TANTA CARNE AL FUOCO - Gli obiettivi del gruppo Volkswagen per il futuro sono talmente ambiziosi che il suo numero uno, Matthias Müller, è arrivato persino a dire che l’azienda sta reinventando l’auto. Questa convinzione è basata sulla mole di investimenti che il gruppo ha in programma, nel tentativo di sviluppare per la fine del 2022 nuove tecnologie in materia di guida assistita, motori elettrici, servizi di mobilità e digitalizzazione. Il costruttore tedesco intende investire 34 miliardi di euro in questi ambiti, stando a quanto contenuto nel piano di sviluppo 2018-2022, riservando gran parte della somma ai motori ibridi ed elettrici. È su queste forme di alimentazione che la Volkswagen ha puntato e che sfrutterà per diminuire l’impatto sull’ambiente dei nuovi modelli, che entro il 2030 saranno completamente elettrificati cioè avranno almeno una variante con un qualche tipo di alimentazione elettrica.
LA CASA DELLE ELETTRICHE - Una parte dei 34 miliardi servirà infatti per finanziare la costruzione della piattaforma MEB (nelle foto), progettata da zero e riservata alle automobili elettriche a batterie, a partire dalla berlina a cinque porte attesa nel 2019 fino al van ispirato al modello di stile ID Buzz (arriverà nel 2022). Il gruppo Volkswagen ripeterà la strategia messa in atto con la piattaforma MQB, utilizzata da svariati modelli con i marchi Audi, Seat, Skoda e Volkswagen, ma in questo caso la meccanica sarà specifica dei modelli a zero emissioni. Tutte le auto basate sulla piattaforma MEB verranno costruite nell’impianto tedesco di Zwickau, dove oggi sono fabbricate le Volkswagen Golf berlina e station wagon, la Passat station wagon e le carrozzerie delle Bentley Bentayga e Continental. Da fine 2018 la Passat verrà trasferita nello stabilimento di Emden, fa sapere la casa tedesca, mentre le Golf verranno spostate a Wolfsburg non appena arriverà la nuova generazione.