TORNA IL SERENO - L’acquisizione ad opera della cinese Geely e l’iniezione di capitali “freschi” regalano nuove prospettive alla Lotus, ora in possesso delle risorse per sviluppare nuovi modelli e dare il via al progetto di crescita messo a punto dal numero uno Jean-Marc Gales. Il manager ha delineato le novità che attendono la Lotus da qui ai prossimi anni e rivelato alla stampa inglese che l’azienda assumerà 300 persone nel 2018, facendo aumentare così la forza lavoro a 1.100 unità. Questo primo investimento segue il via libera concesso dalla Geely (già proprietaria della Volvo) a due nuovi modelli, che arriveranno nel 2020 e dovrebbero essere le nuove Elise ed Evora, vetture che hanno ormai troppi anni sulle spalle: la Evora è stata introdotta nel 2009 mentre la più spartana ed essenziale Elise risale al 1996.
SUV SI, MA SPORTIVA - Le Elise ed Evora sono i modelli che più rispecchiano l’essenza della Lotus, un marchio da sempre legato alle vetture sportive noto per le sue vetture leggere ed essenziali. Gales però intende rompere con il passato e ha programmato l’arrivo di una suv nel 2022, che dovrebbe avere dimensioni in linea con le Alfa Romeo Stelvio e Porsche Macan (qui sopra un disegno di come potrebbe essere, qui per saperne di più). Il pianale sul quale verrà sviluppata la suv della Lotus sarà di origine Volvo, con tutte le modifiche del caso per rendere la vettura più sportiva e scattante nella guida. Con molta probabilità, anche la meccanica sarà Volvo e questo limita il motore ai soli 4 cilindri. Jean-Marc Gales ha confermato anche una versione ibrida della suv Lotus e infatti la Volvo già dispone di un sistema ibrido che nel complesso eroga 408 CV, ma nel caso della Lotus potrebbero essere di più. La messa a punto del telaio e delle sospensioni sarà una parte essenziale dello sviluppo per differenziare la suv della Lotus dalle vetture che le doneranno gli organi.
VENDITE IN CRESCITA - L’arrivo di una suv è fondamentale per aumentare il giro d’affari e far crescere le vendite della Lotus, visto che le automobili di questo genere sono particolarmente apprezzate in tutti i mercati del mondo. Non a caso Gales stima di poter vendere compessivamente 10.000 Lotus l’anno non appena sarà pronta la suv, un numero enorme se paragonato alle 1.416 automobili vendute nel 2016, alle 1.600 del 2017 e alle circa 3.000 attese per il 2021-2022, quando saranno pronte le nuove Elise ed Evora. Il manager non ha rivelato dove sarà costruita la suv, se nel Regno Unito (come vorrebbe la tradizione) oppure in Cina, visto che sulla scelta influiranno anche le trattative per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.