SOLO LE ELETTRICHE - La Germania per consentire al settore dell’auto di uscire dalla crisi post Covid-19 ha deciso di raddoppiare gli incentivi offerti agli acquirenti di vetture elettriche come parte di un pacchetto di 130 miliardi di euro. Nello specifico, il piano di incentivi prevede fino a 9.000 euro di bonus (6.000 euro dal governo e 3.000 euro dalle case automobilistiche) per le vetture a emissioni zero entro la soglia dei 40.000 euro e una riduzione dell'imposta sul valore aggiunto, che dal 19% passerà al 16%.
NIENTE AUTO TRADIZIONALI - Nonostante le pressioni pervenute dalle associazioni di concessionari, il governo tedesco ha rifiutato le richieste di includere nel programma di sostegno anche le auto a combustione interna. Queste misure sono state prese per incentivare un mercato che, seppur in crescita esponenziale, rimane ancora marginale. Infatti, lo scorso anno in Germania le auto elettriche hanno rappresentato l'1,8 per cento delle nuove immatricolazioni e le ibride il 6,6 per cento.
SU MISURA PER LA ID.3 - Inoltre la soglia dei 40.000 euro si configura come una soluzione per avvantaggiare la prima elettrica “popolare” tedesca, la Volkswagen ID.3, che in Germania avrà un prezzo di partenza di 29.900 euro, ma anche modelli come Peugeot e-208 GT (36.600 euro), e la Kia e-Niro (34.290 euro). Non avranno invece diritto ad alcun tipo di incentivi le elettriche premium come la Mercedes EQC, il cui listino parte da 71.590 euro, e l’Audi e-tron (69.900 euro).
RIVEDERE LA TASSAZIONE - Ha manifestato la propria delusione a questi provvedimenti l'associazione dei concessionari tedeschi ZDK, secondo la quale il programma di incentivi non aiuterà a smaltire le auto invendute dei concessionari, che hanno un valore di circa 15 miliardi di euro. Il governo ha inoltre in programma di rivedere la tassazione dei veicoli a combustione; dal gennaio 2021, le auto con emissioni oltre i 95 grammi di CO2 per chilometro saranno sottoposti a una tassa scaglionata che penalizzerà i veicoli con elevate emissioni di CO2 come le SUV.
LA FRANCIA - Oltre alla Germania anche altri Paesi europei hanno iniziato a presentare i propri pacchetti di incentivi per sostenere l’industria automobilistica, come ad esempio la Francia, che ha messo sul piatto un piano di 8 miliardi di euro.