CRESCE IL FATTURATO - Durante un evento presso la Borsa di Milano, dove ieri ha incontrato gli analisti, Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ha presentato i nuovi loghi delle due neonate società Fiat Spa e Fiat Industrial Spa (leggi qui per saperne di più) e comunicato alcune previsioni sui conti del gruppo torinese per il 2010.
BUONA LIQUIDITÀ - Come riportato dall'agenzia di stampa Ansa, i vertici del gruppo torinese stimano che Fiat Spa partirà dal primo gennaio con un indebitamento tra 1,6 e 2 miliardi e una liquidità di 10 miliardi. Le attività legate al settore auto, quelle che dal 2011 saranno gestite da Fiat Spa, dovrebbero chiudersi nel 2010 con ricavi pari a 32 miliardi di euro. Un volume che dovrebbe raddoppiare e raggiungere i 64 miliardi nel 2014 con un utile operativo che crescerà da 600 milioni a 3,6 miliardi di euro, se si raggiungeranno i 6 milioni di auto prodotte l'anno insieme alla Chrysler. Per Fiat Industrial Spa, invece, Marchionne prevede di azzerare i debiti entro il 2013 e far crescere il fatturato dai 19 miliardi di euro previsti per il 2010 a 29 miliardi nel 2014, con un utile operativo che dovrebbe passare da 0,6 a 3,3 miliardi di euro.
PREVISIONI AL RIALZO - Numeri ancora superiori, rispetto a quelli annunciati dallo stesso Sergio Marchionne ad ottobre, quando il gruppo torinese ha comunicato i dati economici per il terzo trimestre (leggi qui per saperne di più). Erano stati previsti per il 31 dicembre 2010, un utile operativo di 2 miliardi di euro (rispetto agli 1-1,2 miliardi preventivati ad inizio anno) e indebitamento industriale netto sotto i 4 miliardi, inferiore ai 5 precedentemente annunciati.
ALFA MA ANCHE IVECO - Come riportano i principali quotidiani, durante l'incontro Marchionne ha parlato anche di Ferrari e Alfa Romeo, i due marchi al centro di tante indiscrezioni fomentate dall'interesse del gruppo Volkswagen (leggi qui per saperne di più). L'amministratore delegato ha escluso categoricamente ogni possibile cessione del pacchetto di maggioranza del Cavallino, ma si è dimostrato più flessibile per quanto riguarda Alfa Romeo e Iveco se dovesse ricevere delle offerte particolarmente interessanti. Marchionne ha però chiarito che il gruppo Fiat non deve "cedere nulla per finanziare l'ultimo 16% di Chrysler" per ottenere il pacchetto di maggioranza del gruppo americano (qui per saperne di più) e che quindi non ci saranno "svendite".