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Lombardia, un piano strategico per la mobilità elettrica

01 aprile 2016

L'amministrazione regionale lombarda sta elaborando le politiche per favorire la diffusione delle auto a batterie.

Lombardia, un piano strategico per la mobilità elettrica
LOTTA ALL'INQUINAMENTO - In Lombardia i costi sociali legati all'inquinamento ammontano a circa un miliardo di euro all'anno e sono generati prevalentemente dalle emissioni del riscaldamento domestico e dei trasporti. Comparto, quest'ultimo, costituito da 8 milioni di veicoli responsabili del rilascio del 30% delle polveri sottili complessive, del 41% del monossido di carbonio e del 55% degli ossidi di azoto e dei composti organici volatili. Un'incidenza rilevante riducibile con il progressivo passaggio alla mobilità elettrica, transizione auspicata dalla giunta regionale con interventi atti ad agevolare la diffusione dei mezzi a emissioni zero
 
ESPANDERE LA RETE DI RICARICA - L'occasione per esporre le linee guida del Governo regionale sulla mobilità dei prossimi anni è stato il recente convegno “Innovazione e futuro dell’auto per una sostenibilità ambientale”. Un incontro dove si sono ricordati i provvedimenti già approvati, come quelli per semplificare e incentivare l'installazione di punti di ricarica domestici, condominiali e aziendali, e quelli pensati per il futuro. A rilevare le proposte per un domani “elettrico” è la consigliera Carolina Toia con la mozione “Sviluppo di un piano strategico per la mobilità elettrica”. Un documento comprendente diverse iniziative, tra le quali l'espansione della rete di ricarica. Un obiettivo da perseguire favorendo l'installazione di colonnine fast charge lungo le arterie ad alta percorribilità e scorrimento e sollecitando, anche con contributi pubblici, le amministrazioni comunali ad addottare uno standard minimo di impianti pubblici di ricarica .
 
INCENTIVI CON LA “SCOSSA” - Le politiche per potenziare l'infrastruttura dovrebbero essere accompagnate da agevolazioni per facilitare la diffusione di modelli a batterie. Finalità per il quale il “piano strategico” chiede al Governo nazionale l'adozione di incentivi per rottamare le moto più inquinanti e le auto Euro 0, 1, 2 e 3 a fronte dell'acquisto di veicoli con la “scossa”. Un provvedimento che andrebbe ad aggiungersi ad uno analogo promosso dalla stessa Regione che prevederebbe un contributo economico per coloro che sostituiscono una vettura tradizionale con una elettrica. Il supporto economico riguarderebbe pure i retrofit, ossia i kit elettrici che consentono la trasformazione delle auto a benzina o diesel in esemplari a zero emissioni. Una soluzione a basso costo che potrebbe pure favorire l'economia e l'occupazione locale qualora i kit fossero prodotti da aziende sul territorio. 
 
IL CAR SHARING DELLE “NORD” - La mozione della consigliera Toia prevede pure iniziative per la diffusione della mobilità elettrica privata e pubblica nei corsi e nelle vie d’acqua superficiali e nei piccoli laghi prealpini, nonché la promozione di servizi di car sharing a batterie. Una proposta, quest'ultima, accolta dal presidente di Ferrovie Nord, Andrea Gibelli, che ha esposto un progetto attivabile nei prossimi mesi. L'idea è di rendere totalmente elettrici gli spostamenti dei pendolari delle ferrovie offrendo un'auto elettrica a noleggio per compiere il tragitto casa-stazione, percorso di solito effettuato in pochi minuti in quanto l'80% degli utenti delle Ferrovie Nord risiede a meno di 5 km dalla fermata. L'ipotesi sarebbe di fare pagare al pendolare soltanto l'uso effettivo della vettura per il tempo necessario per andare e tornare dalla stazione e affidare l'auto ad altri utenti nel tempo rimanente. In particolare, Gibelli punta a coinvolgere aziende e amministrazioni pubbliche che potrebbero inserire i modelli a batterie in una flotta virtuale con posteggio presso le stazioni ferroviarie, dove sono presenti posti riservati e colonnine per la ricarica.


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Ritratto di acterun
1 aprile 2016 - 16:51
Hanno trovato il modo di dar da mangiare a qualche amico.
Ritratto di maxroma
2 aprile 2016 - 07:49
3
La mobilità elettrica è il futuro. Per le città è l unica soluzione x risolvere il problema dell inquinamento che genera tumori e allergie. È anche una scelta conveniente x i cittadini, ho una twizy e spendo pochissimo per la ricarica. Inoltre l elettricità potremmo produrla noi con gli impianti fotovoltaici mentre il petrolio dobbiamo importarlo. Spero facciano presto...
Ritratto di Lo Stregone
4 aprile 2016 - 10:09
Spero che non sia una scappatoia per mangiare altri soldi alle tasche dei cittadini. E dove la trovano tutta questa energia? Bisogna produrla cari signori: mica cresce sugli alberi. Spremendo un po' meglio le meningi..... forse, se cercassero l'energia cosmica, magari otterrebbero qualche risultato migliore..