A MILANO LA STORIA DELLA JAGUAR - Nell’ambito del Salone del Mobile di Milano (dal 17 al 22 aprile), la Jaguar ha realizzato un’esposizione che ripercorre la storia del marchio inglese attraverso le immagini delle auto più importanti. Nella mostra sono presenti anche tre vetture che ben rappresentano l’evoluzione dello stile della casa inglese: si va dalla E-Type degli anni 60 alla recente XKR-S Convertible da 551 CV fino alla XF Sportbrake, la famigliare presentata all’ultimo Salone dell’auto di Ginevra (leggi qui), che vedremo nelle concessionarie a partire da ottobre.
COFANO LUNGO, CODA SPIOVENTE - Alla manifestazione era presente Tad Jelec (nella foto in alto), il capo designer di origine polacca che ha guidato il progetto XF Sportbrake, col quale abbiamo parlato della nuova wagon. “Quello che fa apprezzare la XF Sportbrake come una vera Jaguar sono le proporzioni e i volumi della carrozzeria”, ci spiega Jelec. “Basta guardare il profilo della E-Type di 50 anni fa per rendersene conto: con quel cofano lunghissimo, la cabina arretrata e il tetto che spiove gradualmente verso la coda, ha una linea sportiva ed elgante allo stesso tempo”. “Sulla XF Sportbrake”, sostiene il designer inglese, “abbiamo cercato di mantenere le stesse proporzioni. Anzi, abbiamo voluto renderle ancora più evidenti sottolineandole con delle nervature: una è quella che da uno degli angoli superiori della mascherina sale attraverso il cofano fino al tetto, e poi continua con lo spoiler sul lunotto facendo il giro dell’auto per tornare verso il frontale, nella parte opposta della carrozzeria. L’altra è sulle fiancate, alla base dei finestrini: anch’essa non si interrompe nella coda e corre proprio sotto il lunotto per dare continuità alla linea”.
VUOLE STUPIRE - “Per alleggerire la linea nella coda”, aggiunge Tad Jelec, “abbiamo deciso di nascondere i montanti posteriori del tetto coprendoli con delle finiture nere che si congiungono con il lunotto scuro e creano un effetto avvolgente. È un espediente che punta anche a stupire, dando un tocco di spettacolarità, perché sembra che il tetto si regga solo sulle cornici dei finestrini e perché la grande superficie vetrata scura crea un alone di mistero”.
HA UN BAULE LUNGO QUASI DUE METRI - Tanta sportività, però, come si concilia con le esigenze di abitabilità e praticità che devono essere proprie di una famigliare? “La Sportbrake ha un abitacolo molto spazioso: il soffitto è 14 millimetri più alto rispetto a quello della berlina; il divano è tutto nuovo, per permettere il completo abbattimento dello schienale, fino a formare un piano di carico piatto, lungo quasi due metri. L’elevata larghezza della carrozzeria (188 cm), inoltre, consente di avere un baule di tutto rispetto, con una capacità massima di 1675 litri, come il vano dell’Audi A6”.