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In Francia vogliono penalizzare le diesel

01 dicembre 2014

Lo ha annunciato il Governo: ciò per la dannosità degli scarichi dei motori a gasolio certificata dall'Oms.

In Francia vogliono penalizzare le diesel
DIBATTITO APERTISSIMO - Venerdì scorso si è svolta a Parigi la conferenza governativa sull’ambiente. Dall’assise è uscito un “grido di dolore” contro i motori diesel. A rappresentare la questione è stato il primo ministro Manuel Valls che ha concluso i lavori con un intervento fortemente critico nei confronti delle auto a gasolio. 
 
ERRORI DEL PASSATO - La tesi di Valls, come dell’articolato movimento francese anti diesel (c’è anche una associazione: Arretez le diesel, cioè fermate il diesel) è che sia stato un errore la concessione di vantaggi fiscali al gasolio, sia pure con lo scopo di ridurre i costi per il trasporto merci. Ciò ha portato a una forte diffusione delle auto diesel. 
 
FORTE DIFFUSIONE DELLE DIESEL - In Francia il parco circolante è composto per il 61,3% (dati al 1° gennaio 2014) per auto diesel. Ciò mentre nei nove mesi del 2014 le auto nuove con motore diesel immatricolate per la prima volta sono state il 64,57% del totale immatricolato. Questo dopo che nel 1990 la percentuale delle diesel non andava oltre il 10%, mentre nel 2007 le due tipologie di vetture avevano il 50% del mercato ciascuna.
 
I DANNI ALLA SALUTE - Questa realtà si scontra con le ricerche scientifiche (quelle più recenti sono dell’OMS, Organizzazione mondiale della sanità) che fanno risalire alle auto diesel pesanti responsabilità nei danni alla salute dovuti all’inquinamento. Tale situazione è alla base delle istanze contrarie alle auto diesel, di cui il primo ministro Valls si è fatto portavoce indicando anche una iniziativa che il governo intende prendere al più presto.
 
NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLE AUTO - Valls ha infatti detto che dal 2015 le automobili cominceranno a essere classificate sulla base della loro incidenza sul piano del rispetto dell’ambiente; ciò per consentire alle autorità locali di adottare misure che appunti premino i veicoli più virtuosi. 
 
PARCHEGGI PIÙ DIFICILI PER LE DIESEL? -  Tra le ipotesi che si fanno c’è quella che vedrebbe le auto più rispettose dell’ambiente favorite nell’accesso ai centri urbani, anche con l’offerta di parcheggi riservati. C’è chi reclama iniziative più pesanti, come l’introduzione di nuove tasse, ma la cosa pare molto improbabile. Lo stesso primo ministro ha affermato che il cammino per riequilibrare il parco circolante deve essere essere intelligente e pragmatico, senza andare a detrimento dei “più modesti”; in sostanza non deve tradursi in nuovi costi.
 
“ABERRANTE VENDERE PER POI TASSARE”  - Da notare anche che il ministro dell’ambiente Ségolène Royal ha sostenuto sì la necessità di ridurre la presenza delle auto diesel, ma ha anche aggiunto che “è aberrante produrre e vendere auto per poi aumentare la tassazione che le riguarda”. Come dire che occorre agire alla fonte e non solo sul piano fiscale. 
 
IL PARTITO PRO-DIESEL - Ovviamente non mancano le voci favorevoli al diesel, quanto meno ai motori diesel più moderni, che vengono indicati come campioni di compatibilità ambientale, per via dei consumi più contenuti e per le caratteristiche tecniche che hanno abbassato fortemente le emissioni. Non per altro la francese Peugeot è stata tra le antesignane dell’adozione dei filtri antiparticolato. Il problema sarebbe dunque di come considerare e trattare le tantissime auto diesel più vecchie.
 
CAUTELA ECONOMICA E OCCUPAZIONALE - In sostanza, se è facile prevedere che qualche iniziativa anti diesel verrà presa, si può essere certi che non mancheranno attenzioni per ciò che i motori diesel rappresentano in Francia, sotto il profilo economico e occupazionale. Dunque come minimo il processo di “de-dieselizzazione” avrà un percorso progressivo, attento a non creare danni evitabili.

 



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Ritratto di Mattia Bertero
1 dicembre 2014 - 17:43
3
Se vogliono fare così, il governo francese deve andare a parlare ai suoi cittadini e di promettere che l'auto diesel verrà sostituita con un'altra auto di pare categoria, con un altro tipo di alimentazione, a spese esclusive dello stato. E' facile parlare di inquinamento e altre cose così, che vadano a dirglielo al povero cristo che lavora tutto il giorno in fabbrica e non può cambiare l'auto come se fossero vestiti... Se vogliono fare così, una soluzione sarebbe mettere un grosso incentivo per le vetture di altra alimentazione oppure degli sgravi fiscali in caso di acquisto di un auto non-diesel. Per chi c'è l'ha mi ricollego a quello che ho detto in precedenza.
Ritratto di Sepp0
1 dicembre 2014 - 19:43
Il diesel, basterebbe che il carburante diesel costasse come la benzina o più (il contrario di oggi in pratica). Non è che la gente compra diesel per caso, eh, compra diesel perché i pieni costano meno e ci fai più strada.
Ritratto di osmica
1 dicembre 2014 - 21:30
Quando si potrebbe "incentivare" l'uso del benzina con la semplice riduzione della tassazione su tale carburante? (la risposta e' che lo Stato ci perderebbe troppo. Allora vuole aumentare la tassazione del diesel sperando che venga consumato quanto prima...)
Ritratto di Sepp0
2 dicembre 2014 - 07:20
Come vuoi, il nodo sta tutto nel costo del carburante. Certo, si potrebbe disincentivare il diesel anche mettendo una tassazione maggiore sulle motorizzazioni diesel ma è già più difficile. Siamo onesti, alla gente non gliene frega nulla di inquinare meno, la gente va verso il carburante che costa meno e che gli fa fare più strada con un pieno. Siccome, anche se sarebbe molto onesto, è difficile che si riduca d'ufficio il costo della benzina, nel caso si opterà per un aumento del diesel, secondo me.
Ritratto di NURS
2 dicembre 2014 - 17:19
Fuori dall'Italia spesso il gasolio costa di più della benzina, infatti il prezzo della materia prima è proprio più alto. In Italia invece c'è un fottio di tasse ed imposte che grava talmente tanto sulla benzina da farla costare di più.
Ritratto di Fojone
2 dicembre 2014 - 19:38
incentiva la benzina, che quella è tutta salute!!! se devi incentivare qualcosa che sia l'elettrico, il metano, l'idrogeno, gli ibridi, il biodiesel, il gasogeno, (come ai tempi della seconda guerra mondiale) il carbone... ma non la benzina "verde" aromatizzata al cancerogeno benzene!!!
Ritratto di KARL67
1 dicembre 2014 - 17:48
Mattia scusa, ma pensi che in Italia non coglieranno la palla al balzo?? Vedrai che anche da noi con la scusa di studi ambientali e un altra marea di poderose str... Non mancheranno di tartassare chi ha preso un auto a gasolio, o chi ha Osato comprare un auto sportiva come il sottoscritto....
Ritratto di Mattia Bertero
1 dicembre 2014 - 17:54
3
Se una cosa che ho imparato di questo paese è: se c'è qualcosa da tassare, che sia tassato! In molte grandi città italiane non ci sono già dei limiti per un massimo dell'Euro 3 di emissioni per le auto diesel, o mi sbaglio? In ogni caso mi sono sentito tirato in causa perché la mia Polo è Diesel.
Ritratto di SSS94
1 dicembre 2014 - 21:14
si, pure io ho visto limitazioni alla circolazione per i diesel euro 3
Ritratto di DaveK1982
2 dicembre 2014 - 07:31
7
La circolazione per le diesel euro 4 anche se provviste di filtro
Ritratto di lucio 85
2 dicembre 2014 - 11:48
6
Ovvero il diesel inquina di più di ogni altra tipologia di carburante e questo è un dato di fatto. Un diesel E3 inquina di più rispetto ad un E5 o E6 e questo è più o meno un dato di fatto... Poichè un E5 o E6 quando vanno in rigenerazione inquinano molto ma dico molto di più rispetto ad un E3 o E4 sprovvisto di Dpf/Fap, poichè quelle particelle inquinanti che sono il "male" del diesel con la rigenerazione vengono spezzate in piccolissime quantità e quelle sono ancora più dannose. Quindi riepilogando, in città ( dove un diesel di nuova generazione al 99% và in rigenerazione ) inquina meno un diesel E3-E4 rispetto ad un diesel E5-E6
Ritratto di evilwithin
1 dicembre 2014 - 18:09
Sarò sospettoso ma mi sembra una manovra diretta dallo Stato Francese per favorire la diffusione delle elettriche, e quindi per smaltire il surplus di energia delle loro numerose centrali nucleari... insomma, dopo i soldi dati dallo Stato a Renault, un modo per riuscire a scaricare sui contribuenti le proprie grane... Qui in Italia dove non c'è il nucleare non lo faranno, o al massimo lo faranno per favorire di gpl e metano...
Ritratto di SINISTRO
1 dicembre 2014 - 18:12
3
In Svizzera e negli U.S.A. è sempre stato così....
Ritratto di Montreal70
1 dicembre 2014 - 18:23
Dovrebbero togliere alla Francia la possibilità di pronunciarsi riguardo a ecologia e diesel. Hanno provocato un danno enorme con il fap, un modo subdolo di sfuggire ai controlli sul pm10. Non solo il particolato trattato con fap/dpf diventa molto più dannoso, ma abbiamo inquinato ancor di più per produrre quegli aggeggi inutili e per farli rigenerare in continuazione. Abbiamo immesso sulle strade milioni di auto con quella trovata insensata e ne pagheremo le consuguenze per i prossimi anni, almeno finchè qualcuno non la renderà illegale. Basti pensare a quanti migliaia di litri di olio esausto sono stati prodotti grazie alle diluzioni ogni 5mila km. Le prime generazioni di motori con dpf cambiavano olio 6 volte più spesso di un'auto senza, e anche adesso il problema non è risolto per tutti quegli automobilisti che usano l'auto in città e hanno una rigenerazione di tipo passivo con post-iniezioni.
Ritratto di osmica
1 dicembre 2014 - 21:28
quelli che girano con l'auto col fap solo in citta' e per far rigenerare il magico filtro fanno un giro a vuoto lungo la superstrada della propria citta'... consumando a vuoto.
Ritratto di Montreal70
2 dicembre 2014 - 11:45
Non ho capito... Il fap usa la cerina per la rigenerazione. E' il brevetto PSA. Gli altri (DPF) non possono usarla, quindi devono bruciare gasolio all'interno del filtro. Toyota ha introdotto la sua tecnologia con iniettore ausiliario che alla fine è anche meglio di quella originale PSA (non serve la pericolosa e costosa cerina). Gli altri devono ricorrere alle iniezioni multiple. Ad esempio il mio multijet dedica 5 iniezioni per ciclo solo per rigenerare il dpf. Fortunatamente io non ho problemi, però effettivamente chi ha un auto con dpf passivo (tutti tranne toyota, psa e renault) di prima generazione (alcuni costruttori non hanno ancora risolto il problema) non può viaggiare esclusivamente in città senza fare il cambio olio ogni 5mila km.
Ritratto di Montreal70
2 dicembre 2014 - 11:47
PS: il mio "non ho capito" si riferiva al fap. In linea teorica non dovrebbe esistere questo problema, quindi intendevi dpf?
Ritratto di osmica
2 dicembre 2014 - 11:53
Era riferito al dpf (o meglio, ho scritto fap, senza pensare alla differenza reale tra i due dispositivi). Non ho mai avuto questi problemi, perche' non ho mai avuto vetture con questi filtri. Ma ho amici che si fanno il giro di 5-10km in autostrada per non avere problemi (ed e' la stessa casa che ha dato questi consigli).
Ritratto di Montreal70
2 dicembre 2014 - 12:09
Se la casa da questi consigli sulle macchine nuove farebbero bene a cambiare marca. Per rigenerare servono 10-15 minuti a 2000giri costanti. Insomma, nel filtro si devono superare i 600 gradi. I motori nati senza dpf devono necessariamente andare in extraurbano ogni tanto. Quelli di seconda generazione hanno il filtro vicino al motore, quindi le temperature sono più alte e non servono particolari accorgimenti.
Ritratto di lucio 85
2 dicembre 2014 - 12:12
6
Io faccio 70km al giorni di cui 55km di tangenziale ( sempre libera ) 10km di statali, e gli ultimi 5 di città, e ti dico che almeno ogni due giorni appena mi fermo al secondo semaforo tac parte la rigenerazione. Alcune case, sopratutto per i nuovi diesel, ogni 350/450km parte la rigenerazione di default sia che ce ne bisogno sia che non ci sia, è proprio la centralina che la fà partire come precauzione per evitare danni. Che a me sinceramente, sembra che cercano l'effetto contrario
Ritratto di lucios
2 dicembre 2014 - 16:15
4
...avendo il motore PSA 1.6.....forse l'unica cosa che non mi soddisfa a pieno della mia auto.......fosse stato giapponese sarebbe stato meglio.......cmq nel complesso è un buon motore......il FAP funziona con la cerina che ha due proprietà: abbassa la temperatura di rigenerazione e aiuta a sciogliere meglio il particolato......il DPF invece si basa solo sulle post-iniezioni di gasolio.....un sistema balordo, che crea tafilaggi e intasamenti se non gestito bene.....per me bastava solo mettere un iniettore di gasolio supplementare nel DPF: evitavano il problema delle post iniezioni........ma era troppo complicato e costoso..........e si sa, in un sistema capitalistico queste cose valgono..........
Ritratto di lucio 85
2 dicembre 2014 - 11:50
6
Ho scritto in pratica il tuo stesso commento, l'ho visto tardi però :)... Comunque condivido in pieno il tuo discorso sui Dpf-Fap
Ritratto di Montreal70
2 dicembre 2014 - 12:43
;-)
Ritratto di lucios
1 dicembre 2014 - 18:39
4
.....quando una rivista importante come questa si impegna a fare delle verifiche sul funzionamento del filtro antiparticolato, che da molti problemi di intasamento e allungaggio dell'olio!
Ritratto di onlyroma
1 dicembre 2014 - 19:18
Le elettriche sarebbero "quasi" perfette per il bene ambientale,ma ancora siamo lontani,l'idrogeno sta cominciando adesso,forse l'unica strada percorribile a breve è tornare a motori benzina con impianti gpl o metano. Questi inquinano molto meno e oramai non danno più problemi.
Ritratto di Lupo11
1 dicembre 2014 - 19:52
2
Con i nuovi bifuel più prestazionali e affidabili del passato e con la diffusione sempre maggiore di distributori, mi chiedo ancora perchè i diesel vendono così tanto. Con il gas si risparmia all'acquisto e alla poompa e l'autonomia è notevole (la mia quasi 600 km a pieno). In più non inquinano quanto i diesel che hanno bisogno di mille dispositivi per falsare i dati di omologazione...
Ritratto di onlyroma
1 dicembre 2014 - 20:01
il problema che se parli di GPL o METANO molte persone ribattono su problemi e dinamiche che accadevano decenni fa e che ripetono a pappagallo senza aver mai provato questo tipo di motorizzazioni. L'ignoranza su queste auto bi-fuel è molto alta,io essendo oramai un decano di auto GPL cerco di far conoscere ad amici e parenti le loro qualità e i loro inesistenti problemi. La mia Alfa 147 ha toccato i 150 mila km e non ho dovuto mai metterci le mani.
Ritratto di oretaxa
1 dicembre 2014 - 21:29
Quel che mi fa più rabbia è chi sapeva della pericolosità dei filtri antiparticolato da anni. E le riviste specializzate si sono ben guardate dal diffondere la notizia, hanno sempre e solo parlato dei problemi di rigenerazione: un bel vergogna vi sta bene.
Ritratto di mat.alp
2 dicembre 2014 - 00:22
Gestito la flotta aziendale nell'impresa in cui lavoro quindi esprimo, secondo la mia esperienza, la mia opinione. I diesel inquinano molto di più di qualsiasi altro mezzo di pari cilindrata/potenza a benzina. Ma consumano meno rispetto a un modello a benzina cosa che, in un momento di crisi come quello attuale italiano (ma anche francese) rende le diesel preferibili. Va considerato che l'eta media del parco auto italiano è passato da 7,5 anni (2007) a 9,5 anni (2014): il problema reale, secondo la mia modesta opinione, è che in circolazione ci sono troppi diesel troppo vecchi. Le auto a gas hanno la pecca di avere una rete distributiva ancora troppo frastagliata (soprattutto al Sud). Soluzioni per migliorare la situazione? Più trasporto pubblico, car sharing (anche per le aziende) e condivisione dell'auto (stile bla bla car) sperando che la crisi passi e che quindi la situazione del parco auto migliori. PS: che i filtri antiparticolato siano inquinanti lo sa chiunque sia appassionato di auto; PS2: in francia cercano in tutti i modi di sostenere l'elettrico (almeno per i piccoli spostamenti) visti gli investimenti fatti da PSA e Renault (al momento decisamente fallimentari)
Ritratto di osmica
2 dicembre 2014 - 11:57
Nel 2007 la vettura media era del 1999/2000, nel 2014 del 2004/2005. Considerando i diesel "troppo vecchi", questi sono andati a diminiuire (difficilmente il loro numero e' aumentato). Ovvero, in teoria la situazione dell'iniquinamento prodotto dalle vetture e' dovuto diminuire.
Ritratto di SINISTRO
3 dicembre 2014 - 17:17
3
Infatti in giro ultimamente si vede da Euro 3 in avanti....
Ritratto di FABRIZIO SANTINI
2 dicembre 2014 - 00:36
Il discorso e molto più articolato di quanto si pensi..In Francia il gasolio in commercio e solamente quello ad alto numero di Cetano,(migliore combustione, minore particolato emesso), in Italia questo carburante e venduto solo da alcune raffinerie, e con un prezzo SEMPRE superiore alla benzina ( perchè non incentivare il suo utilizzo facendolo pagare meno del "normale" ????), il gasolio in vendita in Italia a basso valore di Cetano, e additivato con oli di "recupero" ( oli provenienti da scarti di lavorazione, come oli da frittura e oli per motore esausti per fare solo un paio di esempi)per questi oli di recupero sarebbe difficile ipotizzare altri sistemi più "pratici" e poco costosi per il loro smaltimento ( oli che vengono anche dall'utilizzo di oli motore per motori a BENZINA!),senza dimenticare che un buon motore a ciclo diesel, percorre senza nessun problema almeno 500.000 km,( traguardo lontano dal motore Benzina) con solo la manutenzione ordinaria allungando cosi la vita del veicolo e diluendo in molti più anni il costoso uso di ENERGIA ,atta allo smaltimento e riutilizzo di alcune parti dell'intero veicolo ( che produce co2 e inquinamento)visto che l'Italia non ha il nucleare, e l'energia Green non può soddisfare l'intera domanda di energia in un paese industrializzato. In aggiunta credo, ma posso sbagliarmi che anche il motore benzina produca polveri fini e veleni vari ( benzene Pm 5/3 ecc.).. solo che non sono ancora sotto la lente dell'opinione pubblica ( meglio colpire i deboli per avere voti).
Ritratto di onlyroma
2 dicembre 2014 - 09:52
La mia sensazione e anche la conoscenza tra parenti e amici,è che i diesel siano stati acquistati solo ed esclusivamente perché ne è stata fatta una promozione commerciale. Solo il 10% che acquista diesel fa più 30000 km all'anno,vedo mamme che accompagnano i figli a scuola e al supermercato con diesel x poi riporre la loro bella automobile in garage. A cosa serve il diesel a questa gente? perché lo hanno acquistato? Per me è dovuto al marketing che ha influenzato la scelta dei clienti. Poi sui km che il diesel effettivamente percorre nella sua vita è verissimo,ma in quanti mantengono l'auto x costi tanti km? un 15%? forse meno. Quindi i diesel non hanno ragione di avere questa percentuale di vendita così superiore ai benzina. Se la gente si informasse saprebbe che forse era meglio un bel benzina per le loro esigenze. Per tutti quelli che viaggiano tutti i giorni e fanno lavori dove effettivamente serve l'automobile allora è conveniente.
Ritratto di AlphAtomix
2 dicembre 2014 - 09:40
Prima fai compra al 65% della gente auto diesel, poi dici che inquina e che non vanno bene. Non fa una piega. Dal canto mio, adoro il profumo ed il "sound" dei benzina, e penso che mai e poi mai prenderei una diesel.
Ritratto di lucio 85
2 dicembre 2014 - 12:01
6
Era uscita anche qualche anno fà per l' Italia, sopratutto qui a Milano, volevano farlo diventare "illegale". Io posso anche dirti va bene, son disposto ( anche perchè ho veramente intenzione di farlo ) a cambiare il mio diesel E5 per un benzina... Ma i miei vantaggi ci devono essere, e non devono essere 1.500€ di ecoincentivi, ma bensi una bella cifra che mi aiuti a cambiare auto. Visto che io ho ancora 14 rate e sinceramente farmi un super finanziamento di altri 60 o 72 rate te lo puoi scordare. Quindi ad esempio la concessionaria fà il suo "solito" 2.000€ di sconto, la mia auto se vale 7.000€ tu stato ne aggiungi altri minimo 3.000€ cosichè su un'auto nuova di 23.000€ io la pago 11.000€, ma questo non accadrà mai quindi per almeno altri tre anni continuerò ad inquinare tutto e tutti :)
Ritratto di lucio 85
2 dicembre 2014 - 12:07
6
Come avete già detto in molti, una grandissima parte di colpa c'è l'hanno pure le riviste specializzate che provano solo ed esclusivamente diesel. Quando provano i benzina, son sempre super automobili dove noi comuni mortali possiamo solo sognarci quando siamo sotto le coperte. Sinceramente sai che me frega di come và una Aventador o una Berlinetta o una Amg ecc ecc, magari mi interessa come và il nuovo 1.4Tsi 125cv o il nuovo 1.5 Ecoboost da 150cv o il 1.4 Multiair ecc ecc
Ritratto di Necchi
2 dicembre 2014 - 13:52
ma se le diesel le togliessero dal mercato, nn farebbero un favore all umanita'? E nn tirate fuori la solita risposta "ma io facci millemila km l anno".. e questa rispost la da sempre chi ha un turbodiese, di solito da un 30mila euro in su.. beh, figliuolo, ti compri un auto da diecimila euro, invece di fare lo sborone con la macchina a nafta, che sei pure ridicolo, e sai con gli euri risparmiati all acquisto quanta benzina metti!!!!
Ritratto di Rb1
3 dicembre 2014 - 16:45
1
io faccio 35000 km all'anno e spendo circa 3500 €. Con un benzina spenderei circa 1000 € in più. Se me li dai tu cambio macchina domani mattina.
Ritratto di Boys
2 dicembre 2014 - 13:54
1
Oppure...come in Italia esistono anche in Francia le lobbies..
Ritratto di Gino2010
2 dicembre 2014 - 14:12
l'auto elettrica o ibrida o per lo meno euro 6,mi pigliavate tutti per il c.u.lo,a cominciare da molti esperti o presunti tali fiattari.Temo che questo sia l'anticamera dell'anticamera di quello che ci aspetta.Ero convinto che una cosa del genere sarebbe successa prima in germania ma tanto che capiti prima in francia o prima in germania è poco rilevante.Ci sono state troppe spese in R&D da parte delle case automobilistiche,in primis tedesche,verso soluzioni a basso impatto ambientale,in primis l'ibrido,perchè queste non facciano pressioni sui governi per incentivarne il loro acquisto,previo smalitimento delle scorte diesel e ricorversione produttiva naturalmente.Finita questa transizione,nessun pietà.
Ritratto di oretaxa
2 dicembre 2014 - 14:17
Una cosa è certa: siamo in un periodo di transizione, se abbiamo l'auto con qualche annetto aspettiamo l'uscita di modelli tecnologicamente avanzati (ibrido elettrico a benzina, ibrido con gas di azoto a benzina ). Comprare ora è come buttare via i soldi
Ritratto di selvaggio
2 dicembre 2014 - 14:48
1) i motori diesel duravano di più quando non avevano turbine etc. adesso durano come gli otto. 2) la francia punta all'elettrico perchè ha tante centrali nucleari che producono molta energia che deve essere consumata. con la crisi c'è un surplus. 3)la francia potrebbe come l'italia puntaresul gpl e metano. attualmente il metano è praticamente usato solo da bus. 4)anche in italia incentiverei di più l'otto, detassando in parte la benz. e "disincentivando" i "piccoli" diesel.
Ritratto di AyrtonTheMagic
2 dicembre 2014 - 15:40
1
Ma a oggi che senso ha produrre 2 combustibili? O meglio, perché farlo per le autovetture? Che il diesel con filtri FAP o DPF siano dannosi alla salute e al portafoglio, lo dico da anni.. più o meno da quando sono usciti dopo aver visto il lavoro che c'è stato dietro per correre ai ripari delle varie anomalie che si portavano appresso.. Bisogna tornare sui propri passi e incentivare i motori a benzina, lasciano il diesel ai solo veicoli commerciali di grosse dimensioni. Ma per farlo bisognerebbe abbassare il prezzo della benzina...
Ritratto di Franck Dì
2 dicembre 2014 - 16:34
.
Ritratto di fixx49
2 dicembre 2014 - 16:34
.....ma che aspettano ad attuarlo anche in ITALIA?
Ritratto di Bellafrance
2 dicembre 2014 - 23:08
Le auto con qualunque carburante "inquinano" anche se le emissioni inquinanti sono diverse, inutile scatenare la solita caccia all'untore magari per giustificare qualche nuova tassa. I motori ad accensione per compressione (diesel) hanno svantaggi rispetto al ciclo otto (benzina) ma anche dei vantaggi. Il particolato dei diesel ad oggi è classificato "sospetto cancerogeno" ma il benzene contenuto nella benzina è classificato "cancerogeno" (IARC). Il diesel ha un maggior rendimento quindi minori emissioni di CO2 che non è un inquinante ma contribuisce all'effetto serra oltre a minori consumi. Sulla stampa si legge raramente ma anche i benzina ad iniezione diretta emettono particolato allo scarico quando funzionano in regime di carica stratificata e si rilevano quantitativi anche di 10 volte superiori per il benzina euro 5 rispetto ad un diesel euro 5. Tanto che vari motori a benzina ad iniezione diretta per rientrare nell'euro 6c avranno anche loro un bel filtro anti particolato. E qui partirà la futura campagna contro il nuovo untore ovvero il benzina ad iniezione diretta tanto per far cambiare qualche altra auto.. L'auto meno inquinante è quella che già abbiamo perchè evita il dispendio di risorse ed energia per la costruzione, trasporto, ecc. di una nuova e smaltimento della vecchia. Certo che dal suo scarico escono più inquinanti di un modello più recente ma basta evitare che si concentrino nei centri urbani offrendo reali alternative per gli spostamenti (metro, tram, ecc.). Io sarei ben contento di lasciarla in garage perchè i trasporti pubblici sono più comodi dell'auto per recarmi sul posto di lavoro. Risparmierei tanti soldi in carburanti e manutenzione e la userei felicemente nel tempo libero..