PAGANO LE AUTO D’INTERESSE STORICO - Addio, agevolazioni fiscali per le auto di età compresa tra i 20 e i 30 anni (nella foto una Fiat Panda): i loro proprietari dovranno tornare a pagare il “bollo”, cioè la tassa di possesso. Così dice la legge stabilità 2015, che ha ricevuto l’ok definitivo del parlamento. A nulla sono serviti i numerosi tentativi di cercare di cancellare la norma. Per il resto, nessuna novità che riguardi il mondo dell’automobile. Anzitutto, niente incentivi per le auto verdi nel 2015: non torneranno i bonus, concepiti dal governo Monti nel 2012, che hanno avuto un’incidenza del tutto marginale sul mercato. Resta in vita il superbollo per le auto più potenti, quella stessa norma inasprita proprio dall’esecutivo dei tecnici: l’emendamento che mirava ad annullarlo non è stato approvato. È andato a vuoto anche il tentativo di dare agevolazioni fiscali sulle riparazioni delle vetture. Poi, dal 2019, verranno messi fuorilegge gli autobus Euro 0. E il ventilato accorpamento tra Pubblico registro automobilistico (gestito dall’Automobile club d’Italia) e la Motorizzazione Civile? Ancora una volta, niente da fare…