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Consegnate a Bolzano dieci Hyundai Nexo a idrogeno

di Alessandro Ascione
Pubblicato 07 febbraio 2020

Gli esemplari della suv a celle a combustibile ampliano la flotta Hyundai a idrogeno già circolante in Alto Adige.

Consegnate a Bolzano dieci Hyundai Nexo a idrogeno

ZERO EMISSIONI - Nuovo passo avanti per la mobilità a zero emissioni in Alto Adige: dieci esemplari di Hyundai Nexo (vedi primo contatto qui) ampliano la flotta Hyundai a idrogeno già circolante nella regione. Parliamo della suv a celle a combustibile, che fa parte dell’offerta elettrificata del marchio. Un veicolo con un’autonomia di 666 km a fronte di un tempo di rifornimento di cinque minuti. Le vetture sono state consegnate alla Sasa, azienda di trasporto pubblico delle città di Bolzano, Merano e Laives (che già dispone di cinque autobus a idrogeno), da Andrea Crespi, direttore generale della Hyundai Italia.

PARCO AUTO A IDROGENO - A sua volta, la Sasa distribuirà le Hyundai Nexo a varie realtà del territorio attraverso formule di noleggio a lungo termine. Con vantaggi anche economici: un pieno costa sui 60 euro, visto che il prezzo di un kg di idrogeno è di 11,29 euro più Iva. Questi dieci esemplari fanno seguito alla prima Nexo consegnata ad Autostrada del Brennero nel 2019, e alle dodici unità di Hyundai ix35 Fuel Cell sulle strade della regione già dal 2014.

PROGETTO DI AMPIO RESPIRO - La consegna delle Hyundai Nexo fa parte del progetto “zero emissioni” di LIFEalps, promosso dalla Sasa e dall’Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano (nella cui sede si fa il pieno di idrogeno). Viene finanziato dal programma Life della Commissione europea. Obiettivo: lo sviluppo di un sistema di trasporto su strada a emissioni zero in Alto Adige, lungo il corridoio del Brennero (principale asse europeo del traffico) e nelle regioni limitrofe. Prevede l’installazione di 33 colonnine di ricarica veloce di ultima generazione e l’apertura di cinque distributori di idrogeno per veicoli e autobus in Alto Adige e lungo l’A22 entro i prossimi otto anni. 

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Ritratto di desmo3
7 febbraio 2020 - 12:40
6
Lodevole, ma fino a che punto ha senso un'iniziativa slegata e relegata a una sola provincia di una Regione di un Paese che si trova in uno dei sei contintenti di questo pianeta?
Ritratto di otttoz
7 febbraio 2020 - 13:38
Giusto! L'idrogeno è bello ma raro... nella provincia autonoma di Bolzano hanno bei soldini (nostri)...
Ritratto di otttoz
7 febbraio 2020 - 13:40
https://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/dirigenti-provinciali-costano-6-3-milioni-l-anno-1.2010920
Ritratto di marcoveneto
7 febbraio 2020 - 15:20
Almeno li sfruttano in ricerca di mobilità a impatto "zero", non come altre regioni a statuto speciale (ahimè)...
Ritratto di Luzo
8 febbraio 2020 - 21:42
sciacquati la bocca col sapone prima di parlare della pab
Ritratto di herm52
9 febbraio 2020 - 11:39
Invece il litio è a portata di mano, ce ne così tanto che nelle miniere dell'Africa e dei deserti del centro America ci mandano i bambini a raccoglierlo.
Ritratto di Clementina Milingo
9 febbraio 2020 - 13:43
miniere di litio in Africa? ma stai scherzando? L'80% del litio mondiale viene da Australia e Cile e in nessuno di questi paesi ci mandano i bambini a raccoglierlo anche perché se non hai capito come si separa il litio non sono miniere, sono come delle saline e la lavorazione è automatizzata.
Ritratto di pikkoz
10 febbraio 2020 - 16:29
Ma quale Africa , ma quali bambini a raccoglierlo. Il litio viene estratto da acque sotterranee ricche di sali di litio, pompato in bacini di evaporazione come le saline , e' il metodo di estrazione di un metallo con il piu' basso impatto che l'uomo conosce. Se parli del Cobalto che da sempre e' stato estratto in quantita' per la raffinazione e desolfatazione del petrolio i produttori di batterie si stanno sempre piu' spostando a chimiche con meno cobalto (Il pacco batterie di una model 3 contiene 1% di cobalto ) con l' obbiettivo di eliminarlo nel prossimo decennio.
Ritratto di GinoMo
10 febbraio 2020 - 11:01
l'idrogeno non è raro! è l'elemento più presente sulla terra, il problema è "produrlo"
Ritratto di littlesea
7 febbraio 2020 - 12:42
1
Il vero futuro è l'idrogeno. Ma la strada è lunga...
Ritratto di 82BOB
7 febbraio 2020 - 13:47
2
Con l'implementazione della rete sicuramente aumenterà anche l'appeal. Speriamo che la produzione dell'idrogeno possa essere sempre più pulita e che anche lo stoccaggio risulti il più sicuro possibile! Al solito, brava Hyundai-KIA!
Ritratto di Mbutu
7 febbraio 2020 - 14:08
666 km di autonomia ...strano che i "caldaisti" non siano già intervenuti dicendo che è il numero del diavolo e quindi è meglio il diesel...
Ritratto di desmo3
7 febbraio 2020 - 15:42
6
butto lì qualche dato che conosco per lavoro: costo di un autobus diesel € 200.000; costo di un autobus elettrico € 500.000, costo di un autobus a idrogeno € 1.000.000. Ma veramente dobbiamo sperperare denaro pubblico per inseguire queste follie mettendo su strada una manciata di veicoli che hanno costi di manutenzione esorbitanti al pari di quelli di acquisto?
Ritratto di herm52
7 febbraio 2020 - 18:10
Il costo è da valutare nell'ottica dei prototipi per determinare la fattibilità, la sicurezza ecc.. ecc.. Per quanto concerne il costo guarda questo link il rapporto stipendio/costo vettura nei primi decenni del '900. http://www.rossilli.it/storia/costo%20vita.htm.
Ritratto di Clementina Milingo
8 febbraio 2020 - 21:23
a Milano l'ATM ha messo su strada due autobus ad idrogeno per testarli e dopo 5 anni di prove nell'utilizzo reale hanno deciso di aggiornare tutta la flotta (1800 mezzi) ad autobus elettrici, quindi secondo ATM l'idrogeno è una tecnologia perdente (lo sottoscrivo)
Ritratto di Mbutu
7 febbraio 2020 - 19:14
Desmo3, ricerca e sperimentazione sono sempre costati molto. Personalmente ritengo che i soldi pubblici "sperperati" non siano questi. E che alla fine dei conti, tutto considerato, costi più un autobus diesel da 200k che uno elettrico da 500k.
Ritratto di pikkoz
7 febbraio 2020 - 20:24
Capisco l'idrogeno ma un autobus elettrico che tipo di manutenzione aggiuntiva avrebbe rispetto ad uno classico?
Ritratto di Andre_a
7 febbraio 2020 - 18:31
L’autonomia l’ho trovata curiosa anch’io, ma a livello economico direi che il diesel è meglio davvero: per fare 666 km con 60€ ti basta un mezzo che consuma intorno ai 16 km/l. Senza considerare il prezzo di acquisto estremamente superiore e la manutenzione, che sinceramente ignoro, ma viste le pressioni a cui viene usato l’idrogeno, credo non sia indifferente. Se oggi dovessi scegliere un mezzo a zero emissioni, ne prenderei uno a batteria anche se mi aprissero un distributore di idrogeno accanto a casa.
Ritratto di pikkoz
10 febbraio 2020 - 18:33
Una mirai bisogna portarla a farla vedere in un centro apposito della toyota ogni circa 8000 mila km , il pieno di 6.3l venduto agli attuali 13.6 euro al Kg sono 85 euro e non 60.
Ritratto di Francesco Pinzi
7 febbraio 2020 - 16:09
La cosa più importante sarebbe avere un programma globale, perchè altrimenti si perde la bussola. Stabiliamo qual'è la migliore strada prendere e investiamo tutto per infrastrutture e veicoli sempre più efficienti. Si stanno buttando soldi, tempo e materiali per queste prove. Portiamone una in fondo. Siamo nel 2020 e ancora la migliore alternativa rimane il petrolio. Siamo onesti, anche intellettualmente, e mettiamoci a lavoro per il futuro sul serio. Il sogno erano le macchine volanti, ora diamoci una svegliata
Ritratto di Pinpincavallin
7 febbraio 2020 - 16:30
Non ho capito il vantaggio economico con un pieno sui 60 euro e una possibile autonomia di 666 km ( da prendere con le pinze )...
Ritratto di egomax
7 febbraio 2020 - 17:55
2
Il vantaggio è ecologico, non economico.
Ritratto di neuropoli
7 febbraio 2020 - 16:55
bello l'idrogeno se si ha un distributore a portata di mano, dunque (per ora) solo i fuochi di Bolzano godono.
Ritratto di Meandro78
8 febbraio 2020 - 09:10
Veramente sono tre (uno persino nell'altra "regione a statuto speciale") https://www.mobilitah2.it/distributori
Ritratto di Giuliopedrali
7 febbraio 2020 - 17:20
Speriamo poi ci siano più distributori, e importino anche le belle Toyota Mirai nuove.
Ritratto di herm52
7 febbraio 2020 - 17:34
In questa provincia autonoma i proventi delle tasse, dove il nero è ai minimi termini, vengono suddivisi tra il vero welfare, non sostentamento per nullafacenti o per finti poveri, e investimenti per innovazioni tecnologiche finanziati anche dalla Commissione Europea. Si quella, che molte rane dalla bocca larga, in modo disinformato affermano che i gettiti dell'Italia versati alla UE non rientrano. Diciamo che per ottenerli di devono essere politici locali SAPIENTI e non SACENTI. Comunque sono investimenti atti a ottenere nuovi posti di lavoro per forza lavoro preparata tecnicamente e non serbatoio per la mafia.
Ritratto di pikkoz
7 febbraio 2020 - 20:28
Perche' l'idrogeno non prende piede ? : L'unico distributore e generatore di idrogeno in Italia e' a Bolzano, costato 11.3milioni di euro , a pieno regime impiega 1Megawatt di potenza dall idroelettrico per creare fino a 15Kg di idrogeno all' ora, poco meno di 3 pieni di FCEV come la l'attuale Mirai (serbatoio di 5.3 Kg, questa dovrebbe averne 6.4Kg) attualmente e' sufficiente a garantire il rifornimento di qualche autobus locale e di una piccola flotta di neanche 10 FCEV . Sempre tenendo conto di Bolzano, si 62kWh di energia elettrica per produrre 1Kg di idrogeno , e questo grazie ai costosi elettrolizzatori PEM ,il sistema piu' efficiente possibile per produrre idrogeno. Il pieno per questa vettura "costa" 372kWh di elettricita' che oltretutto non e' energia che andrebbe persa in quanto con la stazione di ripompaggio della diga effettivamente si accumula energia con impatto e costi decisamente inferiori. Non c'e' bisogno ovviamente di dire che, nonostante si venda l'idrogeno a 13.6 Euro al Kg e sia stato sovvenzionato per meta' dalla UE, il distributore difficilmente vedra' mai un ritorno economico (a meno che il costo dell energia crolli a meno della meta'), ma questo purtroppo e' attualmente valido per qualsiasi altro distributore di idrogeno nel mondo. I famosi 5 minuti per il pieno sono poi fumo e insostenibili gia' con una minima diffusione di FCEV Spero di aver gettato un po' di luce sul perche' in italia non sono molto diffusi i distributori di idrogeno.
Ritratto di FRANCESCO31
8 febbraio 2020 - 15:04
non sarebbe meglio produrre idrogeno in una centrale nucleare , e poi, trasportarlo attraverso una autobotte criogenica verso la stazione di servizio dedicata ? ? ? domanda ! ! !
Ritratto di Clementina Milingo
8 febbraio 2020 - 21:30
Certo che si! Anzi, te la butto lì: se produciamo l'elettricità attraverso centrali a fusione termonucleare è ancora meglio! Risparmi sui costi di successiva dismissione dell'impianto nucleare e stockaggio delle scorie. A quel punto mi converto all'idrogeno anch'io, peccato ma quando verrà quel giorno sarò morta, di sana vecchiaia.
Ritratto di pikkoz
9 febbraio 2020 - 00:08
@Francesco31 : No, l'idrogeno si puo' produrre in vari modi ma se viene fatto per elettrolisi una sorgente di elettricita' rinnovabile, quindi rendendo l'idrogeno veramente CO2 passivo e' buona quanto un altra, se si guarda agli sprechi , sarebbe meglio da surplus eolico e solare in quanto centrali nucleari possono modulare abbastanza velocemente in base alla richiesta di rete , idem per l'idroelettrico che con il ripompaggio e' uno degli attuali metodi di conservazione del energia usati dall uomo (efficienza complessiva del 70%). Riguardo quello che hai detto tu : la crioliquefazione del idrogeno e' talmente dispendiosa di energia che in pratica "butti" meta' dell energia del idrogeno trasportato , in piu' per via della perdita fisiologia di efficienza dovuta alla elettrolisi e ricoversione nella cella di combustibile hai che per mettere a disposizione 100kWh di energia al motore elettrico di una FCEV ne si usa almeno 400kWh di energia quando una elettrica come la Model S per 100kWh al motore ne servono meno di 125kWh.
Ritratto di FRANCESCO31
7 febbraio 2020 - 22:33
un'auto del genere si può parcheggiare in box sotterranei ? ? ? o bisogna tenerla fuori come le auto a metano ?
Ritratto di pikkoz
8 febbraio 2020 - 01:54
In teoria ,piccole perdite di idrogeno non danno problemi anche al chiuso in quanto l idrogeno è molto volatile e a pressione ambiente si disperde molto velocemente verso l alto. Normativamente però è legata alle restrizioni di tutto gli l altri veicoli che trasportano gas infiammabile sotto pressione.
Ritratto di FRANCESCO31
8 febbraio 2020 - 14:29
. . . quindi ?
Ritratto di Clementina Milingo
8 febbraio 2020 - 21:32
quindi piccole perdite da guarnizioni non danno problemi, però se per un qualsiasi motivo una bombola a 800 bar di pressione esplode per te è meglio trovarti in un'altra provincia.
Ritratto di pikkoz
9 febbraio 2020 - 00:18
@FRANCESCO31 Quindi no, non e' possibile (c'e' gente ad esempio che gli e' stato vietato di passare nel tunnel della manica) . @Clementina Milingo L'idrogeno e' molto pericoloso, ha un energia di accensione che e' dieci volte superiore ai vapori di benzina ma una bombola a pressione di 700bar (750-800 lo trovi nei distributori di idrogeno che per fare il pieno devono aver per forza avere una pressione che e' superiore a quella del serbatoio di una FCEV) . Nelle vetture stradali dovrebbe essere molto difficile un esplosione perche' ,come nelle bombole di metano e gpl, in caso di incendio o urto hanno delle valvole che oltre una certa pressione fanno sfogare il gas in modo controllato : https://www.youtube.com/watch?v=IknzEAs34r0. Detto questo il rischio rimane per unita' di storage dell idrogeno (come e' gia' successo in certe parti del mondo) e sebbene posso vedere un certo futuro dell idrogeno nei trasporti pesanti a lungo raggio e trasporto marittimo, non vedo l'idrogeno come futuro ideale per il transporto privato.
Ritratto di Giuliopedrali
8 febbraio 2020 - 09:11
Penso che dall'articolo e dai commenti più precisi degli utenti abbiate capito perchè il futuro non è dell'idrogeno che ha problematiche non da poco, ma per il momento dell'elettrico, per l'idrogeno si forse se ne riparla tra 10 anni.
Ritratto di GeorgeNN
8 febbraio 2020 - 10:03
Beati coloro che hanno le colonnine dell' idrogeno. Il bero futuro è l'idrogeno non l'elettrico.
Ritratto di neuropoli
9 febbraio 2020 - 08:22
il futuro lontano, perché quello imminente è elettrico.
Ritratto di GeorgeNN
9 febbraio 2020 - 09:35
Non è un futuro lontano perchè è già realtà in Alto Adige, in Svizzera e altrove. Basta volerlo. L'elettrico è solo moda passeggera come una scorreja...
Ritratto di Ale767
9 febbraio 2020 - 09:58
1
Sei consapevole che le auto ad idrogeno sono di fatto delle elettriche?
Ritratto di Clementina Milingo
9 febbraio 2020 - 14:09
le auto ad idrogeno necessitano comunque di grosse batterie al litio per funzionare, come minimo 18-20 kWh di capacità (come la batteria della Smart ED), ma più è meglio, quindi alla fine l'auto a idrogeno è l'auto più pesante e complessa che la mente umana possa concepire.
Ritratto di v8sound
9 febbraio 2020 - 20:46
18 - 20 kWh di capacità sono comunque 1/5 rispetto a quanto richiederebbe un'elettrica di pari segmento per avere la stessa autonomia.
Ritratto di Clementina Milingo
9 febbraio 2020 - 21:36
vero, ma alla fine un'auto a idrogeno peserà di più e avrà mano spazio interno disponibile rispetto ad una a sole batterie PS: auto ad idrogeno sportive scordatele.
Ritratto di pikkoz
9 febbraio 2020 - 18:29
@GeorgeNN Mi spiace tu sia cosi' poco informato, perche' le vetture ad idrogeno sarebbero il futuro? Dal mio punto di vista delle vetture che richiedono 3 volte tanta energia elettrica per percorrere la stessa strada, che richiedono investimenti di infrastruttur che sono circa 10 volte superiori , che sono sovvenzionati fortemente dall industra petrolchimica e che ci propina la favola del "pieno in 5 minuti" quando non e' assolutamente sostenibile in caso di diffusione delle vetture ad idrogeno ; non preferirei come futuro. La realta' dell idrogeno e' che nel mondo un un anno si sono vendute tante FCEV quante una Model 3 ne vende in un mese in California, stato che ha il numero piu' alto di FCEV al mondo e fondi spesi per l'infrastruttura, eppure nel 2019 se ne sono vendute persino di meno del 2018 ,e i possessori che se ne disfano appena possibile e un crollo del valore , una mirai da 70mila dollari che dopo 3 anni viene venduta a 12mila $ . In Korea altro mercato importante per le FCEV dove sono pesantemente sovvenzionate e il costo milionario degli impianti di distribuzione viene abbonato totalmente al governo i gestori lamentano un guadagno nullo e l'adozione rimane lineare anche per via delle esposioni con morti che ci sono state attorno agli impianti.
Ritratto di neuropoli
9 febbraio 2020 - 22:35
@GeorgeNN: quel giorno che ci sarà almeno un distributore in 20/25 km2 allora si potrà dire realtà!
Ritratto di Jenna2007
9 febbraio 2020 - 04:31
Coreane sempre più avanti. Stanno sorpassando qualsiasi altra casa automobilistica. È una bella pubblicità per loro
Ritratto di emergency
10 febbraio 2020 - 12:25
Ma signori questa è la realtà non l'elettrico fatto di mega batterie e pesi da petroliera il futuro è Idrogeno. Non per niente i razzi che sparano per la luna hanno come propulsore l'idrogeno
Ritratto di neuropoli
10 febbraio 2020 - 12:59
wau che bella realtà! se ne avessi una, da casa mia il distributore più vincino è a Dübendorf in CH (240km), oppure sempre in CH a Hunzenschwil (km 250), mentre il più lontano a Bolzano 330km. fantastica REALTA'!!!
Ritratto di emergency
10 febbraio 2020 - 13:10
Arriveranno , con il tempo arriveranno ma si sa che i superstiziosi inizieranno a dire che l'idrogeno è pericoloso è impensabile fare rifornimento di idrogeno, in futuro non tanto lontano avremo l'drogeno in casa e le attuali raffinerie di petrolio saranno aggiornate per la produzione di idrogeno.
Ritratto di neuropoli
10 febbraio 2020 - 15:08
@Emergency: vedi lo dici pure tu che arriveranno, dunque non è ancora realtà. L'elettrico invece lo è, perché di colonnine ce no sono a iosa in giro e poi avendo la possibilità d'installarne una a casa (come ho fatto io) hai la comodità e il risparmio. Al 90% non tornerò più indietro al termico... al max potrei optare per una plug-in.
Ritratto di emergency
10 febbraio 2020 - 17:22
Bene, ma tu pensa se 25/30 milioni di automobilisti dovessero attaccare la spina per ricaricare l'automobile per uil giorno dopo, minimo dovremmo avere tre o quattro centrali nucleari per soddisfare il fabbisogno di elettricità.
Ritratto di pikkoz
10 febbraio 2020 - 17:41
@emergency L'idrogeno in concentrazioni oltre il 25% infragilisce i metalli per permeazione e se usato al posto del metano per avere lo tesso rendimento richiede pressioni di esercizio almeno 3 volte superiori. Il che comporterebbe dover cambiare tutta la rete del gas. La produzione di idrogeno rimarrebbe comunque legata ad idrocarburi come il metano che libera ,unito al syngas bruciato per la reazione, 25 volte la quantita' di CO2 per idrogeno prodotto , la quantita' di energia richiesta per quantita' di energia ottenuta dall idrogeno ,contando metodi di sequestro della CO2 e' superiore a quello che occorrerebbe al autotrazione elettrica, oltre che legato ad idrocarburi. Discorso energetico non cambia anche usando biogas ottenuto da liquimi e scarti agricoli, oltretutto in quantita' insignificante rispetto al fabbisogno di autotrazione globale.
Ritratto di Clementina Milingo
10 febbraio 2020 - 14:31
@emergency, beata ignoranza e pressapochismo, il Saturno V era alimentato a RP1, cioè Kerosene raffinato, solo il secondo e terzo stadio, più piccoli e meno potenti andavano a idrogeno liquido ma da allora in poi si è sempre preferito usare l'RP1 ovunque, anche nei secondi stadi (il terzo è passato di moda) il futuro è invece dei motori con miscela magra di metano e ossigeno, PS: le auto a idrogeno pesano come o più di quelle a batterie.
Ritratto di emergency
10 febbraio 2020 - 17:31
Grazie Clementina per la delucidazione in merito accetto qualsiasi critica. Non sono nel campo della missilistica ma le notizie da me raccolte erano che la N.A.S.A usasse l'idrogeno come propellente per i razzi. ( RP1 che tipo di proppellente è ? ) Per quanto il peso non mi risulta che le auto ad idrogeno pesino di più di quelle alimentate a batteria e poi l'autonomia di un auto elettrica e decisamente minore rispetto a quella alimentata ad idrogeno. Fonti Hyundai.Ci sarebbero ancora le batterie al Grafene ma sono ancora in fase di studio comunque si parla di oltre gli 800km di autonomia.Saluti
Ritratto di Clementina Milingo
10 febbraio 2020 - 18:44
Prego! RP-1 significa Rocket Propellant-1 o Refined Petroleum-1 ce n'è di vari tipi come anche JP- (Jet Propellant, per gli aerei: JP-1 o 2, 3, 4, 5) è un kerosene purissimo (e rossissimo) che si preferisce all'idrogeno per via del minor costo e rischio di esplosione, oltretutto si conserva a pressione e temperatura ambiente, quindi anche se ha un impulso specifico minore dell'idrogeno ha anche mille problematiche in meno quindi si è deciso di usare quello ovunque possibile. A parte la tendenza futura di SpaceX con l'utilizzo del metano in una interessante proporzione di 1:4 con l'ossigeno ci sono anche i motori a magnetoplasma VASIMR alimentati ad argon o elio adatti a lunghi viaggi nell'immensità dello spazio e in futuro ne sentirai spesso parlare. Riguardo al peso: prendi una Toyota Mirai, ne hanno vendute 8000, quindi è l'auto ad idrogeno più diffusa: ebbene, è lunga esattamente come la Tesla Model 3, al millimetro, pesa esattamente come la Model 3, al grammo, hanno un'autonomia di 315 miglia quella a idrogeno e di 330 miglia la Tesla a batterie, entrambe secondo il test EPA. di batterie rivoluzionarie se ne vedranno tantissime nei prossimi anni, è quello il lato positivo. Ciao
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 08:12
Ciao Clementina Mmia curiosità, ti occupi di carburanti? Io non credo molto alle batterie anche perchè noi come paese siamo anti nucleare ( abbiamo fatto un referendum ) quindi sarebbe impensabile utilizzare la comune energia elettrica per ricaricare le batterie tramite le nostri misere centrali idroelettriche, eoliche e a petrolio........ Sono sempre più convinto che l'elettrico è solo un passaggio per approdare a qualcosa che ci possa permettere non solo a livello terreste ( ma pensiamo solo agli aerei ) li faremo a batteria ? Sarebbe da squilibrati, e mezzi agricoli anche quelli? Oppure i mezzi pesanti () in Italia ci sono più camion che automobili circolanti ) anche quelli a batteria? Improponibile e che mega centrali nucleari dovremmo costruire per soddisfare la fame di energia?
Ritratto di Clementina Milingo
11 febbraio 2020 - 12:53
ciao! No, lavoro nel campo del marketing (che è il carburante delle vendite) ma ho amicizie e contatti che lavorano in aziende automotive & aerospaziale. Potrei star qui a spiegarti il perché non credo ci sia necessità di costruire centrali nucleari per coprire un ulteriore fabbisogno da parte delle EV, detto in breve saranno le batterie stesse a migliorare l'efficienza della rete elettrica ma per capire meglio il funzionamento usa la curiosità -che è una virtù non da poco- e informati sui vari siti internet che trattano le notizie su Elon Musk, a differenza di quello che molti pensano di lui, non si occupa solo di costruire e vendere auto elettriche ma anche di tutto quello che serve al loro funzionamento, quindi colonnine, pannelli solari, sistemi di accumulo di energia ecc. In pratica un ecosistema autosostenente. Come dicevo, spiegarlo qui nel dettaglio è una cosa lunga ma se sei curioso troverai in giro molte informazioni per esempio su inverse.com o electrek.co
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 08:18
Comunque sia in Giappone moltissimi mezzi pubblici e mezzi da cantiere sono mossi da idrogeno liquido. Questo da circa un 20 anni. Che siano tutti pazzi questi giapponesi? Ho anno la tecnologia a noi sconosciuta?
Ritratto di Clementina Milingo
11 febbraio 2020 - 13:07
qui a Milano la sperimentazione dell'ATM sui bus a idrogeno è stata un fiasco, sono passati a quelli elettrici perché molto più semplici ed economici come manutenzione. viceversa imbarcazioni a idrogeno le vedo fattibili. In generale l'idrogeno usato nelle Fuelcell è ottimale quando la richiesta di potenza è costante su lunghi periodi di tempo (una nave percorre il 99% della rotta alla medesima velocità, viceversa è irrazionale se la potenza richiesta varia in continuazione come in un autobus cittadino. Questo perché la FuelCell produce un quantitativo fisso di energia elettrica, che non puoi modulare e per farlo devi immagazzinare l'energia prodotta dalla FC in batterie tampone che forniscono ai motori elettrici più o meno energia a seconda delle necessità; maggiori sono i picchi di richiesta rispetto alla media più batterie al litio serviranno, uno spreco insomma.
Ritratto di pikkoz
10 febbraio 2020 - 19:06
Una model 3 Long range con trazione 2WD con autonomia WLTP di oltre 540km ha un peso di 1730Kg , una Toyota Mirai con autonomia WLTP di 500km pesa 1850kg . Il discorso pero' e' complesso, una FCEV ha dei pesi che rimangono piu' o meno fissi (batteria tampone, cella combustibile, bombole ,sistema di filtraggio e gestione dell aria e acqua) ed aggiungere piu' autonomia, comporta piu' aumento di volume che di peso per cui scala bene in vetture alte e grosse ,dove invece e' meno ideale per l'ettrico dovuto alla diminuzione dei benefici all aumentare del peso , idrogeno quindi piu' ideale al giorno d'oggi per trasporti pesante a lungo raggio , discorso che si va a invertire in vetture di classe C e D o inferiori dove invece il peso del sistema FCEV e sopratutto al volume (una mirai ad esempio per via delle bombole ci stanno solo 4 persone e hai un bagagliaio di una 500 in una vettura di 4.7metri) gioca tutto vantaggio delle elettriche . Poi vorrei puntualizzare che un distrubutore idrogeno non puo' rifornire i veicoli in 5 minuti in modo continuativo , lo puo' fare fino a 3-4 volte all ora perche' perche' per poter rientrare in pressione e temperatura per potere offrire i famosi 5 minuti ci mette un 15-20 minuti. Ovviamente e' fattibile con un parco di 10 vetture per singolo distributore, ma non sostenibile in caso di diffusione maggiore.
Ritratto di pikkoz
10 febbraio 2020 - 18:03
I'idrogeno nei razzi e' ben diverso , viene utilizzato principalmente per via della densita' molto ridotta che pero' richiede serbatoi criogenici di gran lunga piu' voluminosi e pesanti . Il vantaggio nei trasporti e' che per il mezzo oltre una certa autonomia richiesta scala meglio delle batterie, ad esempio nei trasporti pesanti dove e' piu' favorevole l'idrogeno , ma questo pero' vale inversamente dove il peso e volume della cella a combustibile ,batteria tampone e le voluminose bombole vanno ad incidere sul peso in modo negativo, guarda ad esempio una model 3 che ha la stessa autonomia e pesa di meno di una mirai. Inoltre se le batterie hanno in futuro ampi margini di miglioramente della densita' energetica, tutto a favore del peso, costi e ricarica, la quantita' di energia stivabile di idrogeno in un determinato volume e pressione rimarra' sempre la stessa e gli unici margini di miglioramento possono derivare dalla cella a combustibile non potranno essere superiori di un 10-15% in quanto lavorano gia' con un efficienza vicina al limite fisico di una fuel cell.
Ritratto di pikkoz
10 febbraio 2020 - 18:40
"Con vantaggi anche economici: un pieno costa sui 60 euro, visto che il prezzo di un kg di idrogeno è di 11,29 euro più Iva" 11.29 piu' IVA sono 13.77 euro al kg ivate e tutto questo senza accise, un pieno sono 86 euro per il privato non 60.
Ritratto di Dario 61
10 febbraio 2020 - 21:57
Mi fanno una paura enorme! Spero di non dover andare a Bolzano finché ci sono queste auto...
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 08:16
Caro Dario anche una 40ina di anni fa il solo GPL per autotrazione ci faceva paura, ma ora è come acquistare un kg di pane dal fornaio. La tecnologia va avanti per agevolarci e renderci più sereni.
Ritratto di Dario 61
11 febbraio 2020 - 08:32
Anche le centrali nucleari erano sicure...
Ritratto di radopal
11 febbraio 2020 - 00:16
non capisco il senso se non un apparente minor inquinamento, compensato da quello per la produzione dell'idrogeno che se in piccola quantità si ricava dal... petrolio! alla fine si alimenta un motore elettrico che in teoria fa 600 km con 60 € cioè quanto un normale benzina dal consumo medio di 15 km/lt: economicamente è una "macchina" inutile
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 09:03
Ma se sono migliardi di anni che il sole brucia idrogeno. Che problema c'è?
Ritratto di Clementina Milingo
11 febbraio 2020 - 12:39
non lo brucia, lo fonde e fonderlo è milioni di volte meglio che bruciarlo. ;-)
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 12:45
Allora facciamo auto che "fondano " l'idrogeno. L'idrogeno è fonte inesauribile, dall'aria, dall'acqua e dal petrolio.
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 12:46
Ma soprattutto non inquina zero emissioni, alla faccia della salute
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 12:46
E ora anche dalla plastica
Ritratto di Clementina Milingo
11 febbraio 2020 - 15:21
ci sta lavorando la Lockheed, se ci riescono diventano padroni del Mondo: https://www.lockheedmartin.com/en-us/products/compact-fusion.html
Ritratto di emergency
11 febbraio 2020 - 17:04
Si ma per ora le quantità estratte sono irrisorie comunque e già un buon passo avanti anche per il riciclo della plastica Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.
Ritratto di pikkoz
11 febbraio 2020 - 13:57
Non si puo' lontanamente comparare il processo di fusione dei nuclei degli isotopi di deuterio e trizio (quest'ultimo oltretutto ce ne sono 7-8kg sulla terra) per formare elio che avviene ad altissime pressioni e temperature di decine di milioni di gradi , che sono decadi che l'uomo cerca di otterne un reazione controllata in strutture fisse grandi quanto edifici, (figuriamoci in un auto in movimento) con invece lo sfruttare i legami covalenti che l'idrogeno forma con l'ossigeno cosa che invece avviene naturalmente a pressioni e temperature terrestri. L'idrogeno e' abbondante ma il 99.99% e' gia' legato a qualche elemento e serve energia per rompere i legami covalenti che crea con l'ossigeno . Quando lo si "brucia" o lo si fa passare in una cella a combustibile (ambedue lo stesso processo di ossidazione) semplicemente si sfrutta il meccanismo opposto cioe' che libera energia quando si creano i legami covalenti con l'ossigeno, per questo si definisce l'idrogeno non come fonte di energia ma veicolo, un po' come una molla o una batteria.
Ritratto di Clementina Milingo
11 febbraio 2020 - 15:28
oddio, il trizio lo si ottiene come sottoprodotto dall'acqua pesante dei reattori nucleari.
Ritratto di erresseste
11 febbraio 2020 - 10:42
Volere è potere, meglio del lassismo di tutte le altre amministrazioni locali