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Il motore elettrico? Sta in una borsa sportiva

Pubblicato 17 novembre 2019

Il motore elettrico di un'auto è molto più semplice e compatto di quello a scoppio: vediamo come funziona e di quali parti è composto.

Il motore elettrico? Sta in una borsa sportiva

IL BELLO DELLA SEMPLICITÀ - Il bello del motore elettrico, che trasforma l’energia elettrica in energia meccanica, è la semplicità. È infatti composto essenzialmente da tre parti: statore (fisso), rotore (mobile) e involucro esterno (disegno qui sotto). Per sottolineare la compattezza e la semplicità del motore elettrico a corrente continua della sua ID.3, la Volkswagen ha diffuso alcune immagini dove lo si vede inserito in una normale borsa sportiva.

COME FUNZIONA - Lo statore è costituito da bobine di filo di rame e il rotore gira al suo interno. Quando la corrente elettrica attraversa le bobine dello statore, in esso si crea un campo magnetico che fa girare il rotore (che a sua volta genera un altro campo magnetico). Il movimento di rotazione si basa sul principio fisico dell’induzione elettromagnetica; quando il rotore inizia a girare il suo campo magnetico tende ad allinearsi a quello dello statore. Esistono due tipi di motori elettrici: brushless (senza spazzole) a magneti permanenti e asincrono. Il motore brushless è dotato di un grande rotore a magneti permanenti, che ruota congiuntamente al campo magnetico dello statore. Nei motori asincroni, invece, il rotore utilizza la corrente elettrica per generare il proprio campo magnetico e, di conseguenza, il rotore è in ritardo rispetto al campo magnetico dello statore.

IL FUNZIONAMENTO DEL MOTORE BRUSHLESS

ABITACOLI PIÙ SPAZIOSI - Quello della Volkswagen ID.3 è un motore brushless a magneti permanenti, in grado di generare 204 CV. È denominato APP 310, genera una coppia massima di 310 Nm ed è associato a un cambio ad una velocità. Come nel caso della ID.3, sulle auto elettriche basate su piattaforme specifiche, i motori elettrici sono collocati direttamente sui due assi. La loro compattezza e il posizionamento garatiscono di poter liberare tanto spazio all’interno dell’abitacolo a tutto beneficio degli occupanti. Inoltre, non essendoci il motore nella zona anteriore dell’auto, in caso di urto si ha a disposizione un maggiore spazio di assorbimento e quindi una maggiore dissipazione dell’energia, riducendo così anche il rischio di intromissione all’interno dell’abitacolo del propulsore per gli occupanti anteriori.



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Ritratto di Fdet_
17 novembre 2019 - 11:30
È indubbio che la tecnologia sia promettente e sicuramente più indicata per la mobilità specie in contesto urbano. Il problema attuale resta tutta l'infrastruttura che lo circonda, dalla produzione alla distribuzione di energia, ma è risaputo. Concordo con chi afferma che l'elettrico sia, ad oggi, una buona soluzione per ridurre le emissioni in città e credetemi, ce n'è veramente bisogno anche se le auto non sono l'unica fonte e neanche la principale, specie nei mesi freddi. Ma concordo anche con chi sostiene che la portata innovatrice di cui si fa carico questa "nuova vecchia" tecnologia debba essere a 360 gradi e non mirata. Badiamo bene però che l'utilizzo della tecnologia elettrica, ad oggi, offre ampi margini di sviluppo e miglioramento ed è sicuramente più promettente dei motori a scoppio, ormai bistrattati tra norme anti inquinamento e per la sicurezza. Sono appartenenti ad una tecnologia ormai ferma ed è giusto che possa rimanere di nicchia, il rumore di un V10 lo rimpiango, quello di un 1.2 benzina o di un 1.6 diesel di certo no, con buona pace dei finti nostalgici. Avanti con l'elettrico e vediamo quali spunti offrirà specie se combinato ad altre soluzioni. Ad oggi le più interessanti, oltre all'elettrico puro ed al famigerato binomio con l'idrogeno, a mio parere sono anche nell'ibrido a metano, proposto dal gruppo Vag qualche mesata fa.
Ritratto di Gianni.ark
17 novembre 2019 - 11:49
L'ibrido a metano lo ha proposto Skoda sul prototipo Vision X ma poi il modello di serie, la Qamik, sarà a benzina/metano e basta.
Ritratto di xtom
17 novembre 2019 - 16:58
Hai invertito la K con la Q, ad ogni modo se hai il metano che te ne fai dell’ibrido, aggiungi inutilmente peso e costi.
Ritratto di Andre_a
17 novembre 2019 - 11:31
Domanda semplice semplice: se è così piccolo e semplice, perché un’auto con il motore elettrico non costa meno di una classica?
Ritratto di Fdet_
17 novembre 2019 - 11:38
Perché le tecnologie più sviluppate e navigate in automotive sono per i motori tradizionali a scoppio, le linee di produzione così come la componentistica sono tutte improntate per l'auto con motore a combustione. È il normale processo dell'economia in cui viviamo. Magari fra 10 anni la situazione sarà ribaltata, dipende da che sviluppo potrà avere l'elettrico. Ma se ci pensi, con un esempio più comune, anche la tecnologia offerta dai telefoni che oggi si trovano a 200€ 6 o 7 anni fa (o anche meno, è un mercato molto più veloce e competitivo, quello) costava 3 o 4 volte tanto. Dipende da quanto mercato fa una certa scelta, se oggi l'elettrico non è neanche l'1% del mercato totale è normale che costi di più, perché non è conveniente per nessuno abbassare i prezzi per un mercato di nicchia, per ora.
Ritratto di Andre_a
17 novembre 2019 - 11:46
@Fdet_ Hai ragione, ma a livello di marketing mi sembra una trovata infelice: da una parte ti dicono quant’è piccolo e semplice il motore elettrico composto da sole 3 parti contro le migliaia del termico, dall’altra ti chiedono 40000 € per una compatta. Se fossi un produttore cercherei di pubblicizzare altri aspetti dell’elettrico
Ritratto di Fdet_
17 novembre 2019 - 12:00
Piccolo e semplice però non ha implicazione diretta sul costo, se ci pensi. Tra l’altro questo rientra sempre nel tentativo di rendere questa tecnologia più comune e quindi più economica. Inoltre invertire nettamente la direzione di produzione non potrà mai essere indolore ed economico per tutti, le case hanno investito miliardi per sviluppare l’elettrico, ma siamo ancora in una fase veramente poco remunerativa per i numeri bassissimi. Vedi Daimler che farà fuori 1000 manager per rientrare nei costi sostenuti, o la tesla perennemente in perdita, oppure una fca che si affaccia in punta di piedi ben consapevole del rischio di investire oggi in un mercato di fatto da creare, non solo nei numeri ma anche nella testa di chi potenzialmente può comprare. Tra l’altro, e posso dirtelo perchè sono del settore, oltre alla componentistica varia, un costo non indifferente c’è nel sistema di controllo che deve regolare tutta la tecnologia a bordo e che richiede una sofisticazione non indifferente con ingenti somme per ricerca e sviluppo. Siamo ancora all’alba dell’elettrico, chi compra oggi difficilmente lo può fare con un’ottica concreta di convenienza o risparmio.
Ritratto di anto72
19 novembre 2019 - 09:50
Una compatta elettrica costa 20mila euro, con gli incentivi costa 15mila euro.... Ma si risparmia molto sulla manutenzione.
Ritratto di Andre_a
19 novembre 2019 - 10:18
compatta elettrica da 20mila euro? La nuova Seat in effetti ci si sta avvicinando, ma é una citycar e la versione a benzina costava comunque la metá. Gli incentivi statali non li ho considerati volutamente: le case (VW, ma non solo) stanno facendo molta pubblicitá alla semplicitá del motore elettrico per convincerci della sua affidabilitá, ma se questo fosse vero, l'elettrico dovrebbe costare meno del benzina incentivi esclusi. É vero che la batteria incide molto ma, escludendo la fascia alta, la differenza tra un'elettrica e la sua controparte a benzina é superiore al costo della batteria. La Zoe, essendo venduta anche senza batteria, é il bersaglio piú facile, ma un discorso simile puó essere fatto anche per le altre
Ritratto di Mbutu
19 novembre 2019 - 11:03
Andre_a, ma non è che il prezzo di un prodotto è funzione solo della sua semplicità costitutiva. Oggi l'elettrico costa tanto anche perchè è un prodotto nuovo e le aziende vogliono rientrare dei costi di R&D. Perchè le aziende vogliono approffittare dell'entusiasmo degli early adopter. Perchè le aziende vogliono posizionarlo ad un certo livello di percezione. E questo indipendentemente dal fatto che il motore in se sia più semplice ed affidabile.
Ritratto di Andre_a
19 novembre 2019 - 12:00
@Mbutu: ma certo, analizzando piú nel dettaglio lo so che i motivi per il costo alto ci sono... relativamente, perché l'elettrico non é piú una tecnologia cosi nuova, la Leaf ha quasi 10 anni, la i3 ne ha 6, la Model S 7. Ma il mio voleva essere un discorso molto piú superficiale, incentrato sul fatto che le case sbagliano a pubblicizzare questo lato delle EV. Per inciso, secondo me non é neanche vero che gli elettrici sono semplici: avranno solo 3 componenti, ma girano a quasi 20.000 giri al minuto.
Ritratto di Gianni.ark
17 novembre 2019 - 11:41
Sono le batterie che costano un botto! I problemi della mobilità elettrica sono tutti legati alle batterie e a come produrre e immagazzinare energia.
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 11:49
Meglio così che il motore sia semplice semplice e compatto così resatno i soldi per costruire auto più complete, infatti a parità di prezzo mi sembra che già oggi una Tesla, Nio o Weltmeister siano più moderne ed equipaggiate di Audi, Mercedes o GM similari con motore tradizionale.
Ritratto di Andre_a
17 novembre 2019 - 11:52
@Gianni.ark: il prezzo delle batterie ormai è noto, sono care, ma non così tanto. Pensa a Renault che ti offre la Zoe con la batteria a noleggio: li al momento dell’acquisto la batteria non la paghi, ma spendi comunque 26000€ per un’utilitaria.
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 11:59
Però le uniche utilitarie con cui sostituirei il mio Maggiolino stanno sui 20.000 Euro almeno, e non vado in cerca di particolari allestimenti o accessori, mi basta siano moderne e sicure, non la Ypsilon insomma, la Polo andrebbe bene o la 208 ma poco spaziosa, e di queste ultime non trovi grandi sconti e promozioni, cioè un'utilitaria moderna davvero si avvicina abbastanza al prezzo di un'utilitaria elettrica e non parliamo di quasi supercar, una Nio Es8 molto più avanti di un'Audi E-Tron costa meno della Q5 in pratica...
Ritratto di Andre_a
17 novembre 2019 - 12:28
@Giuliopedrali: hai ragione, ma innanzitutto se la Zoe la vuoi intera devi sganciarne almeno 34000 di €, poi è vero che i gusti sono gusti, ma la Zoe mi sembra l’utilitaria elettrica di base (come una Clio), non certo una costosa e originale come poteva essere il Maggiolino. A me piace molto la Honda E ma li, nonostante la batteria più piccola, i prezzi salgono ancora.
Ritratto di Jumputer
18 novembre 2019 - 21:04
Perchè le batterie che sono il componente strategico costano, i soldi al momento vanno in Asia, ma anche perchè se costassero meno a chi venderebbero le industrie del secolo "scorso" le endotermiche? Ma pensa anche a tutto il "vecchio" 'indotto da dismettere .Fabbriche di Motori (basamento, testata, pistoni, cilindri, valvole, albero a camme, albero motore ecc ecc) Turbine, intecooler, p0mpe carburanti, tubi di scarico, FAP, SCR e Adblue , serbatoi , frizioni, ecc. e officine con tagliandi olio e filtri e tutto quello che va dietro alle auto a petrolio. Più di un secolo di tecnologie che verranno "abbandonate" perchè superate. E come quando le locomotive a vapore nel primo dopoguerra sono state soppiantate dall'elettrico. Adesso , quelle a vapore, le vedi solo nei musei. Succederà per le auto endotermiche soppiantate da elettrico e fuell cell. Le industrie devono prendersi il tempo per pianificare l'uscita dall'endotermico... Fra 15 anni? Benzinai? Pochi. Gommisti Certamente, Esperti diesel ? forse neanche per i camion. Taxisti? No (guida autonoma). Auto di proprietà? pochissisme.. Era un mondo "lento" quello dell'automotive ma una grossa accelerata la ha data Tesla ed il Dieselgate. Probabilmente senza questa vergognosa "truffa" il diesel sarebbe ancora al 60% in Italia....
Ritratto di Marco_Tst-97
18 novembre 2019 - 22:09
Mi hai presentato un quadro orrendo: poche auto di proprietà? L'auto che ho adesso è MIA, e questo è già un valore aggiunto non da poco per me; benzinai pochi conta poco perché adesso ce ne sono di più del necessario; ai taxisti stai augurando di diventare disoccupati?! Inoltre, la capacità di adattamento dell'essere umano, quando concentrato sulla guida, alle situazioni impreviste permette sicuramente di evitare con una buona esperienza una casistica più ampia di incidenti; le locomotive a vapore le vedi ancora su quelle tratte turistiche che sono caratteristiche e vanno mantenute il più possibile originali. Ah, e per dirne una, l'acciaio ha migliaia di anni: ancora non è stato soppiantato. E lo stesso vale per cose come il fuoco, il rame e il derivato bronzo, il mattone, che si evolve ma rimane nel concetto sempre se stesso. Persino le colonne ancora oggi hanno degli impieghi in cui sono quasi insostituibili. Le tecnologie si evolvono, non si superano. Tra un centennio qualcuno potrebbe uscirsene fuori con una nuova idea che potrebbe rimettere in discussione la soppressione del motore endotermico, chissà. Questo perché le tecnologie non scompaiono, non si abbandonano; rimangono in attesa di nuovi sviluppi.
Ritratto di Andre_a
18 novembre 2019 - 23:12
@Marco_Tst-97: due appunti: dici che la tecnologia si evolve e non scompare, ma l’auto che da endotermica diventa elettrica ne è un perfetto esempio, come in passato si è passati dall’esotermico (vapore) all’endotermico. Riguardo ai taxisti: con la velocità con cui la guida autonoma sta progredendo, tu pensi davvero che i taxisti che cominciano a lavorare oggi andranno in pensione da taxisti? Non gli auguro certo di diventare disoccupati, ma di capire che il mondo sta cambiando e di non farsi cogliere impreparati.
Ritratto di Marco_Tst-97
19 novembre 2019 - 06:59
Il mondo cambia da millenni, eppure molte cose cambiano di fatto per restare sempre le stesse... il ciclo vapore non è stato abbandonato, c'è ancora, e in molti ambiti è ancora ampiamente utilizzato. Quindi ripeto e rafforzo: la tecnologia evolve e non scompare. Punto. Perché, di fatto, c'è, esiste. Se tra un centennio non rimanesse altra possibilità, potremo SEMPRE ricorrere all'energia del vapore.
Ritratto di Andre_a
19 novembre 2019 - 08:57
Certo, la tecnologia rimane, ma ad oggi le auto a vapore le vedo solo nello show di J. Leno. Non so come sará il futuro, ma la possibilitá che succeda lo stesso con le auto a benzina,c'é.
Ritratto di Angi0203
20 novembre 2019 - 16:45
voi giovinotti/e vi muovete ben in fretta! attenzione di non muoversi cosi in fretta da non vedere il muro che si ha di fronte :-). @Andre_a: ma proprio l'elettrico è l'esempio più attuale di una tecnologia abbandonata (a suo tempo a favore dell'endotermico) ed oggi "riscoperta".
Ritratto di Andre_a
20 novembre 2019 - 16:56
certo, puó essere che anche il termico scompaia fra 20 anni per poi tornare dopo 80, come anche che l'elettrico non prenda mai piede e scompaia fra molto meno Mi piacerebbe avere le certezze che molti qui hanno, da una parte e dall'altra. Io non lo so come sará il futuro dell'auto, ma sono curioso di scoprirlo.
Ritratto di pierfra.delsignore
18 novembre 2019 - 23:28
4
Perché il problema cruciale dell'elettrico non è il motore, ma le batterie, avere un motore da 300 cv elettrico è molto semplice anzi un motore così ti costa 1/5 di uno termico, per non parlare della manutenzione inesistente praticamente, è la tecnologia delle batterie che poi ti permettono di funzionare il vero costo e sfida, per la diffusione fino a che non avrai batterie con autonomia di 1000 Km reali...
Ritratto di Andre_a
18 novembre 2019 - 23:44
@pierfra-delsignore: mi spieghi come mai la Renault Zoe, pur essendo venduta senza batteria, costa comunque più dell’equivalente termico?
Ritratto di pierfra.delsignore
19 novembre 2019 - 00:00
4
La Zoe è a batteria non esiste senza non è un mild hybrid
Ritratto di Andre_a
19 novembre 2019 - 00:16
@pierfra-delsignore: è un’auto a batteria, ma venduta in modo singolare: per 25000€ circa ti prendi una Zoe base, ma la batteria rimane di proprietà della Renault, che te la noleggia per un canone mensile. Un’utilitaria di base elettrica costa più della concorrenza anche senza considerare la batteria. Non comparerei la Zoe alla Model 3, siamo su un altro pianeta in tutti i campi: prestazioni, tecnologia, dimensioni... Anche il discorso affidabilità delle elettriche non so quanto sia vero: pensavo di comprare una Leaf usata, se ne trovano molte, con pochi km, ottime condizioni estetiche e prezzi accettabili, ma qualche problemino meccanico ce l’avevano tutte quelle che ho visto fin ora.
Ritratto di pierfra.delsignore
19 novembre 2019 - 00:54
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Concordo con te sul parere della Zoe anche se provata è molto migliorata, nata per essere l'utilitaria elettrica per tutti, di fatto poi hanno fatto tutte queste furbate ma è un'elettrica pura e la hanno spostata anche loro sull'alto di gamma. Sono un fans dell'EV , ma anche realistico, sono le prime, l'infrastruttura è da creare e soprattutto le batterie, non penso che tra 15 anni, quando saremo al fatidico sorpasso produzione EV su termico ci saranno ancora quelle al litio, tecnologia limitata e poi troppa dipendenza politica dalla Cina, un conto è se le materie prime le ha un paese di quarta fascia, un altro una superpotenza emergente. A breve in modo realistico vedo solo auto mild hybrid per tutti intendo, anzi penso che questo passaggio in 2 anni si compirà, in fondo è una batteria a 48v che da la spinta in ripartenza o 30 Km di autonomia per entrare nelle ZTL.
Ritratto di Andre_a
19 novembre 2019 - 09:52
@pierfra-delsignore: sinceramente questo spostamento della Zoe sull'alto di gamma non ce lo vedo: prendendo l'allestimento, la dotazione é molto simile a quella della Clio da 14000 euro: la Clio ha un infotainment inferiore, ma ha i fari full led e diversi adas in piú. Infine, con un motore da 100 kw la vedo dura per la Zoe sfondare nella fascia alta (ma anche in quella media). Parlando delle EV in generale, non mi ritengo un fan, ma di sicuro mi incuriosiscono. Per me il problema principale é il peso: giá le auto "normali" stanno ingrassando, per un amante della guida sportiva aggiungere centinaia di kg di batteria non é il massimo. Sull'autonomia per me ci siamo, difficilmente guido piú di 3-400 km senza una sosta, al massimo dovremmo migliorare le infrastrutture, ma questo é il classico cane che si morde la coda.
Ritratto di pierfra.delsignore
19 novembre 2019 - 09:58
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La Zoe ha fatto molti passi in avanti ma il prezzo elevato non la rende appetibile di fatto dotazioni migliori ma non per competere con la Model 3 o la cugina Leaf, l'handiling è molto migliorato ma non è di certo da Model 3 nemmeno la base, le batterie al litio hanno molti limiti pure il peso, per questo non penso sarà la strada per l'elettrificazione di massa, usciranno altri tipi di batterie
Ritratto di pierfra.delsignore
19 novembre 2019 - 00:01
4
La tecnologia mild hybrid proprio per l'assenza di batteria ha impatto bassissimo sul costo, la Yaris viene 14.000 euro anche meno a seconda delle configurazioni, infatti, probabilmente hai confuso modello
Ritratto di pierfra.delsignore
19 novembre 2019 - 00:02
4
La nuova Zoe vuole competere per certi versi addirittura in certi allestimenti con la Model 3, ovvio che il prezzo si alzi
Ritratto di Angi0203
20 novembre 2019 - 16:48
.. più che altro sostiene da un decimo ad un quinto delle maestranze (vedasi posting più in basso)
Ritratto di Giuliopedrali
17 novembre 2019 - 15:54
Per superare il Maggiolino anche se contemporano come comodità e spazi basterebbero queste utilitarie o un Arona o una T.Cross, però vediamo che i prezzi di queste auto piccole elettriche si stanno già avvicinando a buone utilitarie tradizionali. Nel lusso dove il prezzo conta molto meno, siamo già lì lì, le corrispettive elettriche di Audi Q5 o Q8 non superano troppo i 50.000 Euro alla fine (magari alcune devono ancora arrivare dalla Cina però) e non so se avete sentito in Lombardia è possibile pagare la Tesla3 con incentivi fino a 16.000 Euro in meno, cioè meno di 40.000 Euro, guardate il listino dell'Audi A4 magari semplicemente la Tdi da 120 o 150 cv niente di che...
Ritratto di deutsch
18 novembre 2019 - 13:08
4
perchè?
Ritratto di Angi0203
18 novembre 2019 - 15:08
perché il costruttore ha la tendenza ad adattare il prezzo mercato per mercato in dipendenza agli incentivi presenti. Quindi il prezzi al consumatore pre-incentivi non sono paragonabili a quelli senza incentivi.
Ritratto di Gordo88
17 novembre 2019 - 17:11
1
Non pensavo venissero utilizzati anche dei motori brushless in cc per i motori delle auto data la potenza in gioco... evidentemente in questo settore hanno fatto dei veri passi in avanti
Ritratto di Pavogear
17 novembre 2019 - 22:42
Si, il motore elettrico è piccolino. Ma il pacco batterie che si porta dietro non è né piccolo né leggero
Ritratto di Luke_66
18 novembre 2019 - 09:11
4
Infatti le auto elettriche pesano molto di piu' di quelle con motore endotermico.
Ritratto di otttoz
18 novembre 2019 - 09:40
Per ottimizzare gli spazi meglio un motore in ogni ruota
Ritratto di Jumputer
18 novembre 2019 - 21:22
Aumenterebbero le masse sospese ed i motori sarebbero non "protetti" dalle sospensioni. Quindi "effetto buche" sui motori filtrato solo dai pneumatici.Credo bisogna considerare anche eventuali effetti "volano" e giroscopici durante le sterzate. Certo che verrebbero a mancare tutte le altre parti delle trasmissioni con semplificazioni notevoli. Al momento nulla sul mercato. Difficoltà tecnologiche... Credo che se fosse vantaggiosa tecnicamente Musk la avrebbe già fatta la Tesla 4motori x 4ruote,
Ritratto di Angi0203
19 novembre 2019 - 15:41
aknlg le masse non sospese sono sempre un problema dinamico, ma penso che non sia semplicissimo portare la corrente dall'invertitore ai motori "attraverso" tutta la vettura.
Ritratto di Francesco Pinzi
18 novembre 2019 - 10:20
Difatti il problema rimangono le batterie, lì va fatta la differenza. A mio parere va completamente cambiato approccio, non può essere l'elemento più pesante quello che deve darti energia per farti muovere. 60kg di benzina ti fanno fare centinaia di km, questa è efficenza. Portarsi dietro quintali di peso per fare 300km è una barzelletta
Ritratto di Blueyes
18 novembre 2019 - 10:58
1
Il motore elettrico in sè è una tecnologia addirittura di fine XIX secolo, ce l'avevo anch'io sulla mia macchinina radiocomandata da bambino, ottime prestazioni! Il problema sono le batterie, quello è il problema. La suddetta macchinina aveva bisogno di otto pile stilo, si scaricavano in fretta e raddoppiavano il peso del giocattolo. Poi... avete idea delle aziende dell'indotto motoristico che chiuderanno? Tutto a favore dei cinesi che ci venderanno le batterie e le materie prime a peso d'oro. Geniale.
Ritratto di deutsch
18 novembre 2019 - 13:12
4
quindi cosa facciamo continuiamo con vecchie tecnologie??? usi ancora la macchina da scrivere o le pellicole per le foto??? tutto si evolve con vantaggi e svantaggi ma penso sia utopico cercare inutilmente di fermarsi tanto inìl mondo procedere. è un pò come quelli che comprano fiat perchè è italia salvo poi scoprire che di italiano è rimsto pochissimo, spesso le producono allìestero ed pure la sede legale non è più in italia..
Ritratto di Marco_Tst-97
18 novembre 2019 - 17:04
Anche le istantanee sarebbero dovute essere morte e sepolte, eppure vai a vedere come stanno tornando in auge le Polaroid...
Ritratto di Angi0203
19 novembre 2019 - 15:46
è un po' un ciclo vero? L'elettrico morto a suo tempo per il trasporto perché svantaggioso rispetto all'endotermico ora vuole la rivincita. Che ben venga la gara! A patto che siano i fatti a dirigere le decisioni.
Ritratto di sergioxxyy
18 novembre 2019 - 13:44
Mi piacerebbe saper il costo di questo motore.
Ritratto di Angi0203
18 novembre 2019 - 15:26
soprattutto qualcuno lo dovrà comperare. Attualmente la relazione è: se per un motore Diesel servono 10 persone e per il motore a benzina 6, per il motore elettrico ne servono 2 (qualcuno dice che ne basta 1). Il motore elettrico quindi, sostiene 2 (1) persone su 10 (worst case). Le altre 8 sono per strada. A questo punto per mantenere il potere di acquisto o le 2 (1) persone pagano le trattenute anche per le altre 8 (9) rendendo il motore 5 (10) volte più caro di quello che potrebbe essere o le vetture elettriche devono costare proporzionalmente di meno di quelle attuali. Questo non tolga niente al fatto che non c'è miglior motore di quello elettrico. Accumulatori? tutto un'altro discorso.
Ritratto di Andre_a
20 novembre 2019 - 17:02
@Angi0203: io spererei che le 8-9 persone del tuo esempio possano semplicemente trovarsi un lavoro migliore rispetto all'assemblare motori per 8 ore al giorno.
Ritratto di NoTrendy
18 novembre 2019 - 14:34
Il motore sta in una borsa, ma le batterie? Vedremo forse un autobus o un camion con rimorchio a batterie? Quanto peseranno e quanta autonomia avranno? Bah... Serve ancora tempo.
Ritratto di Angi0203
18 novembre 2019 - 15:02
da quel che mi dicono qui in casa per avere una autonomia "normale" per un camion (= 700 km + x) servirebbero ca. 16 t (tonnellate) di batterie. Ad oggi quindi poco fattibile, per questo si cerca di produrre la corrente "in loco" tramite fuel-cells ad H2.
Ritratto di Mbutu
18 novembre 2019 - 15:16
Io mi auguro che questo spazio in più non venga utilizzato tutto per avere delle regge su ruote ma si proceda anche a diminuire le dimensioni dei veicoli. Leggere che auto da oltre quattro metri e mezzo sono "medie" è pazzesco.
Ritratto di Francesco Pinzi
18 novembre 2019 - 16:10
ti do pienamente ragione
Ritratto di Giuliopedrali
18 novembre 2019 - 17:46
Lo stra peggio allora sono le station wagon, una compatta (Focus, Astra) è 470 cm...
Ritratto di Giulio Menzo
18 novembre 2019 - 18:53
2
Elettrico:inutile
Ritratto di C.Antonio
18 novembre 2019 - 23:27
Concordo pienamente e voglio riprendere alcuni concetti espressi nel libro “ Motori ad alta potenza specifica “ tra le conclusioni della parte riguardante l’elettrico si dice che non conviene nel modo più assoluto dato che produrre corrente in altri posti trasportarla e caricare le batterie ha rendimento totale inferiore di un motore diesel che si aggira intorno al 42-44 % quindi è preferibile sfruttare la combustione nel motore che a parità di energia sviluppata inquina molto meno grazie al miglior rendimento
Ritratto di Pavogear
18 novembre 2019 - 23:33
Parole sante
Ritratto di Mbutu
19 novembre 2019 - 00:57
Scusa, e quale sarebbe il motore diesel che ha un rendimento del 44%? Il tutto ovviamente al netto del fatto di produrre benzina "in altri posti trasportarla e caricare" il serbatoio. Gira e rigira per fare tornare i vostri conti bislacchi bisogna sempre sfidare ogni logica.
Ritratto di Marco_Tst-97
19 novembre 2019 - 07:50
La quantità energetica del petrolio rimane invariata nel trasporto, a differenza di quella della corrente elettrica... inoltre, alla fine stiamo parlando del fatto se sia più visibile in lontananza una montagna delle Dolomiti o il Gran Sasso, in rapporto a questioni ecologiche...
Ritratto di Mbutu
19 novembre 2019 - 10:20
E certo, perchè la benzina nel serbatoio ci arriva per intercessione divina. Adesso stiamo parlando di rendimenti, la questione ecologica non è pertinente. Anche perchè, a voler bene vedere, fare una correlazione diretta fra inquinamento e rendimento della filiera è, tanto per cambiare, sostanzialmente scorretto visto che l'inquinamento cambia a seconda di come viene prodotta l'energia (in entrambi i casi, sia chiaro). Quindi resta invariato il mio quesito: quale motore diesel attualmente in commercio ha un rendimento del 42-44% al netto del trasporto del carburante dalla raffineria al serbatoio? Perchè o mi fate un nome, oppure siamo davanti all'ennesima vaccata buttata li tanto per.
Ritratto di Marco_Tst-97
19 novembre 2019 - 15:18
La differenza è questa: l'energia elettrica è fonte energetica sin da quando viene prodotta, e disperde dunque la sua energia interna U fintanto che esiste sotto tale forma. Il carburante, liquido o gassoso, diventa invece fonte energetica solo con la combustione, nei cilindri del motore. Per cui, prima di tale combustione la sua U non è mai variata e quindi: nel caso della corrente elettrica la U va a diminuire già prima della immissione nel motore e dal suo utilizzo come generatrice di forza motrice; nel caso del combustibile no, la U rimane sempre la stessa, e al massimo sono altre le energie in gioco, spesso legate alle differenze di pressione (sono queste che permettono il fluire del carburante nel serbatoio, e non disperdono energia in sé e per sé).
Ritratto di Mbutu
19 novembre 2019 - 16:31
Marco, ma ce la fai? Per far arrivare carburante al tuo serbatoio devi consumare altra energia per far viaggiare l'autocisterna fino alla pomp@ di benzina e per far funzionare la pomp@ stessa. Quello è l'equivalente della perdita di rete lungo un cavo elettrico. Quindi considerare le perdite di una filiera e non quella dell'altra è scorretto.
Ritratto di Marco_Tst-97
19 novembre 2019 - 17:41
Beh, ma allora anche per far funzionare un'auto elettrica bisogna trasportare il litio dal sito di raccolta alle fabbriche, lavorarlo, produrci le batterie... lo vuoi capire che è un circolo vizioso e che l'auto a 0 emissioni e 0 sprechi di energia è una favola?!
Ritratto di Mbutu
19 novembre 2019 - 20:15
No, non c'è la fai. Io facevo notare che se si calcola il rendimento (rendimento, non inquinamento, ti serve un disegno?) del motore elettrico dal luogo dove produci l'elettricità fino alla batteria allora onestà intellettuale e correttezza scientifica ti imporrebbero di fare lo stesso per il diesel. E quindi da dove produci il carburante fino al serbatoio. Si tratta di comprendere un testo scritto ed io ti ho già detto che non sono qualificato per sostituirmi ai tuoi insegnanti.
Ritratto di Angi0203
19 novembre 2019 - 15:22
oddio, basta magari solo dare un'occhiata in Wiki https://en.wikipedia.org/wiki/Diesel_engine. il valore si riferisce al rendimento di picco (un 2-tempi arriva al 55%) un turbo per autoveicoli leggeri al 43% il che va verso una media del 37%. In pratica, se si usa il motore come range extender che gira sempre in ottimale si è al 43%, se invece lo si usa in vettura siamo in media al 37%. Per quel che riguarda il carburante si può dire che il Diesel è più semplice da raffinare rispetto alla benzina; si e che ne è un prodotto "collaterale" (cioè se fai benzina ti ritrovi questo Diesel da usare in qualche modo :-) )
Ritratto di Mbutu
19 novembre 2019 - 16:38
Appunto Angi, siamo al 37%. E senza contare la distribuzione. Per sapere quale auto monta un diesel con un rendimento del 42-44% comprensivo della distribuzione ci toccherà di aspettare.
Ritratto di Angi0203
19 novembre 2019 - 15:35
... si può anche leggere il libro in question. Non occorre neanche comprarlo https://you-love-simply.blogspot.com/2016/11/motori-ad-alta-potenza-specifica-le.html, oppure qui https://www.dieselnet.com/tech/diesel_fundamentals.php però non sò se l'accesso alla "paper" sia libero.
Ritratto di Livio1952
19 novembre 2019 - 09:33
Ricordate che più avanzerà l' elettrico, maggiore sarà l' impatto depressivo sull' occupazione Europea. Le auto elettriche costano in virtù delle batterie ( cinesi), il resto comporta una quantità di lavoro molto minore in termini di manodopera e probabilmente di cervelli pensanti. Metterci pure la minore manutenzione e vedrete la crisi che si presenterà in tutto il comparto. I sindacati usa sono già sul piede di guerra per questi motivi.
Ritratto di fciarelli@tiscali.it
19 novembre 2019 - 13:31
E le batterie non occupano spazio? E la loro messa in sicurezza in caso di incidenti per evitare la morte degli occupantie e soccoritori per folgorazione o detonazione delle stesse. Interessante sarà vedere come saranno ricaricate in sicurezza in mezzo alla strada con fili volanti dalle finestre ad alto voltaggio industriale. No problem, un paio di centrali nucleari o meglio a carbone risolveranno il problema fornitura energia evitanto i fastidiosi blackout estivi causati dall'uso dei condizionatori.
Ritratto di fciarelli@tiscali.it
19 novembre 2019 - 16:10
L'aspetto più ecologico sarà lo smaltimento delle batterie esauste che attualmente non può essere automatizzato. Vista la ns indole le troveremo abbandonate ovunque con buona pace dell'inquinamento ambientale. L'elettrico attualmente sembra solo un richiamo x le allodole e per giustificare politiche di viabilità come quella Milanese tesa solo a fare cassa senza alcuna visione strategica , aumento semafori (in memoria della ricorrenza Semafori Leone) messi pure alle rotonde , assurde strettoie , sensi unici privi di alcun senso, disservizi per luoghi tipo stazioni e cimiteri . Assurdità facilemenete riscontrabili dal fatto che dove prima non c'era traffico dopo gli interventi sulla viabilità aumentano i tempi a dismisura di percorrenza. Aree edificate contro ogni rispetto ambientale. Dissennata costruzioni di uffici in zone centrali con relativi problemi logistici nonostante l'esistenza in città di uffici disseminate fuori dal centro ed abbandonate (vedi torri di Ligresti). Grattacieli costruiti su falde acquifere. La cosa buffa è che quando non funzionano i semafori il traffico magicamente diventa più scorrevole. Tenete conto che in caso di incidente l'auto elettrica deve essere controllata dalla case madre che ne certifichi la sua integrità e non pericolosità.
Ritratto di Ennio s
19 novembre 2019 - 20:13
Visto che i diesel moderni sembra che inquinino meno di quelli a benzina, perchè non si fanno ibridi con i DIESEL che sono molto più efficienti e consumano meno????
Ritratto di lucios
19 novembre 2019 - 23:40
4
Ma come deve funzionare? Basta smontare un asciugacapelli e si capisce!
Ritratto di ulmike
24 novembre 2019 - 17:14
Il passaggio verso l'ibrido deve passare attraverso l'ibrido mild, un motore ekettrico che aiuta il termico ad entrare in coppia per ridurre consumi ed inquinamento