LA VEDREMO PRESTO - Questa “baby-Jeep” rappresenterà uno dei frutti più interessanti del matrimonio tra Fiat e Chrysler: le sue forme definitive verranno svelate al Salone di Ginevra, a marzo, ma le indiscrezioni che abbiamo raccolto ci hanno permesso di ricostruirle al computer (qui sopra). Le linee sono muscolose, i passaruota marcati e non manca l'immancabile griglia a sette feritoie nel muso. Lunga circa 420 centimetri, la nuova vettura condividerà la meccanica con la futura 500X (la suv della Fiat che debutterà al Salone di Parigi il prossimo ottobre).
TUTTA ITALIANA - Entrambe derivate dalla monovolume 500L, verranno costruite in Italia, nello stabilimento di Melfi, e dovrebbero montare motori a benzina e gasolio con potenza comprese tra gli 85 e i 120 cavalli. Se per la 500X sono previste anche versioni a trazione solo anteriore, la piccola Jeep dovrebbe essere esclusivamente “4x4”. Della vettura si conosce già più di qualcosa, ma non ancora il nome: la Jeep, però, ha registrato pochi mesi fa il marchio Jeepster, che potrebbe benissimo contraddistinguere questo nuovo modello.
I due modelli della Jeep denominati Jeepster.
UN NOME “DI RITORNO” - Si tratterebbe, nel caso, di un ben preciso riferimento al passato. A cavallo fra gli anni 40 e 50, infatti, Jeepster era il nome del modello più piccolo della Willys-Overland Motors, produttrice della prima Jeep militare: già allora, identificava il modello meno “fuoristrada” e più vicino alle normali automobili, proprio il ruolo che la piccola suv dovrebbe ricoprire oggi. Lo stesso nome era stato ripreso, nel 1998, per una concept (un’aggressiva fuoristrada dalle linee sportiveggianti) che, però, non ha mai avuto un seguito produttivo.