011 (leggi qui la news). La Lancia, invece, ha mantenuto stabile la propria quota dello 0,7%, beneficiando della commercializzazione della nuova Ypsilon, iniziata solo nell’ultima parte del trimestre: a tutt’oggi ne sono state ordinate oltre 15.000. Secondo le previsioni del gruppo Fiat nel 2012, primo anno completo di vendite, si dovrebbero raggiungere le 120.000 unità.
IL LUSSO TIRA SEMPRE - Per quanto riguarda Maserati e Ferrari, anche per il secondo trimestre si registra una crescita delle vendite grazie agli Usa e alla Cina, due tra i mercati principali per le due case. Il Tridente da aprile a giugno ha realizzato ricavi pari a 168 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 174 del 2010, ma ha consegnato 1.746 auto contro le precedente 1.697, il 2,9% in più e chiuso con un utile della gestione ordinaria di 9 milioni di euro, uno in più dell'anno scorso. La casa del Cavallino Rampante, invece, nel secondo trimestre registra ricavi pari a 589 milioni di euro (+20,4%) e un utile della gestione ordinaria di 82 milioni di euro (erano 77 nel 2010), grazie alla crescita del 16,8% delle auto consegnate: 1.886 in totale.