COME UNA BOMBA - La prossima monovolume compatta, nome in codice L0, destinata a sostituire dal 2012 le Fiat Multipla, Idea e Lancia Musa non si farà a Mirafiori (nella foto in alto la lastratura della MiTo), come era stato dichiarato dalla Fiat a dicembre (leggi qui la news). La sua produzione (e i relativi investimenti di 350 milioni di euro), verrà spostata nello stabilimento serbo di Kragujevac. La notizia arriva direttamente dal quartier generale della Chrysler dove ieri Sergio Marchionne ha presentato i conti economici del secondo trimestre del gruppo Fiat e annunciato lo “spin -off” del settore auto ( qui la news).
RAPPORTI DIFFICILI - A pesare sulla decisione ci sarebbe la difficile trattativa con la Fiom per la riorganizzazione dello stabilimento campano. “Su Pomigliano lavoreremo con i sindacati che hanno firmato, ma il modello non è duplicabile, quello che dobbiamo fare per andare avanti è convincere tutti dell'assoluta necessità di modernizzare i rapporti industriali in Italia”, ha detto Sergio Marchionne. Precisando che per gli altri stabilimenti italiani “decideremo impianto per impianto”. Insomma, il progetto Fabbrica Italia va avanti, ma con un piccolo passo alla volta. Perché,“la discussione si è inquinata sia in merito alle nostre intenzioni sia rispetto ai nostri obiettivi. La Fiat non può assumere rischi non necessari sui suoi progetti industriali, ne va della sopravvivenza”. Nei giorni scorsi, è anche circolata la voce che la produzione della Panda potrebbe subire un ritardo e non iniziare prima del 2012 (leggi qui per saperne di più).
L'ESEMPIO AMERICANO - Un rapporto conflittuale, quello con alcuni sindacati italiani, che Marchionne non riesce a giustificare e valuta come un grosso limite per portare avanti i progetti della Fiat in Italia; specialmente alla luce dell'alleanza raggiunta con i lavoratori della Chrysler rappresentati dalla Uaw, United Auto Workers, ritenuto un “sindacato responsabile”. Una considerazione che viene avvalorata, come riporta il Corriere della Sera, dalle dichiarazioni di Cynthya Holland, presidente della Uaw per lo stabilimento di Jefferson dove viene prodotta la nuova Jeep Grand Cherokee: “abbiamo capito, un anno fa, che eravamo all'ultima spiaggia. I sacrifici li abbiamo accettati per questo. Ma in cambio abbiamo trovato una partnership vera, non di facciata, e ne siamo grati a Sergio e alla Fiat. Lunedì abbiamo avviato il secondo turno. Significa un quasi raddoppio dei dipendenti: 1.300 nuove assunzioni. E, sapete? Non c'è l'azienda da una parte, il sindacato dall'altra. Siamo "uno", siamo la Chrysler. E ne siamo orgogliosi". Un rapporto molto stretto tra lavoratori e azienda che Sergio Marchionne in una lettera indirizzata a tutti i dipendenti della Fiat (la leggi qui), ha auspicato possa crearsi in Italia.
EREDE DELLA GIULIA? - Con lo spostamento della monovolume L0 in Serbia, non è ancora chiaro quale modello potrebbe venire prodotto a Mirafiori quando le attuali monovolume usciranno di produzione. Secondo alcune ipotesi (qui per saperne di più), a Mirafiori dovrebbe arrivare la Giulia, la nuova berlina dell'Alfa Romeo che sostituirà la 159 e l'erede della Chrysler Sebring, che nasceranno sullo stesso pianale. Questi due modelli dovrebbero affiancarsi alla MiTo che nel 2012 subirà un “restyling”.