La notizia è senza dubbio destinata a lasciare il segno. Il gruppo Volkswagen interromperà per diversi giorni la produzione in alcune fabbriche a causa del drastico calo della domanda. Lo riferiscono le agenzie di stampa, aggiungendo che negli impianti di Wolfsburg due linee di assemblaggio verranno completamente chiuse e una terza subirà una riduzione di orario per quattro giorni, il 15, 20, 25 e 29 maggio.
Il blocco comprende in particolare la Golf e la Tiguan, modelli clamorosamente in ribasso anche a causa della pandemia di coronavirus. È perciò dovere dell’azienda, fanno sapere fonti interne, allineare la produzione in base alle improvvise e impreviste fluttuazioni della domanda. Del resto già alla fine di aprile Bernd Osterloh, presidente del comitato aziendale e che fa parte del consiglio di sorveglianza, aveva avvertito che la domanda era in forte calo e i depositi si stavano pericolosamente riempiendo di modelli invenduti.
Proprio oggi Moody's ha ridotto ulteriormente le previsioni per il mercato automobilistico globale e ora stima che le vendite nel 2020 diminuiranno del 20%, con una perdita del 30% in Europa e del 25% negli Stati Uniti. Un po’ meglio, si fa per dire, dovrebbe andare al mercato cinese: -10%.
La Volkswagen ha tuttavia annunciato, in un comunicato stampa, il riavvio "progressivo" dal 17 maggio della sua fabbrica americana a Chattanooga, nel Tennessee, chiusa dal 21 marzo. In Europa, la produzione delle fabbriche Volkswagen sta rallentando, attualmente al 35-50% della capacità.