URUS A TUTTA BIRRA - La Lamborghini Urus ha trasformato la casa italiana, di proprietà dell’Audi, facendola passare da azienda di nicchia a una realtà in grado potenzialmente di arrivare a 10.000 unità vendute annualmente. Un prima conferma viene dai dati del primo semestre del 2019, nel quale la Lamborghini ha consegnato 4553 vetture ai clienti di tutto il mondo, registrando un aumento del 96% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. E, ovviamente, un contributo sostanziale è arrivato dalle 2693 Urus. Le Huracán hanno raggiunto le 1211 unità, leggermente in discesa l’Aventador, che ha registrato 649 unità consegnate ai clienti.
I MERCATI - Per quanto concerne i mercati, gli USA si riconfermano il primo mercato per la Lamborghini, seguiti da Greater China (Cina, Hong Kong e Taiwan) e da Regno Unito, Giappone e Germania. Il mercato che ha registrato la crescita più forte è stato quello americano, con un aumento del 128%, con 1543 vetture vendute, seguito dall’Asia-Pacifico, che ha visto un raddoppio delle vendite raggiungendo le 1184 unità, e dall’Europa, con un incremento di oltre il 67%, per un totale di 1826 consegne ai clienti.
AZIENDA RADDOPPIATA - Le prospettive per la Lamborghini continuano ad essere ampiamente positive e l’azienda conferma le sue previsioni di crescita solida per il resto dell’esercizio 2019. Mantenendo questo attuale portafoglio prodotti composto da tre modelli, ha come obiettivo quello di vendere, nel 2019, oltre 8 mila vetture. Per la produzione della Urus è stato fatto negli anni scorsi un ampliamento delle strutture produttive presso la sede di Sant’Agata Bolognese, sito che è passato dagli 80.000 metri quadrati del 2016, ad oltre 160.000. L’ultima tappa dell’ampliamento della struttura di Sant’Agata Bolognese è stata l’inaugurazione del nuovo reparto di verniciatura per la Urus.