PIÙ SICUREZZA - L’Aci, l’Automobile Club d’Italia, ha pubblicato la nuova edizione dello studio Localizzazione degli incidenti stradali (lo si può consultare qui), con il quale analizza gli incidenti avvenuti nel 2019 lungo i 55.000 chilometri di strade urbane, extraurbane e autostrade in Italia. Lo scenario che emerge non può essere considerato positivo, perché i sinistri restano ancora tanti, ma la situazione è migliorata rispetto al 2018.
MENO VITTIME - Prendendo in considerazione gli incidenti, l’Aci ne ha registrati 1.143 mortali su un totale di 36.526: due anni fa, quelli mortali sono stati 1.166 e quelli complessivi 37.228. Si sono ridotti anche il numero di vittime, pari a 1.257 (contro i 1.344 decessi del 2018), e di feriti: l’anno scorso sono stati 58.535, contro i 59.853 del 2018. Fra i deceduti sulle strade extraurbane, uno su tre era un pedone, ciclista o alla guida di uno scooter o moto; rispetto al 2018, sono diminuite le vittime fra i pedoni, ma sono aumentate quelle fra i ciclisti.
BENE LE AUTOSTRADE - L’indagine ha considerato anche il luogo in cui sono avvenuti gli incidenti: 74 su 100 in città, 21 sulle strade extraurbane e 5 in autostrada. Analizzando in modo più approfondito questi dati, l’Aci ha appurato che i decessi in città si sono ridotti del 5%, pur con un numero di incidenti analogo all’anno scorso, mentre sulle strade extraurbane si sono ridotti sia i decessi, del 6,8%, sia gli incidenti, del 3,8%. Bene anche i dati per le autostrade: meno 6,9% per i decessi, meno 1,5% per gli incidenti.
TANTI INCIDENTI IN ESTATE - Lo studio Localizzazione degli incidenti stradali 2019 ha fatto emergere che il maggior numero di sinistri si è verificato nella fascia oraria fra le 18.00 e 20.00; inoltre, il venerdì è avvenuto mediamente il 14,9% degli incidenti registrati nell’arco di una settimana. Giugno è stato il mese con più decessi, 147, davanti a marzo, con 135; tuttavia, a giugno e luglio si è verificato il maggior numero di incidenti: sono stati, rispettivamente, il 10,1% e il 10% di quelli nel corso dell’anno. Giù anche gli scontri in autostrada che hanno coinvolto autocarri e tir.
DOVE FARE ATTENZIONE - Dallo studio è emerso che, sulle strade extraurbane, nel 2019 si sono verificati 0,6 incidenti al chilometro. Il primato va alla Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga, e più precisamente nei tratti in provincia di Milano, con 8,3 incidenti/km, ed in provincia di Monza e della Brianza, con 7,6 incidenti/km. È alta anche la media della SS 131 in direzione Carlo Felice, in provincia di Cagliari: per lei 7,2 incidenti/km. Tuttavia, prevedibilmente, il maggior numero di incidenti al chilometro è stato in autostrada, a causa per lo più del traffico sostenuto: nel 2019 la media è stata dell’1,2. Al primo posto, fra quelle con più incidenti al chilometro, si è piazzata suo malgrado la Penetrazione urbana della A24 Roma-Teramo, con 13,2 incidenti/km, che ha preceduto la Tangenziale Nord di Milano, nel tratto Monza e della Brianza, con 10 incidenti/km, e la Diramazione di Catania A 18 dir, con 9,4 incidenti/km.