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750 milioni ai precari Ford di Genk

20 marzo 2013

Quattro mila lavoratori dello stabilimento Ford in Belgio riceveranno 187 mila dollari a testa per la chiusura della fabbrica prevista per il 2014.

750 milioni ai precari Ford di Genk

CATTIVE NOTIZIE - Mala tempora currunt. Tra le notizie provenienti dal mondo dell’auto si fanno ricorrenti quelle sulle modalità seguite dalle case costruttrici per ridurre gli organici e alleggerire i costi, ergo: “tagliare” i posti di lavoro. L’ultima in ordine di tempo arriva dal Belgio e riferisce che la Ford ha raggiunto un accordo con i sindacati per procedere alla chiusura dello stabilimento di Genk (nelle foto) entro il 2014, dove attualmente vengono prodotte le Ford Mondeo, S-Max e Galaxy, e dove lavorano circa quattro mila operai con contratto di lavoro “a ore” (quelli con rapporto a tempo indeterminato sono 300).

145 MILA EURO A TESTA - L’intesa raggiunta riguarda appunto i lavoratori precari e prevede che il programma di dismissione dell’impianto di Genk potrà procedere a fronte del pagamento di un’indennità di fine rapporto che alla Ford costerà 750 milioni di dollari, pari a un’indennità pro-capite di circa 187 mila dollari (145.800 euro). Gli osservatori rilevano che la Ford ha pagato più di quanto pagò la General Motors per procedere a un’operazione analoga nello stabilimento di Anversa, nel 2010. Allora ai 2.600 lavoratori a ore furono pagati 527 milioni di dollari, pari a circa 156 mila euro per ciascun lavoratore.
 
 
PROFONDO ROSSO - La sistemazione del problema per i lavoratori a ore permette adesso di affrontare il problema dei 300 dipendenti fissi, per i quali le trattative sono in corso. E sul tappeto la Ford ha anche gli analoghi “tagli” da attuare in due stabilimenti in Inghilterra. Ciò per fare fronte alle perdite che sta sopportando in Europa a causa del ridimensionamento del mercato (nel 2012 il “rosso” è stato di 1,38 miliardi di euro, con la previsione che il 2013 sarà ancora peggiore).
 
NESSUNA SPERANZA - Secondo i piani comunicati dalla Ford Europa, la produzione che attualmente avviene a Genk verrà trasferita presso lo stabilimento di Valencia in Spagna. I vertici Ford hanno anche detto che se il mercato europeo manifesterà ulteriori perdite, non sono esclusi altri “tagli”. Comunque, la realtà è che già solo i tagli decisi e in via d’attuazione significano che le previsioni a lungo termine sono per un mercato molto ridimensionato rispetto a quanto è stato negli ultimi dieci anni. Senza ipotesi e speranze di recupero. Ed è questa la vera nota dolente dei tempi attuali. 


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Ritratto di mecner
20 marzo 2013 - 15:14
In UE le Case automobilistiche blasonate continuano ad abbassare le saracinesche dei loro prestigiosi stabilimenti. Allora, non è solo l'Italia che piange !!!?
Ritratto di MatteFonta92
20 marzo 2013 - 17:02
3
Però... 145.000 € sono tanti, come buonuscita. In Italia saranno come minimo la metà, e ho sentito che qualche imprenditore ha avuto il coraggio di proporre anche solo 10.000 € ai dipendenti licenziati... roba da matti.
Ritratto di grandedanny
21 marzo 2013 - 08:12
noi alla candy dove facciamo le lavastoviglie, dopo 2 anni di cassa straordinaria (pagata dallo stato e non dall'imprenditore) ci daranno a fine anno come buona uscita 5.400€ lordi!!! qua ne danno 145.000? che differenza tra l'Italia (terzo mondo) e il nord europa...
Ritratto di MatteFonta92
21 marzo 2013 - 12:21
3
Della serie "al peggio non c'è mai fine"... che vergogna. L'Italia è davvero il 3° mondo dell'Europa.
Ritratto di Paolo-Brugherio
22 marzo 2013 - 01:38
6
perchè i costi di questi buon'uscita verranno recuperati dalle vendite e un conto è spalmarli su auto da 15.000 o 20.000 euro ed un altro conto è recuperarli su elettrodomestici che costano 300 euro... Poi c'è anche da considerare che i volumi di vendita sono diversi!
Ritratto di canavese
21 marzo 2013 - 07:56
di questo articolo portatene copia in FORD ITALIA visto che è grazie anche a loro e alle sue concesionarie pessime se il mercato va giu , io personalmente NON COMPRERò MAI PIU' FORD NE NE ENTRERA' MAI PIU' UNA NELLA MIA FAMIGLIA LE FREGATURE LE SI SOPPORTA UNA VOLTA SOLA ED IL SERVIZIO CLIENTI A ROMA è PESSIMO
Ritratto di ric4900
21 marzo 2013 - 14:44
Ford Italia è l’unica casa automobilistica che non attiva una casella di posta elettronica con e per il cliente. Se chiedete negli Usa ve la comunicano , ma non sanno che in Italia non viene attivata. Perché ? Perché il Castomer Care a livello telefonico mente, disinforma, dice bugie ai propri clienti, che altrimenti se scritte darebbero l’avvio di pratiche legali. Ford Italia non ha alcun rispetto per i propri clienti ,quelli che acquistando una loro vettura permettono ai loro dipendenti e soprattutto ai loro dirigenti di poter ottenere uno stipendio. Tutto ciò è squallido. Se potete state lontano da Ford Italia non c’è nulla da guadagnare , solo da perdere.
Ritratto di SMario73
21 marzo 2013 - 10:17
4
Sarà una catastrofe, sarà sbagliato, ma circa nove anni di stipendio sono una bella indennità! In nove anni riusciranno a trovare un altro posto, no? Magari io ricevessi quella cifra...
Ritratto di ge59
21 marzo 2013 - 12:20
sono in un'altro mondo! qui ti licenziano e stop altro che 150000 euro,ti trovi senza lavoro con quattro soldi di tfr......
Ritratto di SaverioS
21 marzo 2013 - 17:36
Un precario Ford di Genk!!! 145.850 € sono una bella consolazione !!! e in circa 9 anni e pressochè impossibile non trovare lavoro anche la stessa mansione lavorativa che causa forza maggiore viene a cessare!!! in Europa, PROVATE A DIRLO AI LAVORATORI DI TERMINI IMERESE CHE SONO STATI TR*****I senza ricevere quasi nulla ( e tantomeno 145.850 € ). I lavoratori di Genk con la liquidazione ricevuta possono sempre pensare di trasferirsi negli stabilimenti dove il mercato dell'auto "gira" ( Stati Uniti,Brasile,Messico,Cina ) e dove 145.850 € varrebbe molto di più ( per via anche del costo della vita inferiore ) di dove li terminerebbero in 6 anni, l'Europa..... Solidarietà ai lavoratori Ford di Genk, ma anche tanto di cappello alla serietà di Ford che non per colpa sua ma per colpa del mercato deve chiudere qualche stabilimento, ma non manda in malora i suoi dipendenti come ha fatto fiat in Italia e come continuerà a fare, poi in Italia, complice il fatto che NON ESISTONO ALTRI Stabilimenti di altre marche automobilistiche.... gli "altamente qualificati metalmeccanici Italiani" ( come dice Marchionne...) devono per forza di cosa emigrare all'estero per continuare a costruire bene auto.... e senza liquidazione la vedo molto dura.....
Ritratto di maxs73
22 marzo 2013 - 17:05
io gli firmavo le dimissioni in seduta stante !
Ritratto di Fr4ncesco
22 marzo 2013 - 17:58
2
Ci vogliono i benedetti dazi! Questo non è il caso, in quanto la produzione viene trasferita in un Paese dell'UE stessa, ma se iniziassero a mettere i dazi per i prodotti extraeuropei vedrete come le multinazionali europee e non inizieranno di nuovo a produrre qui.