DETTAGLI MA D'EFFETTO - La casa di Coventry ha svelato l’edizione
2015 della
Jaguar XJ, ammiraglia della casa. La nuova proposta mantiene immutato il design fondamentale ma presenta alcuni cambiamenti di dettaglio che conferiscono al modello un’immagine rinnovata nella parte frontale. Assieme a questa operazione di stile, la Jaguar ha anche provveduto a rivedere l’equipaggiamento della XJ, aggiornandone e arricchendone la dotazione tecnologica, sia per ciò che riguarda il comfort di viaggio che l’aiuto alla guida. Infine, ma non per importanza, nella gamma del modello la versione turbodiesel V6 3.0 vede la potenza passare da 275 a 300 CV, a 4.000 giri, con coppia massima di 700 Nm a 2.000 giri. Ciò con una riduzione del 6% dei consumi e delle emissioni di CO2 (149 g/km invece di 159).
PERSONALITÀ A LED - La Jaguar XJ 2015 trae il suo nuovo “volto” dalle novità introdotte per i fari, la mascherina, il paraurti e le prese d’aria alle estremità laterali del frontale, nella parte bassa. I gruppi ottici hanno il profilo solo leggermente modificato, più i meno al centro, dove risultano più sottili, ma al loro interno cambiano i componenti luminosi, con l’adozione di elementi a led che creano due forme a “J” e “J rovesciata” stilizzate così da caratterizzare i fari quando sono accesi.
DETTAGLI CHE CONTANO - La mascherina ha un profilo sostanzialmente uguale a quello noto, con qualche differenza per la cornice, che è prevista sia cromata che brunita, quest’ultima dall’effetto sportivo. All’estremità laterali la stessa mascherina è unita al paraurti con due inedite nervature in rilievo che sostituiscono quelle trasversali che nella soluzione precedente sono ai lati della presa d’aria inferiore. Infine sono nuove le forme delle prese d’aria basse, ai lati, sviluppate più in orizzontale e con la forma che anche qui può essere cromata o scura.
V6 3.0 TURBODIESEL DA 300 CV - La novità motoristica è la manciata di cavalli in più per la versione diesel, ottenuta pur con una diminuzione dei consumi e delle emissioni di CO2. La Jaguar XJ è prodotta con una gamma di motori che va dal 4 cilindri 2.0 turbo a benzina, da 240 CV, al V8 5.0 turbo da 550 CV mentre una soltanto è la proposta a gasolio, quella del V6 di 2.993 cc che finora ha avuto 275 CV e che con la versione 2016 arriva a 300 CV, con 700 Nm di coppia.
MEGLIO CHE IN SALOTTO - Ci sono poi le novità nell’equipaggiamento, arricchito con le novità tecnologiche più recenti. Il cuore della dotazione elettronica in tema di multimedialità è il sistema InControl Touch Pro, messo a punto dalla stessa Jaguar e comprendente il display touchscreen da 8 pollici con immagini in 3D per la funzione di navigazione satellitare. Lo stesso supporto può essere usato anche per la riproduzione di film. Di vera eccellenza è poi il sistema Meridian Reference per la riproduzione musicale. La potenza è di 1.300 Watt e la diffusione avviene attraverso un complesso di ben 26 altoparlanti.
COME IN UNA MULTISALA - Da notare anche che la Jaguar XJ 2015 offre una dotazione specifica per i sedili posteriori. Ognuno dei due passeggeri che siedono dietro ha a disposizione un display da 10,2 pollici, con proporzioni 16:9, che quando non è in uso scompare sotto una opportuna protezione. E naturalmente per i sedili posteriori sono previste le connessioni per offrire ai passeggeri ampie possibilità di connettività con i rispettivi smartphone e tablet.
FONDO STRADALE SOTTO CONTROLLO - Infine c’è la onnicomprensiva dotazione di dispositivi di assistenza alla guida. L’elenco è ampio e articolato per i vari aspetti in un l’elettronica può aiutare che guida. La novità più rilevante è probabilmente il All-Surface Progress Control che monitora continuamente la situazione del fondo stradale e interviene sulle ruote per garantire sempre la miglior tenuta; un sistema che la Jaguar vanta come il migliore esistente per le auto a trazione posteriore.
TANTI AIUTI PER VIAGGIARE SICURI - L’elenco comprende poi il sistema di rilevamento dei segnali stradali con riproposizione in plancia. L’Adaptive Cruise Control con dispositivo Queue Assist che si fa carico di far procedere la vettura nelle snervanti “code” del traffico cittadino. Il sistema Closing Vehicle Sensing con cui un radar rileva la presenza di veicoli nella zona “cieca” degli specchietti. Il Park Assist, che offre la possiblità di parcheggi semiautonomi, nel senso che il sistema dà tutte le informazioni utili a compiere la manovra e infine il Reverse Traffic Detection, che aiuta a fare inversione di marcia.