LORO CI PAGANO LE TASSE - L’Iva è aumentata? Niente paura: per il momento, offrono le case automobilistiche. Sono molti i costruttori che hanno deciso di farsi carico dell’incremento dell’imposta sul valore aggiunto deciso dal governo, passata il 17 settembre dal 20 al 21%, mantenendo invariato il prezzo finale delle vetture. Qualche nome: Fiat, Ford, Nissan, Opel, Honda, Peugeot e Kia. Non tutte, però. La BMW, per esempio, ha subito avviato un aggiornamento dei prezzi.
FINO A 400 EURO DI RINCARO - Per le aziende si tratta di un esborso niente male. La Honda, ad esempio, quantifica l’iniziativa “in un importo variabile dai 150 ai 400 euro, a seconda dei modelli”. La casa giapponese, comunque, spiega che “si accollerà l’aumento dell’Iva per tutti i contratti auto già stipulati, ma per i quali i clienti non hanno ancora saldato e ritirato l’auto, e per quelli che saranno acquisiti entro la fine del mese di settembre, anche se l’immatricolazione avverrà successivamente, e comunque non oltre la fine di dicembre. Inoltre, fino alla fine di settembre 2011, si accollerà l’aumento dell’Iva anche per tutti i ricambi originali venduti”.
CAMPAGNE DI MARKETING - La musica non cambia per la Opel, che si impegna a “proteggere i contratti stipulati entro il 30 settembre dall’aumento dell’Iva, garantendo l’applicazione dei listini in vigore al 14 settembre”. Lo slogan della campagna di comunicazione messa in atto dalla casa tedesca è semplice: “Uno schiaffo al carovita. Solo a settembre, su tutta la gamma Opel”. Terminato il mese, si vedrà. E non è escluso – anzi, è probabile – che l’offerta possa continuare. Sulla stessa linea è la Ford, che, sul concetto dei prezzi bloccati, ha imbastito una campagna di marketing: “L’Iva aumenta. E l’offerta Ford non cambia. Ma solo fino al 30 settembre”, è lo slogan. Anche in questo caso, è probabile che la compagna venga prolungata il mese prossimo. Così è pure per il gruppo Fiat, che ha bloccato i prezzi del proprio listino fino al 30 settembre.