OTTIMISTA - Sono parole ben auguranti quelle uscite dalla bocca di Sergio Marchionne (al centro nella foto) ieri a New York durante il forum dell'associazione dei concessionari americani di cui era relatore. Il numero uno del Lingotto si è detto fiducioso sul futuro della Chrysler e sul suo piano di integrazione con la Fiat: “il piano quinquennale di ricostruzione creativa sta procedendo secondo i tempi previsti. Oggi la Chrysler non brucia soldi, ma produce cassa”, ha sottolineato l'amministratore delegato.
SI TORNA IN PAREGGIO - Marchionne ha inoltre ribadito le intenzioni del Gruppo americano per il 2010. Prima di tutto, il bilancio dell'azienda tonerà dopo diversi anni in pareggio. Inoltre, il gruppo Chrysler ripagherà ogni centesimo prestato all'azienda dai governi americano e canadese. Tutti obiettivi che verranno raggiunti attraverso il totale rinnovo della gamma entro il 2012 e un investimento da 500 milioni di dollari mirato a rendere più efficiente la rete dei concessionari. Marchionne ha poi sottlineato che questa è l'ultima possibilità che ha per dare una seconda vita al gruppo Chrysler, che attualmente dispone di 5 miliardi di dollari di liquidità. “Servono scelte radicali”, ha detto, durante il suo discorso. In ogni caso, secondo il manager, non bisogna farsi illusioni. La crisi in Europa è ancora in atto e prima del 2011 non si vedranno miglioramenti.
UN FUTURO ELETTRICO - Sul fronte della auto elettriche, Marchionne ha detto che per ogni Casa del gruppo americano è previsto almeno un modello elettrico nei prossimi anni. Oltre alla Dodge, alla Chrysler e alla Jeep, negli Stati Uniti arriverà anche la 500 EV, la versione elettrica della piccola Fiat che sarà spinta dal un "cuore verde" sviluppato dal gruppo Chrysler.