La Hyundai Bayon, che arriverà nelle concessionarie entro le prossime settimane, è costruita nell’impianto di İzmit, in Turchia, il più longevo al di fuori della Corea e operativo dal 1997. Con quasi 2.500 dipendenti, ha una capacità produttiva annuale di 230.000 unità e dispone di quattro linee principali, costituite da pressa, carrozzeria, verniciatura e assemblaggio. Nel 2019 la Hyundai ha celebrato il traguardo due milioni di auto prodotte nello stabilimento turco. La Bayon si va quindi a unire alle i20 (le due auto condividono la stessa meccanica) e i10 sulla linea di produzione.
Lunga 418 cm la Hyundai Bayon si caratterizza per una linea particolarmente audace. Nel frontale è presente una grande “bocca” che si estende a tutta larghezza abbracciando i fari anteriori che, insieme alle prese d’aria, formano un disegno “a freccia”. Particolari anche le sottili luci diurne a led unite da una modanatura in nero lucido. Il profilo laterale vede la presenza numerose nervature che vanno a sfociare nella coda caratterizzata dai fanali a forma di freccia raccordati da una luce a led. Gli interni sono tecnologici; è presente un sistema multimediale comandato dallo schermo centrale tattile di 8 o 10”, e anche il cruscotto è un display, sempre di 10,3”.
In Italia la Hyundai Bayon è disponibile solo con il tre cilindri 1.0 turbo a benzina con sistema ibrido leggero da 100 o 120 CV.