UN TERZO DI VENDITE IN MENO - Il primo semestre 2020 è stato fra i più negativi nella storia del Gruppo Renault, composto dal marchio sportivo Alpine, dalla Dacia, dalla AvtoVaz (presente soprattutto in Russia con il marchio Lada), dalla Renault e dalla coreana Samsung. In questo periodo le vendite sono diminuite del 34,9%, attestandosi a 1.256.658 veicoli, e anche i risultati economici sono stati fortemente negativi, come dimostra il bilancio semestrale diffuso oggi.
SPROFONDA L’ALLEANZA - A far sobbalzare è il risultato operativo, dunque la differenza fra i ricavi che maturano dalle attività del Gruppo ed i costi affrontati per sostenerle: è stato negativo per 7,29 miliardi, quando al 30 giugno 2019 era positivo per 970 milioni. La gran parte di questo enorme passivo è imputabile alla Nissan, con cui il Gruppo Renault ha un’alleanza regolata da uno scambio azionario: la casa francese detiene il 43% della Nissan, che a sua volta possiede il 15% del Gruppo.
NON SI SALVA NULLA - Considerando solo il gruppo francese, il fatturato si è ridotto a 18,4 miliardi di euro, il 34,3% in meno rispetto a dodici mesi prima, e il risultato operativo lordo è stato negativo per 2 miliardi di euro: al 30 giugno 2019 era positivo per 1,52 miliardi. Il Gruppo Renault ha visto crollare anche la redditività lorda, dunque il guadagno vero e proprio al lordo delle tasse: nel primo semestre 2019 il margine fu di 1,65 miliardi, pari al 5,9% di guadagno lordo per veicolo venduto, mentre al 30 giugno 2020 è stato negativo per 1,20 miliardi e per il 6,5% a veicolo. Al 30 giugno, la liquidità del Gruppo si è ridotta di 6,5 miliardi rispetto al 31 marzo, ma l’intervento dello Stato francese, che ha fatto da garante per un previsto da 5 miliardo, ha fatto si che nel “portafoglio” della Renault vi siano comunque 16,8 miliardi.