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Goodwood Revival 2018, un salto indietro nel tempo

11 settembre 2018

Nell’edizione del ventennale, l’evento dedicato alle auto classiche più famoso al mondo si conferma come un grande show.

Goodwood Revival 2018, un salto indietro nel tempo

TRE GIORNI DI AUTO CLASSICHE - L’edizione 2018 della manifestazione dedicata alle auto d'epoca più nota al mondo ha celebrato alla grande i suoi vent'anni. Il Goodwood Revival ha infatti proposto ai tanti appassionati convenuti nel sud dell'Inghilterra (circa 150.000 persone distribuite nei tre giorni tra venerdì 6 e domenica 9 settembre) il consueto mix di gare spettacolari, auto magnifiche e “contorno” affascinante e curato nei minimi particolari. Con qualche gradita novità e con il bonus (non sempre garantito da queste parti) di un sole splendente e di una temperatura gradevole.

LA RINASCITA NEL 1998 - Il cuore pulsante del Goodwood Revival sono le competizioni, che hanno come protagoniste le auto (e le motociclette) del periodo d'oro del motorismo sportivo: quello che va dagli anni 30 agli anni 60 del secolo scorso, proprio quando Goodwood ospitava gare di carattere internazionale, anche di F1. Caduto nell'oblio per lungo tempo, a fine anni 90 il sinuoso e difficile circuito inglese è stato riportato a nuova vita da lord March, l'appassionato nipote del fondatore che già nel 1993 aveva lanciato il Festival of Speed, altro evento dall'incredibile successo (ne parliamo qui).

VESTITI COME ALLORA - Il successo della formula è legato al fatto che si fa un vero e proprio balzo all'indietro nel tempo: non solo le auto e la pista sono quelli di allora, ma anche i tanti negozi e bancarelle, le varie attrazioni, gli innumerevoli furgoni che preparano e vendono cibo disseminati lungo il circuito, i tendoni sotto i quali si balla musica dell'epoca suonata dal vivo, e, dulcis in fundo, anche il pubblico. Tutti sono invitati a diventare protagonisti dello spettacolo, dando sfogo alla propria fantasia e vestendosi in stile: quest'anno era difficile credere alla lunga fila di donne in paziente attesa fuori dal negozio del parrucchiere, che proponeva chignon e acconciature anni 50.

FERRARI E MASERATI VINCONO… - Ma torniamo alle auto: essendo in Inghilterra, è ovvio che Jaguar, Lotus, Mini, Austin e Ford facciano la parte del leone, ma anche gli altri paesi dalla forte tradizione motoristica sono ben rappresentati: Porsche e BMW dalla Germania (con la novità di un Maggiolino nero particolarmente pepato), Cobra, Plymouth e ancora Ford dagli Stati Uniti e Alfa Romeo, Ferrari e Maserati dall'Italia. Come sempre, le tante auto provenienti dal Bel paese sono state molto ammirate, e si sono fatte onore in pista. La prima gara, il fascinoso Kinkara Trophy che si tiene il venerdì al tramonto, ha visto trionfare la Ferrari GT SWB del 1961 guidata da Emanuele Pirro (cinque volte vincitore alla 24 ore di Le Mans) davanti a una Jaguar E, mentre il giorno seguente è stata una Maserati 8CM del 1938 a salire sul gradino più alto del podio, nella gara dedicata alle auto da gran premio dell'anteguerra.

…E ANCHE L’ALFA ROMEO - Domenica è stata la volta di un'Alfa Romeo Giulia GTA del 1965 ad arrivare prima nella manche del St. Mary's Trophy, dedicato alle auto da turismo negli anni dal 1960 al 1966. Questa gara è una delle preferite dal pubblico, perché le vetture sono veloci e, forse perché hanno un valore meno elevato (tutto è relativo!), vengono spremute al limite e oltre, dando grande spettacolo. A riprova di ciò, la gara di quest'anno è durata solo sei giri: interrotta dopo i primi tre per ripristinare il muretto mobile travolto da una Plymouth Barracuda, e di nuovo (e definitivamente) dopo pochi minuti, per un contatto sui 200 orari che ha causato una serie di cappottamenti (e la totale distruzione) di una Ford Cortina Lotus. Una novità di quest’anno è stata l’introduzione del Jack Sears Memorial Trophy: altra gara dedicate alla vetture da turismo, ma della fine degli anni 50. E anche qui, la lotta è stata serrata: prime tre Jaguar “3800”.

VICINO A LONDRA - Se vi affascinano le auto del tempo che fu, un giro al Goodwood Revival vi regalerà forti emozioni, e ricordi indelebili. Certo, Goodwood non è dietro l’angolo. Ma neppure così difficile da raggiungere: è a un’ora di auto dall’aeroporto di Londra Gatwick, servito anche dalle principali città italiane. Ricordate, però, di acquistare i biglietti in anticipo (qui) sia perché non si possono comprare sul posto, sia perché sono molto richiesti e in numero limitato (quest’anno, quelli per la giornata di sabato sono andati esauriti mesi prima dell’evento).



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Ritratto di Giuliopedrali
11 settembre 2018 - 17:53
Da piangere!
Ritratto di Sprint105
12 settembre 2018 - 11:52
questo evento è veramente il top
Ritratto di PaoloPerego
12 settembre 2018 - 13:15
Che spettacolo, un tuffo nel passato con vetture strepitose!