NOVITÀ E AMBIZIONI - Alla conferenza stampa del gruppo FCA al Salone di Detroit, l’amministratore delegato Sergio Marchionne (al centro nella foto) non ha parlato soltanto delle novità di prodotto. Marchionne non si è sottratto alle sollecitazioni critiche avanzate da diversi osservatori alla vigilia del salone nordamericano a proposito della possibilità che la strategia del gruppo possa centrare gli obiettivi che si è dato. In particolare arrivare ai traguardi prefissati per il 2018: aumentare del 50% la produzione e le vendite (2,4 milioni veicoli in più, quando grandi mercati come il Brasile e la Russia sono crollati) e ridurre di 7,5 miliardi l’indebitamento, realizzando 5 miliardi di utile netto.
NECESSITÀ DI CONSOLIDAMENTO - Marchionne non ha neanche evitato di ribadire le sue convinzioni a proposito della assoluta necessità di arrivare a un consolidamento dell’industria automobilistica, attraverso incontri/collaborazioni/alleanze e vere e proprie fusioni di gruppi esistenti. Ciò per consentire le necessarie economie di scala, capaci di determinare i fatturati e gli utili indispensabili per pensare allo sviluppo e a motivare adeguatamente gli altrettanto necessari investitori. In pratica Marchionne ha ripetuto di considerare «inevitabile» il consolidamento del settore auto, «un perno fondamentale dello sviluppo dell’industria». Questo pur ammettendo che attualmente non ci sono «assolutamente prospettive di partnership con la General Motors». La GM notoriamente è la realtà che Marchionne ha più volte detto di considerare ideale nella sua visione di “consolidamento” per la FCA.
LE NUOVE TECNOLOGIE - Marchionne ha anche affrontato il discorso delle prospettive tecnologiche dell’industria dell’auto, quelle cioè dell’auto a guida autonoma, con l’inevitabile partnership dell’industria informatica che sta lavorando su questo tema e che ha bisogno di partner per realizzare i veicoli. «Schierarsi contro la Silicon Valley è un’idiozia» ha anche affermato Marchionne, confermando di avere contatti con Google, sia pure aggiungendo che ce ne sono anche con altri.
RISULTATI 2015 OTTIMI - A proposito dello scetticismo sui suoi obiettivi, Marchionne ha ricordato recentemente che anche nel 2004, quando iniziò la sua avventura con la Fiat, nessuno credeva nelle sue prospettive, «Eppure siamo qui…» aveva detto, e anche a Detroit la filosofia del suo discorso è stata questa. Concretamente, a Detroit Marchionne ha detto che gli obiettivi della FCA sono realizzabili e che l’andamento del 2015 lo ha dimostrato. «Quando si conosceranno i risultati dell’anno scorso si vedrà che quanto programmato per il 2018 non è poi così lontano» sono state le sue parole.
MESSA A PUNTO DEI PROGRAMMI - Ciò anche se lo stesso Marchionne ha aggiunto che il gruppo FCA sta riconsiderando il suo piano per i prossimi anni. L’amministratore delegato della FCA ha anche colorato questo lavoro di messa a punto e adeguamento alle nuove situazioni: «anche questa notte alle 5 a casa mia abbiamo riesaminato ancora i vari aspetti del piano con il presidente del gruppo John Elkann…» ha detto Marchionne.
IBRIDO ALFA ROMEO E MASERATI - Nel parlare di nuovi prodotti Marchionne ha fatto considerazioni negative (sul piano economico) per le auto elettriche - «nessun costruttore guadagna con le auto elettriche, neanche la Tesla», mentre ha preannunciato l’arrivo nella produzione europea di modelli ibridi plug-in, con i marchi Alfa Romeo e Maserati. Secondo Marchionne «il primo modello del gruppo a introdurre questa tecnologia in Europa sarà la Maserati Levante, per poi arrivare anche sulla Quattroporte e su tutta la gamma del Tridente. Il nostro obiettivo è di arrivare ad avere la metà dei modelli della gamma del gruppo FCA mossi da sistemi ibridi entro il 2020» ha annunciato l’amministratore delegato della FCA.