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Nel 2021 meno incidenti stradali e meno morti rispetto al 2019

Pubblicato 16 novembre 2022

In calo incidenti e vittime rispetto al 2019, anno precedente alla pandemia. In autostrade si verificano più sinistri a causa dell’elevato numero di veicoli, soprattutto in estate e nel weekend. 

Nel 2021 meno incidenti stradali e meno morti rispetto al 2019

UNA IMPORTANTE RICERCA - L’ACI ha diffuso i risultati dello studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2021” realizzato per evidenziare quali siano le strade ritenute più pericolose nella nostra Penisola. Sulla base di quanto emerso, nell’anno passato si sono verificati 31.407 incidenti (1.002 mortali), con 1.078 decessi (il 37,5% del totale) e 47.740 feriti, avvenuti su circa 53.000 chilometri di strade della rete viaria principale. Questo sta a indicare un indice di mortalità pari al 3,4%. 

MENO INCIDENTI E MENO MORTI - Il paragone per risultare il più possibile attendibile deve essere effettuato con il 2019, anno prima dello scoppio della pandemia, quindi prima che venissero introdotte le limitazioni negli spostamenti. E ci sono dei dati che fanno emergere un trend positivo: sono diminuiti sia gli incidenti che i decessi (5.119 gli incidenti in meno, 179 i decessi). Una tendenza che si è verificata in ogni tipo di strada: in autostrada incidenti -15,9%, morti -20,6%, sulle strade extraurbane, incidenti -10,1% morti -10,5%; nei centri abitati, incidenti -19,5% e morti -18,7%.

LE AUTOSTRADE SONO PIÙ A RISCHIO - Il 71,5% delle auto che sono state coinvolte in un incidente lo hanno avuto in autostrada (nel 2019 erano stati il 738%). Il 22,9% (20,4% nel 2019) sono stati invece veicoli industriali (autocarro, anche leggero, autotreno o autoarticolato, motrice), mentre i motociclisti sono stati il 5,3% (valore stabile rispetto al 2019).

LE VACANZE - A influire in questo bilancio sono anche le partenze per weekend e vacanze: non a caso il numero maggiore di sinistri è stato registrato a giugno, luglio e agosto (10,5% rispetto al totale) e il venerdì (15,2). La fascia oraria più a rischio è stata quella dalle 18 alle 20, in concomitanza con l’uscita delle persone dagli uffici. In questo caso, però, l’indice di mortalità risulta essere più elevato a gennaio (4,2 decessi ogni 100 incidenti), seguito da giugno (4,0). 
Sono proprio l’elevato flusso di traffico e i tipi differenti che veicoli che circolano gli aspetti che inevitabilmente rendono l’autostrada il luogo più a rischio. 

LE STRADE PIÙ A RISCHIO - L’analisi ha portato anche a rilevare quali siano le strade in cui si sono verificate il maggior numero di sinistri: la Penetrazione urbana della A24 (10 incidenti/km), la Tangenziale Nord di Milano nel tratto Monza e della Brianza (8,8 incidenti/km) e la Diramazione Capodichino A1 in Provincia di Napoli (8,1 incidenti/km). Sulla rete autostradale, invece, la media nazionale è di 1,03 incidenti/km. Nel caso delle strade extraurbane, invece, la media nazionale è di 0,5 incidenti/km, Il triste primato spetta a: Statale 719 Prato-Pistoia in Provincia di Firenze (8 incidenti/km), Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nel tratto in provincia di Milano (6,9 incidenti/km) e Statale 671 Asse Interurbano di Bergamo (6 incidenti/km).



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Ritratto di alvolatilita
16 novembre 2022 - 10:49
Grazie a.d.a.s e grazie guida autonoma
Ritratto di Tu_Turbo48
16 novembre 2022 - 15:52
E anche grazie al Ca.... catadiottroll.!!!
Ritratto di Oxygenerator
16 novembre 2022 - 10:54
Risultati ottimi. In autostarda si verificano più incidenti per la quantità dei veicoli e anche per la velocità, a mio avviso. Sotto le feste e le ferie, con famiglie al mare o in montagna, i mariti escono il venerdi sera dal lavoro e raggiungono le famiglie. Ecco perchè a mio avviso, il venerdi dalle 18 alle 20 c’è una percentuale più alta d’incidenti, a causa della stanchezza psicofisica e dal calo dell’attenzione. Ci sono pazzi che si spingono fino in romagna, da milano, tutti i we, dopo una giornata di lavoro. Al ritorno, la domenica, sono più riposati e vanno via tranquilli. Ma il venerdi….
Ritratto di Edo-R
16 novembre 2022 - 11:00
@Oxygenerator Ah....solo i mariti escono dal lavoro il venerdì e guidano? Bella visione che hai!!! E poi siete quelli che si permettono di fare i saccenti?
Ritratto di Oxygenerator
16 novembre 2022 - 11:12
@ edo-r Cosa c’entra l’essere saccente come dice lei, con quello che ho scritto ? Parlo per quello che vedo. Se poi sono mogli, amanti, amici, fidanzati, conviventi, fucking buddies, non cambia nulla. Sempre d’incidenti si tratta. Molti miei colleghi, quando non sono di guardia, partono il venerdi sera per raggiungere la famiglia al mare o in montagna, a seconda delle stagioni, sopratutto quando i figli sono in età scolare e d’estate stanno via tre mesi ed in inverno si fanno le canoniche due settimane in montagna.
Ritratto di Edo-R
16 novembre 2022 - 11:29
@oxygenerator cosa c'entra l'essere FINTO-saccente ? C'entra perchè la prossima volta che intasi di pipp0ni il blog, ricordati della tua visione maschilista. Che c'entra la tua risposta invece , arrivando a nominare i figli in età scolare che d'estate stanno via 3 mesi ahahahah. Cosa c'entra l'ennesimo pipp0ne con "i mariti escono il venerdi sera dal lavoro...." ???? Scripta manent.
Ritratto di Oxygenerator
16 novembre 2022 - 11:46
Visione maschilista ? Arrivando a nominare figli in età scolare ? Lei non sta bene. Per fortuna che scripta manent
Ritratto di Eugeni sulla
16 novembre 2022 - 11:48
:-)))))
Ritratto di Edo-R
16 novembre 2022 - 11:55
@oxygenerator che c'entrano i figli in età scolare lo sai tu, che cercavi di dare una risposta al mio commento(una domanda precisa), creando il tuo solito pipp0ne.
Ritratto di Oxygenerator
16 novembre 2022 - 13:30
@ edo-r Parlando di genitore ( cosi non è ne maschile ne femminile ) che il venerdi sera dopo il lavoro parte per raggiungere la famiglia in vacanza. Capita spesso che con i figli in età scolare e a casa da fine giugno fino a metà settembre, un genitore sia via con i figli e l’altro lo raggiunga per il week end. Da qui il pensiero dell’aumento d’incidenti autostradali in quel giorno particolare e in quella determinata fascia oraria, post lavoro. Questo per il discorso figli e genitori. Non mi sembrava difficile da capire.
Ritratto di Andre_a
17 novembre 2022 - 07:17
Il maschilismo c'è, perché non si dice mai che un genitore lavora e l'altro sta a casa (o in vacanza, in questo caso) con i figli. Si dice sempre che l'uomo lavora e la donna sta coi figli, se non è una visione maschilista questa... Non ne faccio una colpa a nessuno, visto che oltre ad essere maschilista è anche una descrizione della realtà. La mamma che lavora fino a tardi e il babbo in Romagna coi bimbi non è una cosa normale, purtroppo.
Ritratto di alvolatilita
16 novembre 2022 - 11:14
Ha ragione Generetors per me
Ritratto di Rav
17 novembre 2022 - 00:52
4
Il punto è che se nella tratta tra Milano e la Romagna (e ritorno domenica sera e lunedì mattina) non andassero a fisarmonica col terrore di qualsiasi ombra che passa sulla strada forse qualche incidente e un po' di coda si eviterebbero. Sono Romagnolo, lavoro in Emilia e da quando c'è lo smart working i venerdì e i lunedì li evito come la peste. A furia di sapere quando entri in autostrada senza sapere quando ne uscirai... e se avrai ancora il posteriore della macchina tutto intero all'uscita, avevo iniziato a passare per strada normale. Due ore bene che vada, media dei 60, ma almeno riesci a tenere un'andatura regolare. In autostrada gran parte degli incidenti si verifica perchè il 60% degli utenti la fluidità di marcia non sa neanche cosa sia. Un 20% si divide tra chi pretende di fare i 150 anche se la strada è piena e chi non si sposta neanche a pagarlo e il restante 20% son quelli che cercano di salvare la macchina.
Ritratto di stefbule
16 novembre 2022 - 19:36
12
I frutti degli adas si cominciano a vedere. Per quanto riguarda il periodo estivo, mi sembra ovvio che ci siano in circolazione più autisti "della domenica" nei fine settimana rispetto agli habituè della settimana.
Ritratto di Rav
17 novembre 2022 - 00:55
4
Sicuramente gli ADAS aiutano, è possibile che aiuti anche lo smart working. Se per due/tre giorni un tot di gente lavora da casa il rischio si abbassa per forza, con un impatto positivo.
Ritratto di CR1
17 novembre 2022 - 06:45
Più che di statistiche avremmo bisogno di educazione stradale , un esempio? L'indicatore di direzione ; a furia di usarlo in autostrada e alle rotonde tutte le lampadine si sono fulminate.......
Ritratto di Il Bavarese
17 novembre 2022 - 07:49
Ho percorso la strada più incidentata d’Italia per 24 anni della mia vita mattina e pomeriggio e ne ho viste di tutti i colori. Purtroppo ricordo anche un paio di mortali. C’è un tasso di nevrosi fra certi guidatori che rende molto facile capire perché ogni giorno, praticamente, ci sia qualche blocco per incidente. La fascia della sera post-ufficio mi fa pensare a tutti quelli che hanno l’ansia di arrivare a casa 1 minuto e mezzo prima guidando come matti e, magari, incazzati dopo le ore di lavoro tanto da mettere a rischio sè e gli altri senza nemmeno rendersene conto.
Ritratto di CR1
19 novembre 2022 - 05:48
è vero anche quello BAvarese , la fretta c'è per tornare a casa dopo il lavoro ma c'è anche il buio la nebbia e il traffico impossibile delle ore di punta e non dimentichiamo la stanchezza . La fretta esiste perché viviamo in mondo frenetico , pensa che un un uomo ha strombazzato per poter sorpassare su di una stradina in collina che portava solo al cimitero , e quando si fermò solo gli insulti si beccò