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In futuro le città saranno senza auto?

28 febbraio 2014

Sono sempre più le amministrazioni a volere limitare la presenza di auto nei centri urbani.

In futuro le città saranno senza auto?
LONDRA CONTRO LO SMOG - Il recente annuncio dell'amministrazione londinese di volere creare una Ultra Low Emissions Zone, un'area vietata alle auto più inquinanti, ha riacceso le polemiche sulle politiche di mobilità urbana. Anche perché l'intento della capitale inglese è restrittivo: dal 2020 tutte le auto che non soddisfano i requisiti dell'Unione europea sui gas di scarico Euro 6 diesel e Euro 4 benzina non potranno più circolare in città. Un provvedimento ancora più severo dell'attuale ingresso a pagamento in centro (nella foto in alto un varco di accesso) che non piace a molti. Le contestazioni maggiori riguardano l'iniquità della norma, che favorisce i più ricchi che possono acquistare auto nuove e che esclude dal centro city car e utilitarie a gasolio Euro 5 facendo entrare Suv e ammiraglie Euro 6 che sono più inquinanti. 
 
I DATI CONTESI - I sostenitori provvedimento giustifica la proposta affermando che il trasporto stradale è responsabile dell'80% delle emissioni di polveri sottili e del 50% di quelle di ossidi di azoto. Valori confutati dai contrari alla chiusura del centro che affermano che non esistono dati sul contributo delle auto sul rilascio di ossidi d'azoto e che il particolato veicolare è per il 50% dovuto al consumo di freni e gomme e non al “fumo” dello scarico. Inoltre, di tutto il PM10 emesso dai trasporti, solo il 17% è a carico delle auto, mentre il resto è dovuto a taxi (34%), furgoni (26%), camion (11%) e autobus (8%). 
 
L'EUROPA CAR FREE - Quella di Londra è solo l'ultima delle proposte verso l'allontanamento delle auto dalle città. Dalla prima strada chiusa al traffico nel 1953 a Lijnbaan, un distretto commerciale di Rotterdam, le politiche per “liberare” i centri urbani dai veicoli si sono intensificate. Se in Svizzera le piccole località montane di Zermatt e Wengen sono vietate alle vetture, nelle grandi città d'Europa si iniziano a vedere interi quartieri privi di traffico. Zone “car free”, dove si può circolare solo con mezzi pubblici o in bici, esistono da diversi anni a Vienna, Amsterdam, Edimburgo, Malmo e nella stessa Londra. A Friburgo, in Germania, ad essere “car free” è più di un quartiere, compreso quello di Vauban che, con i suoi 6.000 abitanti, è considerata l'area più grande d'Europa senz'auto. Un elenco incompleto al quale andrebbero aggiunte le numerose zone a traffico limitato e con accesso a pagamento, come quelle di Stoccolma e della già citata Londra.
 
LE SCELTE ITALIANE - Il processo di estromissione delle auto dai centri urbani in Italia è iniziato nel 1980, quando a Roma la giunta comunale ha approvato la prima isola pedonale d'Italia, quella intorno al Colosseo. Da allora le auto sono sparite da Piazza Navona a Roma, da Piazza del Duomo a Milano e da numerose altre aree centrali. Nel contempo sono aumentate le ZTL ed è arrivata la prima area con accesso a pagamento, l'Area C di Milano. E il futuro sembra avviato per il rafforzamento delle politiche “anti-auto”, a cominciare da Milano che ha già approvato le norme che estendono, dal 1 gennaio 2017, il divieto d'ingresso all'Area C ai diesel Euro 4 privi di FAP ed eliminano l'esenzione al pagamento del ticket a ibride e auto a Gpl e metano. Ancora più radicali le volontà delle giunte di Roma e Firenze che vorrebbero limitare la circolazione nelle aree centrali alle sole auto elettriche. Un futuro che sembra ineluttabile considerato che la stessa Comunità europea ha pubblicato un piano di intenti che propone l'esclusione dai centri cittadini delle auto tradizionali entro il 2050.


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Ritratto di juvefc87
28 febbraio 2014 - 17:45
ma una città o buona parte di essa senza auto sarebbe stupendo!!
Ritratto di cristian96
28 febbraio 2014 - 18:28
Sarebbe bello effettivamente una città con poche auto, anche se io (vivendo in montagna, dove i servizi pubblici sono scarsi) ci sono ancora molto legato, perché senza di lei non puoi andare da un paese all'altro (e comunque dalle nostre zone l'auto ha ancora il suo senso). Tuttavia quando vado in città e vedo delle lunghe colonne di auto in fila che vanno più piano di un uomo a piedi e che bruciano inutilmente benzina, allora penso onestamente che in città non ha più senso. Per la città ci vogliono delle auto elettriche con dimensioni compatte, che possono ospitare più passeggeri (3 o 4) e che costano molto di meno rispetto a quelle attuali, o comunque delle ibride a metano.
Ritratto di Challenger RT
1 marzo 2014 - 18:13
Appurato che l'inquinamento (polveri e ossidi d'azoto) nelle città è opera di taxi, furgoni, camion e autobus, tutti tragicamente diesel (a parte qualche rarissima ibrida elettrico-benzina condotta da qualche illuminato tassista) non si capisce come mai non si faccia qualcosa per far sostituire questi pericolosi sbuffanti mezzi con altri elettrici, ibridi, a gas gpl o metano e a benzina, invece di continuare con assurde ZTL che spostano l'inquinamento di qualche Km o poche centinaia di metri, per di più aumentandolo a causa dell'incremento della lentezza del traffico nelle zone di confine. In Italia si è addirittura arrivati ad incrementare il problema con anni di folli ed efferati incentivi all'acquisto (basati ridicolmente sulla CO2!) che hanno favorito la diffusione di auto a gasolio anche piccolissime, quasi sempre senza fap, dispositivo peraltro inutile, per poi accorgersi all'ultimo momento della mostruosità cancerogena creata che sta obbligando sempre più Comuni a limitarne la circolazione anche se euro 4 diesel, poichè inquinanti come un euro zero a benzina! Per non parlare della malattia italiana ed europea di mantenere artificialmente il prezzo del gasolio più basso di quello della benzina, che naturalmente costerebbe meno dell'untuoso e puzzolente liquido. Ma siamo da sempre governati da ladri, pure ignoranti ed incuranti della salute pubblica, che purtroppo la gente ha seguito e continua a seguire perché pochi cents in meno alla pompa sono una mancetta troppo invitante... mentre un litro di carburante si può tranquillamente pagare il triplo di quello che costa in un Paese civile.
Ritratto di Mattia Bertero
1 marzo 2014 - 23:11
3
L'idea è ottima e se venisse sviluppata sarebbe un concreto passo in avanti nella eterna lotta contro l'inquinamento nelle grandi metropoli. In molti paesi i governi si stanno già attivando seriamente su questo orientamento (vedi Amburgo come segnalato in un recente articolo di questo sito).
Ritratto di cris25
2 marzo 2014 - 10:34
1
ma dubito possa concretizzarsi, in fin dei conti l'auto per molti italiani è una comodità che viene usata per lavoro, lunghi spostamenti anche nelle stesse città e quant'altro, quindi non credo che questo avvenga...almeno nel giro di pochi anni, ovviamente mi riferisco all'Italia!
Ritratto di Blade Runner
4 marzo 2014 - 02:53
Non le compriamo più! Non pagheremo bollo, niente benzina nè tasse o accise su di essa, niente parcheggi a pagamento. Industrie chiuse, assicurazioni chiuse, turismo, benzinai e petrolieri in crisi, amministrazioni pubbliche in asfissia; insomma sarebbe un bel mondo in stile medioevo, ma dato che le città si sono estese e i mezzi pubblici non coprono tutte le esigenze dovremo riesumare cavali e carretti, biciclette - per chi ce la fa - e magari tirare fuori qualche tassicina sullo sterco delle bestiole, oppure una tassa di lusso sulle bici elettriche perchè inquinanti, in altro sito, dove si produce l'elettricità, ma inquinanti. Le auto sono troppe, è vero, le nostre città inadeguate, è vero, ma l'auto va regolamentata e non criminalizzata. Si autorizzino parcheggi pertinenziali, parcheggi di scambio in periferia, percorsi privilegiati per i pendolari, mezzi pubblici regolari e tempestivi, piste ciclabili vere e vedremo come il traffico diminuirà e si raggiungerà l'auspicata armonia tra mezzi pubblici, automobili, scooter, bici e pedoni, perché non si può tornare indietro e la sfida è proprio questa: gestire e regolare.
Ritratto di Carlo Recla
3 marzo 2014 - 09:46
Per i più una città senza auto è una città più vivibile. Se posso dire la mia, piaccia o no, le auto portano vita, posso portare l'esempio di zone chiuse al traffico che rapidamente si sono desertificate, con negozi dalle serrande tristemente abbassate per sempre. Giusto tenere in considerazione la qualità dell'aria, ma le cause che ne determinano l'inquinamento vanno valutate obiettivamente, magari, se si riesce, evitando luoghi comuni e demagogie.
Ritratto di onavli§46
3 marzo 2014 - 09:57
l'auto è un fattore molto importante nella vita di tantissimi soggetti; ed anche nelle città, grandi e/o piccole che esse siano, occupa una necessità di bisogno quasi indispensabile nella quotidianità, sia in positivo e sia anche in negativa. Anche pur certamente, la qualità della vita, con l'auto in città, è estremamente frenetica e non certo a "misura logica di uomo". Per misura logica, si deve intendere la normalità dell'ambiente e della operatività serena da praticare per ognuno di noi. Il futuro prossimo venturo, dovrà necessariamente far scelte più limitate dell'uso dell'autovettura, sia se si vuol salvaguardare l'ambiente, le persone e la sicurezza di vita in ogni senso delle stesse. Le isole pedodali, e le aree ZTL, non sono comunque la soluzione equa e duratura per tale attuale sistema di "movimentazione dell'auto e delle persone". In futuro, necessiterà che gli spostamenti delle persone e delle cose, avvengano in maniera diversa, e comunque nella celerità che l'auto porta, ma che anche spesso limita lo spazio ed il tempo del vivere nelle città. Le città del futuro, non potranno certamente essere contemplate con l'attuale meccanismo di saturazione ed inquinamento atmosferico; questo è un dato di fatto più che concreto.
Ritratto di NIKY90
3 marzo 2014 - 16:59
se solamente si concentrassero ad aumentare i distributori elettrici in giro per il mondo, non ci sarebbe nemmeno bisogno di queste stupide decisioni. Intelligenti certo perchè sarebbe stupendo soprattutto per chi è in città, vivere sapendo che l'aria "non è poi così inquinata". Ogni anno vengono stabiliti nuovi limiti per le emissioni di gas, ma non ci si rende conto che l'unico vero ECO è l'Elettricità. Magari le città più grandi e inquinate potrebbero dare un ulteriore incentivo ai residenti per l'acquisto di macchine elettriche, oltre che offrire ovviamente "distributori e centri di ricarica". Certo è che finchè una macchinetta ci costa l'occhio della testa nessuno è incentivato ad acquistarne una.
Ritratto di onavli§46
4 marzo 2014 - 00:52
che in futuro, nelle città, non ci si muova più su "un'auto" (elettrica o meno), ma che si sia -trasportati- con mezzi consoni all'urbanità automatizzata della città a misura d'uomo. L'inquinamento comunque, non è solo dedito all'auto, ma anche ad altri molteplici fattori, tipo il riscaldamento abitativo, dello stoccaggio dei rifiuti ecc.. In Cina, hanno scoperto recentemente, che non hanno solamente l'aria delle grandi città inquinate, ma anche il terreno, dunque, assai più pericoloso.
Ritratto di andrearocca
4 marzo 2014 - 09:04
Se abitassi in città di certe dimensioni prenderei senza pensarci la auris ibrida altro che diesel.
Ritratto di Moreno1999
19 marzo 2014 - 17:58
4
Però costa troppo e noi non abbiamo bisognoi di cambiare auto.... comunque qui vicino a Milano sarebbe utile avere un'auto ibrida! Le diesel comunque sono più nocive delle auto a benzina. Adesso va molto di moda il gas, ci sono tanti distributori anche di metano in un'area di massimo 10-15 kmq