MEGLIO DEL PREVISTO - La Fiat ha annunciato il conto economico per il primo trimestre del 2011. Nonostante le immatricolazioni complessive (con 518.600 unità tra auto e veicoli commerciali leggeri) nei primi tre mesi siano calate del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2010, la divisione auto della casa torinese ha registrato ricavi pari a 7 miliardi di euro (+2,6%) e un utile delle gestione ordinaria pari a 251 milioni di euro, 21 in più dello stesso periodo del 2010. L'indebitamento netto industriale è sceso dai 542 milioni di euro di fine 2010 a 489, mentre la liquidità è salita da 12,2 miliardi di euro a 13,1.
BENE IN BRASILE - Nonostante le immatricolazioni complessive delle auto siano calate del 4,8%, quelle dei veicoli commerciali leggeri sono cresciute del 7,5%. Ricordiamo, che in Europa, stando ai dati diffusi dall'Acea (leggi qui la news), nei primi tre mesi del 2011 il gruppo Fiat ha perso il 19,9%: solo l'Alfa Romeo è cresciuta del 49,9% grazie alla Giulietta (ne sono state immatricolate quasi 39.000). Ben altri risultati sono quelli della Fiat Brasile, che si conferma il primo costruttore in quel mercato, con una quota del 22,1%.
IL LUSSO TIRA - Se Fiat Group Automobiles, che raggruppa i marchi Alfa Romeo, Fiat e Lancia, ha visto nel primo trimestre del 2011 l'utile della gestione ordinaria calare dai 153 milioni di euro del 2010 a 130 milioni, i due marchi di lusso, Ferrari e Maserati, sono in forte crescita. Il Cavallino Rampante, ha generato ricavi per 491 milioni di euro (+18,6%) e un'utile della gestione ordinaria di 53 milioni di euro, il 36% in più rispetto allo stesso periodo dell'ano scorso. I ricavi del Tridente, sono pari a 135 milioni di euro (+6,3%) e l'utile della gestione ordinaria superiore a 9 milioni.
BENE COMPONETISTICA E MOTORI - In questo quadro positivo si inseriscono anche i risultati della divisione “Componenti & Sistemi di Produzione” che, con lo scorporo delle attività del gruppo torinese, ora fanno capo alla Fiat Spa. L'utile della gestione ordinaria è passato dai 42 milioni di euro del 2010 agli attuali 61 grazie alla crescita di Magneti Marelli (+16,7%) e di Fiat Powertrain (+17,1%).