ANCORA CAMUFFATA - Si chiama Kia Proceed ed è la “shooting brake” (cioè una via di mezzo tra una wagon e una coupé) che la casa coreana presenterà all’inizio di ottobre 2018 al Salone di Parigi. Noi abbiamo avuto modo di guidare brevemente in anteprima un esemplare di serie, ma con la carrozzeria leggermente camuffata: espediente (utilizzato spesso dalle case) per occultare soluzioni stilistiche, giochi di luce sulle lamiere, dettagli che non si desidera far conoscere fino al momento della diramazione delle immagini ufficiali. Ciò nonostante, la personalità della vettura traspare con una certa chiarezza: come potete vedere nelle foto, questa è un’auto dalla linea slanciata, decisamente sportiva per via della notevole inclinazione del lunotto, ma che esprime anche grande equilibrio.
UNA SPINTA ALLE VENDITE - La Kia Proceed è la terza variante, dopo la berlina a cinque porte e la Sportswagon (una famigliare classica), della gamma Ceed e sarà in vendita all’inizio del 2019. È anche grazie a questa novità se la casa coreana pensa di aumentare le vendite in Europa dalle 70.000 dello scorso anno alle 200.000 del 2020, quando sarà “a regime” anche il quarto (e ultimo) tassello della strategia, una crossover costruita sulla stessa piattaforma K2 e che esordirà al Salone di Ginevra. Sarà quest’ultima variante a soddisfare il grosso della domanda, assorbendo circa la metà dei clienti; le altre tre dovrebbero attirarne tra il 10 e il 15% circa a testa.
UNA CODA SLANCIATA - Al di là del lunotto da coupé, conferiscono personalità alla Kia Proceed la minuscola “pinna” che decora il terzo finestrino laterale posteriore e le proporzioni leggermente diverse rispetto a quelle della wagon. La “shooting brake”, infatti, è un po’ più bassa (-4,3 cm) ma più lunga di mezzo centimetro, concentrato nello sbalzo anteriore (il paracolpi è specifico): più precisamente, misura 461 cm di lunghezza, 142 di altezza, 180 di larghezza e 265 di passo. Le novità di maggior rilievo si notano, ovviamente, nella coda. Del lunotto, che è sormontato da un ampio spoiler, abbiamo scritto; più in basso c’è la fanaleria a sviluppo orizzontale che percorre il portellone: un motivo stilistico (oggi molto in voga) che la camufattura dell’esemplare del nostro breve test nasconde solo parzialmente e che, comunque, si può vedere nell’unica immagine teaser diffusa finora (la vedi qui). La capacità di carico resta di ottimo livello: rispetto a quello della Kia Sportwagon, che vanta ben 625 litri, il baule della Proceed ne perde appena 31 offrendone 594.
PRIME IMPRESSIONI - L’abitacolo della Kia Proceed, con la gradevole plancia e una buona offerta di spazio, è sostanzialmente quello delle altre versioni, e così la base meccanica: tre motori a benzina (1.0, 1.4 e 1.6 T-GDi, con potenze di 120, 140 e 204 CV) e un 1.6 CRDi a gasolio da 136 CV, cambio manuale a sei marce o robotizzato a doppia frizione a sette velocità, servosterzo elettrico, freni a disco autoventilanti all’avantreno e a disco pieno al retrotreno, ampia disponibilità di aiuti alla guida (dal cruise control adattativo al sistema di mantenimento in corsia, dalla frenata automatica d’emergenza ai sensori che monitorano l’angolo cieco dei retrovisori). In attesa di un nostro “primo contatto” più approfondito possiamo anticiparvi che il quattro cilindri da 204 cavalli ha un’erogazione fluida e regolare, e si abbina efficacemente al valido cambio robotizzato; davvero curato è poi il comfort: le sospensioni lavorano bene sulle irregolarità dell’asfalto e il rumore della strada è filtrato a dovere.