CATTIVA FAMA - “Anarchia, scarsa conoscenza della legge o semplice convinzione che le regole sono un optional: il comportamento degli italiani alla guida è un mosaico molto colorato e preoccupante. Funzionari del governo senza cinture di sicurezza; auto della Polizia che passano con il rosso; auto parcheggiate sulle strisce pedonali; telefoni cellulari incollati alle orecchie di chi guida e una diffusa tendenza ad andare veloce su tutte le strade da quelle di campagna alle autostrade: questa è l’anarchia della strada in Italia”. Così inizia un articolo pubblicato il 26 agosto su The Economist, un famoso settimanale inglese, nel quale vengono accolte con favore le modifiche apportate al nostro codice della strada.
SCETTICISMO INGLESE - L'autore dell'articolo, però, evidenzia tutto il suo scetticismo sull'efficacia delle nuove norme. Un esempio su tutti, arriva dal commento al giro di vite per chi assume alcol alla guida (leggi qui per saperne di più): “la nuova iniziativa è lodevole, ma la volontà degli italiani di ridursi a bere un solo bicchiere di vino a pasto dipenderà dall’efficacia dei controlli di polizia, cosa che lascia molto spazio all’immaginazione”. Insomma, secondo The Economist, in Italia le regole ci sono, ma, per la mancanza di senso civico e di controlli, in troppi tendono a non rispettarle.