ANCORA DUE ANNI DI ATTESA - Marchionne avrebbe “congelato” lo sviluppo delle eredi di Punto (foto in alto) e Bravo, inizialmente attese sul mercato nel 2013. Secondo quanto riportato da Automotive News, non vedremo una nuova utilitaria Fiat prima del 2014 e la stessa sorte potrebbe toccare alla berlina media, che era già stata annunciata con carrozzeria “ non convenzionale” (probabilmente una crossover simile alla vendutissima Nissan Qashqai). La decisione sarebbe stata presa essenzialmente per mantenere preziosa liquidità in cassaforte durante l’attuale periodo di stagnazione del mercato Europeo. Una scelta rischiosa visto che, sul mercato continentale, nei primi due mesi dell’anno la casa torinese ha venduto il 18,3% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che molte nuove proposte stanno arrivando: ad esempio, la recente Peugeot 208, la nuova Renault Clio (la vedremo in autunno).
UNA BRAVO CINESE? - Sicuramente, l’attenzione dell’azienda è sui mercati più floridi (nord americano) o emergenti (principalmente Brasile, Russia e Cina), dove si può ancora fare forti profitti da utilizzare per lo sviluppo di nuovi modelli. In questo senso, la Fiat ha recentemente firmato per produrre vetture in joint-venture a San Pietroburgo (leggi qui la news), lanciato la nuova Grand Siena (foto sopra) sui mercati sudamericani e si prepara a introdurre su quello cinese la Viaggio. Proprio da questa berlina con la coda, derivata dalla Dodge Dart (e a sua volta “imparentata” con l’Alfa Romeo Giulietta), potrebbe nascere l’erede della Bravo: sarebbe la versione col portellone della Viaggio e potrebbe arrivare in Europa entro un paio d’anni.
LA 500X A MIRAFIORI - Sempre secondo Automotive News, inoltre, l’annunciata versione rialzata e con carrozzeria “da suv” della nuova 500L (foto sopra) dovrebbe chiamarsi 500X (“X” starebbe per “cross”): sostituirà la Sedici, attualmente costruita in Ungheria assieme alla “gemella” Suzuki SX4. A differenza della 500L, che esce dagli stabilimenti in Serbia, la nuova vettura dovrebbe essere però prodotta nello stabilimento torinese di Mirafiori (il cui piano di rilancio è già stato annunciato, lo vedi qui). Dalle catene di montaggio italiane dovrebbero poi uscire le due “sorelle”, basate sulla stessa piattaforma (che è la stessa dell’attuale Punto): la prossima generazione della Lancia Musa e anche una piccola Jeep che verrà anche esportata negli Usa.