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Jaguar Land Rover inaugura il nuovo stabilimento in Slovacchia

26 ottobre 2018

Investiti 1,4 miliardi per un'iniziativa strategica in funzione della crescita della JLR, anche in vista della Brexit.

Jaguar Land Rover inaugura il nuovo stabilimento in Slovacchia

UN IMPIANTO MODERNO - Uno stabilimento di 300.000 metri quadri e un piano di assunzioni di 1500 lavoratori, di cui il 98% di nazionalità slovacca: a Nitra, Slovacchia, è stato inaugurato il 25 ottobre 2018 il nuovo stabilimento del gruppo Jaguar Land Rover, un impianto la cui massima capacità produttiva annuale è di 150.000 veicoli. Inizialmente ospiterà la produzione della Land Rover Discovery. Tecnologicamente all’avanguardia, è dotato delle più moderne tecnologie che garantiscono un’efficienza produttiva ottimale. Si tratta del primo impianto in Europa ad impiegare la “Linea Pulse”, che incrementa la velocità di trasferimento delle componenti all'interno dello stabilimento del 30%; è provvisto di un impianto automatizzato e depurato per la verniciatura che garantisce un’altissima qualità e maggiore efficienza, riducendo significativamente l’impatto ambientale. Inoltre, l’impiego di particolari sistemi di connessione consente la visualizzazione della linea di produzione, con l’elaborazione dei dati in tempo reale, per una maggior tempestività ed efficienza nella risoluzione di problemi.

PRESTO A REGIME - Forte delle moderne dotazioni tecnologiche dell’impianto, il gruppo Jaguar Land Rover prevede il raggiungere una produzione annua di 100.000 automobili entro il 2020. Il personale è stato formato nella cosiddetta Training Academy all’interno dello stabilimento, grazie alla quale ogni dipendente ha potuto beneficiare di una formazione professionale personalizzata di 12 settimane. Oltre ai 1500 dipendenti (di cui il 30% sono donne), è previsto un ulteriore piano di assunzione a novembre che prevede l’inserimento di 850 persone.

INVESTIMENTO STRATEGICO - L’imminente Brexit, cioè l'uscita dall'Unione Europea del Regno Unito, che potrebbe portare l’introduzione di dazi doganali per le esportazioni, ha avuto numerose ripercussioni negative che hanno interessato l’economia del paese nel suo complesso; il comparto industriale automobilistico non fa eccezione: nel mese di settembre 2018 la produzione delle automobili si è fermata a 25.610 unità, la domanda interna è diminuita del 19% mentre quella esterna del 16,8%. Il calo complessivo della produzione automobilistica nell’ultimo anno è del 6,6%. Anche per queste ragioni, appare evidente che una strategia di sviluppo mirata all’espansione dei canali produttivi fuori dai confini nazionali, fosse altamente auspicabile per il gruppo Jaguar Land Rover, che è il maggiore produttore di auto nel Regno Unito. L’apertura dello stabilimento in Slovacchia, paese che vanta un settore automobilistico che rappresenta il 44% dell’intera produzione industriale, è solo l’ultima delle manovre strategiche poste in essere dalla JLR: già nel 2011 aveva stipulato un contratto manifatturiero in India, nel 2014 aveva stretto un accordo con la Cina, nel 2016  aveva aperto un impianto in Brasile nel 2016 e poi un ulteriore accordo nel 2017 con la Magna Steyr per la produzione dell’elettrica Jaguar I-Pace in Austria.



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Ritratto di IloveDR
26 ottobre 2018 - 12:43
3
come volevasi dimostrare uscire dall'Unione non è economicamente conveniente...speriamo che in Italia i gialloverdi la smettano di fare i bambini capricciosi e capiscano in tempo utile che ogni Unione comporta diritti e doveri...
Ritratto di Gatsu
27 ottobre 2018 - 14:40
2
Non era conveniente già entrarci, una volta entrati è impossibile uscirne purtroppo
Ritratto di IloveDR
29 ottobre 2018 - 10:47
3
Siamo Paese fondatore...sono gli Altri che sono entrati dopo...e non è impossibile uscirne, è da stupidi uscirne, perché una volta fuori sei costretto a leccare come si deve o gli USA o la Russia
Ritratto di Gatsu
29 ottobre 2018 - 15:44
2
Più che altro ci siamo fatti trascinare da Francia e Germania, ed è impossibile uscirne proprio perché a livello di scambi commerciali saresti fortemente penalizzato
Ritratto di IloveDR
30 ottobre 2018 - 12:48
3
i Trattati sono stati firmati a Roma nel 1957, in cosa ci siamo fatti trascinare; in Italia dopo la guerra c'era una enorme fame di lavoro, come in molte altre aree europee, è stata una opportunità e un privilegio riuscire ad occupare quei posti di lavoro offerti dai paesi dell'Europa centrale più ricchi, anche se i Ns. Nonni venivano trattati come schiavi, mettendo a rischio la propria vita (vedi Marcinelle)...poi con lo sviluppo economico ed industriale italiano la CEE è stato un primo sbocco per le automobili Made in Italy, vetture esteticamente più raffinate, meccanicamente evolute, ma, purtroppo, con seri problemi qualitativi che ne hanno minato l'immagine...bisognerebbe ammettere sempre i propri errori e non diffamare gli altri e le istituzioni...
Ritratto di Gatsu
30 ottobre 2018 - 14:33
2
La storia inizia un po' prima con la CECA creata nel 1951 col trattato di Parigi su idea dei francesi, il"vero" intento era quello di controllare la produzione del carbone e dell'acciaio (i cui principali giacimenti erano tra Francia e Germania), essendo questi due materiali fondamentali per l'industria bellica si voleva evitare un riarmo delle Nazioni coinvolte (l'Italia entrò nell'accordo ma ne non aveva motivo perché la produzione era assai limitata), quel trattato fu il primo passo verso l'Unione, ecco perché pur figurando tra i fondatori non ne siamo i fautori
Ritratto di IloveDR
31 ottobre 2018 - 19:47
3
e si, sempre colpa degli altri...se si continua a tornare indietro nel tempo, 10 anni prima è stata l'Italia a dichiarare guerra alla Francia...forse aveva un senso inserire anche l'Italia, spesso governata da matti...
Ritratto di Gatsu
31 ottobre 2018 - 20:10
2
Guarda che questa è storia, l'Unione Europea è una questione lunga e complessa, e non è partita da basi propriamente "morali" e di unità, che poi ci facciamo trascinare non ci rende meno colpevoli se ti può far "sentire meglio", come quando la Germania ha massacrato gli ebrei, l'abbiamo aiutata ma costretti in quanto non avevamo potenziale bellico x opporci, o eravamo con loro o contro di loro, Mussolini non ebbe scelta ma rimaniamo cmq colpevoli.
Ritratto di Fdkk
26 ottobre 2018 - 13:03
3
No ma usciamo dalla UE, ci guadagnamo di sicuro!
Ritratto di Vincenzo1973
26 ottobre 2018 - 14:41
abbandoniamo anche l'euro e torniamo alla lira, come auspica qualcuno, cosi il suicidio sara' completo
Ritratto di gjgg
26 ottobre 2018 - 14:52
1
Come si legge in questo articolo di dicembre 2015: https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/14/jaguar-land-rover-nuova-fabbrica-in-slovacchia-sara-attiva-nel-2018/2304046/ mentre il referendum è successivo ossia del 23 giugno 2016.
Ritratto di gjgg
26 ottobre 2018 - 14:56
1
Io resto dell'idea che auto premium-luxury di un certo livello e che si pregiano del cosiddetto Made in (Italy, Uk, Germany o ecc.) di un marchio dovrebbero essere prodotte in madrepatria. Poi sarà che nei paesi non latini magari sono meno passionali di noi, ma onestamente una Maserati o Lamborghini o Alfa (perfino la Mito che pure era lontana da blasone e prezzi premium, vollero fare in Italia) o Ferrari fatta fuori confine penso che qua in molti storcerebbero il naso.
Ritratto di Gatsu
27 ottobre 2018 - 14:42
2
Concordo, capisco il brexit ma il gruppo Jaguar/Land Rover è tutto premium, non puoi farle fuori dal territorio nazionale, potevo capire la Rover al massimo (ormai sparita dopo il passaggio ai cinesi)
Ritratto di Alfiere
26 ottobre 2018 - 15:26
2
Il referendum è stato ovviamente indetto molto prima, e l'aria che tirava era quella. C'era chi sperava in un ripensamento in cabina, dovuto alla paura inconscia del nuovo, ma era un'ipotesi inverosimile.
Ritratto di gjgg
26 ottobre 2018 - 15:47
1
Molto prima quando?
Ritratto di Francescod78
29 ottobre 2018 - 09:28
Il dibattito sul referendum decollò in seguito all'exploit dell'UKIP nel 2014. Cameron promise un referendum durante la campagna elettorale nella prima metà del 2015, e lo promulgò proprio a cavallo tra dicembre 2016 e gennaio 2016. Concludendo: formalmente non è stato indetto molto prima, ma il clima era già pesantemente influenzato dallo spettro del referendum e del clima montante di scetticismo da parte della politica UK.
Ritratto di Fr4ncesco
26 ottobre 2018 - 15:18
2
Ferrari, Maserati e Alfa oltre al mercato italiano sono destinate principalmente a USA e Cina e mica le fabbricano lì, pur avendo già diversi impianti. Sono solo strategie commerciali e se non conviene più produrre in GB è una questione geografica essendo un'isola e dal buon tenore di vita (come non si produce più in Sicilia e Australia). Ford, Peugeot, GM hanno chiuso lì da anni.
Ritratto di Alfiere
26 ottobre 2018 - 15:28
2
Esempi sbagliati, il problema è la brexit: se i nuovi accordi impongono dazi e non più il libero scambio, la redditività rispetto a bmw e mercedes e maserati\alfa va a farsi benedire.
Ritratto di Fr4ncesco
26 ottobre 2018 - 17:23
2
Puoi fare accordi bilaterali con i singoli paesi o addirittura libero scambio; USA, Canada e Messico non hanno legami apparte il commercio. Non c'è solo l'Europa, ci sono gli Stati Uniti, le ex colonie britanniche, la Cina, il Giappone, il Brasile, la Russia...
Ritratto di fastidio
26 ottobre 2018 - 15:58
7
Le fiat fatte in Polonia no, ma una Jaguar Slovacca si?
Ritratto di Giuliopedrali
26 ottobre 2018 - 17:04
Be le Jaguar I-pace sono fatte in Austria, come tutta la tecnologia da fantascienza delle nuove elettro supercar cinesi e non solo, cioè alla fine Austria o Slovacchia sempre ex Impero asburgico, dove è nata la più raffinata tecnologia automobilistica.
Ritratto di Illuca
27 ottobre 2018 - 08:17
Chissà perché nessuno investe in Italia.....
Ritratto di IloveDR
27 ottobre 2018 - 09:22
3
ma se gli italiani stessi stanno scappando via da questa combriccola di matti...non sono solo le tasse fra le più alte d'Europa, ma anche burocrazia estenuante, malavita organizzata, servizi lacunosi, viabilità strozzata...ci sono realtà non così disastrose come l'Emilia-Romagna, ma nella maggior parte del territorio italiano che vuole far impresa si scontra con questa realtà medievale...sto invecchiando, ormai vedo solo il bicchiere mezzo vuoto...magari mi sbaglio, spero...
Ritratto di Claus90
27 ottobre 2018 - 14:01
Land Rover di essere un eccellenza made in u.k, invece vengono prodotte in Slovacchia o all'estero non cosi non va bene sulle auto di lusso.
Ritratto di Francescod78
29 ottobre 2018 - 09:31
Ora che lo so che vengono prodotte nel terzo mondo non mi compro più la quella petacca di Velar, puh! ... Spero i vicini non scoprano mai che la mia Volvo XC90 è made in China.
Ritratto di Francescod78
29 ottobre 2018 - 09:31
S90, sorry ;)
Ritratto di Giuliopedrali
27 ottobre 2018 - 15:52
E Jaguar in Austria... Ho sentito che un marchio di quelli che piacciono a me, cioè un nuovo marchio, una start-up innovativa, e di lusso aprirà lo stabilimento a Singapore, Singapore! Capite uno dei paesi più ricchi del mondo, dove non c'è certo un costo del lavoro basso e in più nessuna esperienza automobilistica. Semplicemente si va dove ci sono certe tecnologie e dove si è vicini a Cina e Giappone, i massimi mercati.
Ritratto di Vincenzo1973
28 ottobre 2018 - 18:37
Si va vicino ai mercati di riferimento e dove c'è disponibilità di capitali e poche tasse. Il resto è altamente automatizzato e la manodopera sicuramente sarà dai paesi limitrofi a basso costo come in altre situazioni analoghe...
Ritratto di Francescod78
29 ottobre 2018 - 09:34
Però, che tristezza caro Stivale dei miei stivali. Una paese Visegrad si becca uno stabilimento top con 1500 posti lavori, il che equivarrebbe fatte le debite proporzioni ad uno da 15.000! da noi. Anche loro euroscettici e sovranisti, ma mica scemi.