UNICA, MA RICCA - La Honda E Prototype si discosta nettamente dalle altre auto della casa giapponese, che ha deciso di puntare su uno stile unico e ben identificabile per il suo primo modello elettrico, un prototipo atteso al Salone dell'automobile di Ginevra 2019 (7-17 marzo) che prefigura molto da vicino l'auto di serie. Infatti la E Prototype è definitiva al quasi al 100%, ad eccezione di alcuni dettagli minori e del nome e sarà nelle concessionarie dal 2020 in un'unica versione “full optional”.
HA 5 PORTE - La Honda E Prototype rappresenta un’evoluzione della proposta di stile Urban EV del 2017, a sua volta ispirata ad alcune citycar della Honda vendute negli Anni 60. Lo stile è caratterizzato da fari anteriori a led di forma circolare, da superfici della carrozzeria molto levigate e dal montante posteriore arcuato, che rende la silhouette davvero personale, complice la mancanza del terzo vetro laterale tipico delle utilitarie. A cambiare rispetto alla Urban EV è il numero delle portiere: la Honda E Prototype ne ha cinque e non tre, per migliorare l’accesso al divano posteriore. Le portiere sono prive delle cornici dei vetri, un dettaglio che fa capire la cura dedicata anche ai particolari, come lo sportello sul cofano anteriore in nero laccato che nasconde la presa per ricaricare le batterie.
TANTA TECNOLOGIA - L’interno della Honda E Prototype, che è lunga circa 400 cm, è molto curato, come dimostra l’attenzione per i materiali e la ricca dotazione in fatto di schermi. A bordo infatti si ha l’impressione di trovarsi su un’auto di categoria superiore: i progettisti della Honda hanno scelto rivestimenti in legno per la plancia, sedili ben sagomati e un pavimento piatto per non sottrarre spazio per i piedi. La E Prototype è dotata di un'ampia strumentazione digitale con due schermi a sfioramento che si estendono per tutta la lughezza della plancia. Questa innovativa soluzione non migliora soltanto il colpo d’occhio, ma anche la funzionalità, perché il sistema multimediale può essere facilmente raggiunto anche dal passeggero, oltre che dal guidatore. Non mancano nemmeno lo specchietto retrovisore digitale, che proietta le immagini di una telecamera nel lunotto posteriore, e due schermi ai lati della plancia per visualizzare le immagini delle telecamere che sostituiscono i classici specchietti retrovisori (saranno così anche sulla versione di serie).
RUOTE INDIPENDENTI - La casa non ha fornito informazioni di natura tecnica sulla Honda E Prototype, basata su una piattaforma specifica e dotata di un motore elettrico con almeno 100 CV di potenza e 300 Nm di coppia, alimentato da batterie in grado di assicurare almeno 200 km di autonomia. I progettisti sono convinti di aver realizzato un’auto piacevole da guidare fra le curve, complice il baricentro basso (le batterie sono al di sotto del pavimento). Questa convinzione deriva anche dalla cura per la meccanica, che ha portato gli uomini della Honda ad utilizzare sospensioni a ruote indipendenti per l’asse posteriore, che consentono di assorbire meglio le asperità e rendere più piacevole la guida dell’auto. Le sospensioni a ruote indipendenti però sono più ingombranti, tanto è vero che il baule della Honda E Prototype non stupisce per ampiezza.