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Marchionne chiede impegni chiari all'Europa e all'Italia

28 febbraio 2012

Intervenuto in sede europea in qualità di presidente dell'Acea, Marchionne auspica che venga rivisto il mercato del lavoro e del welfare per rendere più competitivo il Vecchio Continente. Per Fiat non esclude allenze con altri costruttori.

UN'EUROPA DA RILANCIARE - La Fiat è “disposta a mantenere gli impegni di produzione in Italia”, ma solo a condizioni “estremamente chiare”. Sono queste le parole pronunciate da Sergio Marchionne in sede europea dove è intervenuto oggi in qualità di presidente dell'Acea (l'Associazione europea dei costruttori di auto). Come riportato dal quotidiano la Repubblica, l'amministratore delegato della Fiat, riferendosi anche all'Italia, ha precisato che non si può “continuare a perdere soldi in Europa semplicemente per tenere in piedi un sistema industriale che economicamente non ha basi”. L'Europa si trova a fare i conti con un'economia stagnante, e secondo Marchionne il 2012 sarà un anno ancora più difficile di quello appena lasciato alle spalle: i costruttori presenti sui mercati emergenti come Brasile e Asia fino adesso sono riusciti a compensare le perdite subite in Europa, ma almeno il 20% della capacità produttività “può essere vista come strutturalmente rindondante”. Si produce sempre più di quanto non si venda.

CAMBIARE IL MERCATO DEL LAVORO - Secondo Marchionne non si può più temporeggiare: è giunto il momento che in Europa e nei singoli stati membri si agisca per rivedere il mercato del lavoro e del welfare. “Se io potessi fare solo una cosa - ha detto Marchionne - , probabilmente creerei un ambiente del lavoro flessibile per gestire la domanda e l'offerta. Chiunque gestisce una multinazionale  capisce che il mondo è piatto, dal punto di vista commerciale; non esiste la nozione che noi europei siamo diversi. Bisogna riconoscere le sfide, non possiamo continuare a ignorarle”. Un cambiamento, quello auspicato da Sergio Marchionne, non semplice ma necessario: “sono convinto che esistono le condizioni per creare la flessibilità 'buona': quello che dobbiamo fare è abbandonare gli schemi del passato. Se continuiamo a insistere che tutte le cose che abbiamo avuto e costruito sono essenziali per il futuro, quando in effetti sono considerate degli ostacoli proprio del progresso industriale di un Paese, quella strada non ci porterà molto lontano”.

PROGETTO FABBRICA ITALIA - Spostando l'attenzione dalle più generali tematiche europee a quelle di casa nostra, Marchionne ha tenuto precisare che per la Fiat è essenziale che in Italia venga mantenuta una politica industriale che dia la possibilità agli stabilimenti di raggiungere livelli di produttività tali da competere a livello globale ed esportare anche in altri Paesi come gli Usa. Una condizione ritenuta fondamentale affinché il progetto Fabbrica Italia possa proseguire e vengano effettivamente investiti i 20 miliardi di euro pianificati per la sua realizzazione. Ad oggi, a fronte della chiusura dello stabilimento di Termini Imerese, quello di Pomigliano d'Arco è stato convertito per la produzione della nuova Fiat Panda, mentre per quello di Mirafiori Marchionne dice che stanno prendendo gli impegni presi con le parti sindacali e “lavorando alla velocità delle luce”: qui verrà realizzato un modello Jeep e l'erede della Fiat Sedici (leggi qui per saperne di più).

NUOVE ALLEANZE? - Raggiunto dai cronisti, Marchionne non ha escluso la possibilità di accordi commerciali anche con altri costruttori: “eventuali alleanze in Asia con Suzuki e Mazda sono opportunità da esaminare”. Già ad inizio anno, in occasione del Salone di Detroit, l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, aveva ventilato l'ipotesi di un nuovo socio, che permetta di raggiungere (se non superare) il previsto traguardo di 6 milioni di vetture vendute nel 2014  (leggi qui per saperne di più).



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Ritratto di Sbyro87
28 febbraio 2012 - 18:05
più d'accordo con quello che dice il Sig. Marchionne...alla faccia di chi l'ha sempre deriso!!! Parere personale...Saluti!
Ritratto di carlo1967
28 febbraio 2012 - 19:18
Sono sempre piu' convinto che si tratti di uno speculatore.Che dia lui l'esempio di buon welfare. Per esempio di ridursi di un buon 20% la propria retribuzione. E' ora di finirla di chiedere sacrifici alla classe dei lavoratori. Cominciamo a decurtare gli stipendi a chi guadagna 1000 volte di più di un operaio o impiegato. In VW il lavoratore guadagna il 30% in piu' rispetto a quello FGA, però gli utili si fanno anche e sopratutto in Europa. Perche? Semplice. Copertura di ogni possibile segmento e grandi qualità costruttive. Il resto sono e restano chiacchiere da bar! E' quantomeno falso affermare in più di un post che la fortuna di Vag e dovuta all' estrofilita' degli Italiani. In Francia e' accaduta la stessa cosa. Le case nazionali arretravano del 30% la quota di mercato e contestualmente VAG aumentava del 20%. E'la qualita' che paga. Altro che Marchionne! Dipendesse da lui torneremmo al medio evo. Saluti.
Ritratto di Niko46
28 febbraio 2012 - 19:58
3
...e alla grande!
Ritratto di fogliato giancarlo
29 febbraio 2012 - 00:18
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Niko46
29 febbraio 2012 - 03:01
3
non è una questione di dotazioni (o almeno non solo quello), ma anche di cosa e "come" producono; con Marchionne indubbiamente la Fiat ha iniziato a star meglio (era ovvio però: se da una casa che è presente in ogni settore con tre marche - non brand come ora, marche - inizi a falciare modelli senza introdurne di nuovi è ovvio che alla lunga risparmi) però ho come l'impressione - personale - che la Fiat abbia perso quella sua personalità che la rendeva diversa dalle altre case. Come dire, per noi la Fiat è sempre stata un qualcosa più di una casa di automobili, era una parte della nostra cultura, di noi (no, non mi rifaccio alla pubblicità di dubbio gusto della 500); oggi? oggi è "solo" una casa che costruisce auto, per lo più in Italia... niente di più, Marchionne è un po' l'artefice di questa spersonalizzazione. Per fare un raffronto: la mia Punto è sempre della vecchia (e, diciamo, decadente, ma non concordo assolutamente) amministrazione, mentre la 500 e la nuovissima Panda sono dell'era Marchionne... bene, sembrerà strano, ma a guidare queste tre auto (la panda ad un concessionario nella seconda tornata degli "open days") ho quasi avuto l'impressione che la qualità sia aumentata molto (anche se la mia, avendo oltre 400.000 km addosso non so quanto sia metro di misura a riguardo, quando si muove sembra di avere un concerto metal a seconda del fondo stradale) a discapito dell'affidabilità. Mi spiego, con la mia mi fiderei ad andarci pure in capo al mondo, tanto lo so che non mi abbandonerà mai per strada... ma con queste? il problema delle nuove Fiat a parer mio è che non sanno più esprimere quel calore tutto particolare che hanno sempre avuto... e lo avevano tutte, la vecchia 500 (quella scritta proprio in lettere), la Punto prima serie, la Bravo/Brava e via... tutte avevano quel "che" che le contraddistingueva, queste nuove no. E per me è un male assoluto, prima avevo un buon motivo per averle come prima scelta, ma oggi, se devo scegliere tra una Fiat o un'altra non vedo più il motivo di dover spendere di più per avere lo stesso identico prodotto (perché in tutta onestà le Fiat in Italia costano mediamente più che all'estero, in rapporto alla dotazione). Molti non condivideranno queste mie impressioni (troppo fiattare forse, ma ci posso far poco, ho sempre vissuto nel dualismo Fiat/auto francesi - Renault, Peugeot e Citroen senza prevalenza di nessuna delle tre) però per me questo è un po' quello che mi ha fatto perdere quasi completamente la "fiducia" nella casa, e quindi la critico apertamente (ma io critico più Marchionne che la Fiat, in verità).
Ritratto di gilrabbit
29 febbraio 2012 - 09:26
Siamo noi che siamo sbagliati. Ho 2.000.000 di kilometri sulle spalle con tante macchine diverse e le uniche che non mi hanno mai creato problemi sono le Fiat. Scricchiolano, non avranno l'accessorio ultimo grido ma camminano come muli. Attualmente ho una Punto del 1997, una Bravo diesel del 2010 e una Punto diesel del 2011. Tutte vanno bene e non hanno nulla da invidiare a nessuno specie la Punto del 97 che a distanza di anni è ancora come nuova con il motore al quale è stata sostituita solo la cinta di distribuzione solo per motivi di sicurezza. Se continua così di anni se ne fa altri 15!!
Ritratto di Niko46
29 febbraio 2012 - 13:07
3
io non stavo parlando di affidabilità in termini prettamente meccanici, che le Fiat in questo senso sono indistruttibili sono d'accordo pure io (altrimenti una Punto usata non l'avrei comprata), io mi riferivo alla fiducia che ti trasmettono, quelle dell'era marchionne non mi trasmettono più quella sensazione "di fiat" che c'era sulle vecchie... era questo che volevo dire io :)
Ritratto di Ezio Berra
1 marzo 2012 - 07:19
Per carita' Gilrabbit, anche mio nonno andava in campagna con il carro trainato dal cavallo che era per niente confortevole, faceva un sacco di rumore e le ruote non giravano prorio dritte: ma se uno si accontenta......va tutto bene no? E' una questione di gusti personali direi.
Ritratto di cervuz
29 febbraio 2012 - 11:59
Perchè dovrebbe ridursi lo stipendio se è trai i manager di auto che prende meno in europa. Se in italia non si fanno gli utili gli italiani devono solo fare mia culpa. Siamo un popolo di estereofili e poi ci lamentiamo se i nostri operai sono in cassa integrazione o senza lavoro. Basta parlare di qualità, si vede che è da 20 anni che non compri un auto italiana!!! Marchionne ha salvato due gruppi destinati al fallimento ed ha portato la chrysler agli utili dopo 17 anni. Nell'ultimo mese ha segnato un +35% ed ha raddoppiato levendite da un anno a questa parte.
Ritratto di TurboCobra11
29 febbraio 2012 - 18:26
Ma parlo solo della qualità, perchè ho verificato. domenica sono andato all'alfa, perchè la Giulietta mi è sempre sembrata brutta, ma su lgi interni non li conoscevo quindi non dicevo nulla, Bene: Pannelli Porta distanziati non regolarmente dal vetro e in plastica ruvida e dura, la Golf IV è fatta meglio, ce l'ha una mia parente, trattata male, 15 anni e 145.000km, è meglio della Giulietta, visto con gli occhi!
Ritratto di cervuz
1 marzo 2012 - 13:02
Hai detto bene, le golf 4 erano di qualità. Quelle di ora non hanno nulla a che vedere con quelle
Ritratto di TurboCobra11
2 marzo 2012 - 14:44
Le Golf di ora non la conosco bene, l'ho vista tempo fa e non la ricordo bene, ma sinceramente peggio della IV non era. Comunque domenica quando ho visto la Giulietta avevo appena visto l'Astra 5P e la Gtc, molto meglio le Opel come interni, migliori materiali, più morbidi e migliori. Le ho viste tutte a distanza di 10 minuti una dall'altra, quindi ho potuto valutare bene. ...Ciao!
Ritratto di Ezio Berra
1 marzo 2012 - 07:21
Beh certo Cervuz, la Chrysler prima non vendeva piu', adesso per poco che venda e abbastanza facile fare +35%
Ritratto di cervuz
1 marzo 2012 - 13:13
Talmente facile che sa vw che daimler non sono riusciti a fare cioò che ha fatto marchionne. Non sono semplicemente aumentate del 35% l'ultimo mese, ma sono triplicate in un anno
Ritratto di Ezio Berra
2 marzo 2012 - 02:58
Cervuz, forse non sei ben informato, da quando in qua VW ha avuto a che fare con Chrysler? Mai! Solo Daimler ha avuto a che fare. 35% se prima non si vendeva, non e' un risultato eccezionale.
Ritratto di modesto22aldo
4 marzo 2012 - 11:21
Potresti dirmi dove sono stati presi questi dati ed a quale anno si riferiscono? Per mia curiosità: acquisteresti un bene come un elettrodomestico oppure un'auto con 5/7 anni di garanzia, oppure uno con appena 2 e dal costo superiore? Non so quanto valga il mio oppure il tuo parere, ma la cassa integrazione non c'entra un tubo. Le auto italiane non si vendono perchè i compratori italiani ed europei sanno dare valore al denaro e meno alle chiacchiere di un MODESTO manager italiano che dopo 5 anni ha "distrutto "migliaia di posti di lavoro in italia sognando di vendere la 500 negli USA e le auto AMERIKANE in europa. Ma che bella idea!!!!!
Ritratto di AyrtonTheMagic
29 febbraio 2012 - 12:34
1
Proprio lui chiede chiarezza?????? LUI????? Lui non sa nemmeno cosa è la chiarezza!! Oggi ho avuto conferma, da un conoscente che ha confermato di quello che temevamo.. chiedete a un impiegato/operaio Fiat che sorpresa ha ricevuto con la busta di febbraio, a differenza delle promesse di dicembre!! Il risultato che può ottenere è solo un minor attaccamento all'azienda e più menefreghismo.. Questo si che è uno scienziato dell'economia! Si lamentano del mercato del lavoro, quando sono stati loro stessi a distruggerlo. A cominciare dal decentramento che subito ha pagato, ma nell'arco degli anni, decentra uno e decentra l'altro, i posti di lavoro sono diminuiti progressivamente. Diminuiti i posti di lavoro, sono diminuiti i soldi da spendere, quindi diminuiscono le vendite! Hanno lanciato un boomerang, ora che torna indietro, a rimetterci saranno sempre i lavoratori!! E c'è ancora gente che lo OSANNA???? Scommetto che chi lo fa, ha un bel posto sicuro e se ne frega degli altri! Come da format itagliano
Ritratto di spino1970
29 febbraio 2012 - 15:15
Quotissimo.... "...il costo del lavoro rappresenta il 7-8 per cento e dunque è inutile picchiare su chi sta alla linea di montaggio pensando di risolvere i problemi. Se avessi tagliato metà dei dipendenti, a parità di volumi, non avrei riportato Fiat Auto al pareggio. Quando si perdono 3 milioni di euro al giorno, come succedeva fino a due anni fa, e uno pensa che sia colpa degli operai vuol dire che ha saltato qualche ponte sulla sua strada. Questi sono metodi che forse possono andar bene nel sistema anglosassone, ma che da noi non funzionano" Sergio marchionne, 21/09/2006
Ritratto di spino1970
29 febbraio 2012 - 15:19
Aggiungo anche: negli anni 50/60, se non erro, Vittorio Valletta guadagnava 20 volte un operaio. Marchionne guadagna 400 (quattrocento!) volte un operaio. Salvo poi chiedere aiuto allo Stato (che oltretutto Marchionne s'è sempre vantato di non aver avuto aiutini...) perchè non hanno soldi per chiudere gli accordi di Termini Imerese... Se non è capitalismo malato questo...
Ritratto di Nikkero
29 febbraio 2012 - 18:04
e la continua discesa di fiat sul mercato ne è lo specchio più evidente. Si è ritrovata con pochissimi modelli, obsoleti, e che costano molto per quello che offrono. Sta solo facendo dei copia e incolla con vetture chrysler, che guarda caso è una mera operazione speculativa e di ricatto verso l'Italia che tanto ha dato a fiat negli anni passati. Sono convinto che i vertici di fiat pagheranno caro questo atteggiamento e il mercato ne sarà testimone.
Ritratto di TurboCobra11
29 febbraio 2012 - 18:15
Bravo!!!!!!!!!!!!!!! Concordo in pieno, per fortuna c'è ancora gente che ha gli occhi aperti. ...Ciao! 6 un grande.
Ritratto di yeu
28 febbraio 2012 - 18:12
Prima di fare quello che dice marchionne bisogna sistemare la mentalità degli industriali.Non si può chiedere un cambiamento solo ed esclusivamente a senso unico.Per esempio se un cinquantenne viene licenziato è molto difficile che riesca a trovare lavoro mentre negli usa uno di quell'età è ancora considerato attivo e può dare ancora tanto sul lavoro.Un altro esempio?Le donne in stato interessante sono penalizzate da tutti(ultimo caso quello della RAI che è un'azienda di stato),ci sono delle donne che dopo aver partorito e dopo il rientro al lavoro sono state licenziate a scadenza contratto e quelle che non possono esserlo spesso sono vittime di battutine cattive,come se avessero fatto qualcosa di male.Le banche senza il posto fisso non concedono crediti specialmente per i mutui e se eliminano l'art.18 cosa succederà?Prima di fare le riforme devono innanzitutto informare adeguatamente il popolo su cosa cambia( senza le solite bugie).Devono comunicarci realmente gli sconvenienti che ne derivano e su questi cosa hanno intenzione di fare,ma questo non solo a parole.Se cambiano il mercato del lavoro solo in una direzione non è giusto ma,se lo cambiano in modo da sopperire ai problemi che ne derivano(in maniera reale)allora vabene.Quì mi sembra che vogliono cambiare tutto senza condizioni per delle pure speranze.Con i pregi si prendono pure i difetti e si devono impegnare in maniera scritta e non evasibile.Altrimenti, visto che il problema è che ci stanno invadendo tutti i paesi emergenti,si mettono semplicemente dei dazi sull'importazione perchè tutti vogliono produrre a poco e venire da noi a vendere a tanto senza impegni.Prima le regole e i doveri scritti,poi la riforma del lavoro.
Ritratto di IloveDR
28 febbraio 2012 - 18:51
3
...abbiamo passato un decennio di delocalizzazione, adesso che i paesi emergenti iniziano ad essere più esigenti, si vogliono creare le condizioni di lavoro "da terzo mondo" in Italia per far ritornare la produzione da noi. In Italia c'è sempre più fame di lavoro...e Marchionne lo sa! Non sopporto i ricatti...
Ritratto di metacril
29 febbraio 2012 - 14:53
come giustamente dice yeu,chi si trova per strada a 50 anni difficilmente troverà lavoro perchè considerato quasi un peso per l'azienda che lo assume,in sostanza poco attivo.allora mi chiedo:perchè si deve lavorare fino alla soglia dei 70 anni ? se sei considerato poco "redditizio" per l'azienda a 50 figuriamoci a 65
Ritratto di haps
28 febbraio 2012 - 18:50
vuole che diventiamo tutti cinesi,tanto lavoro,e zero diritti.liberta' di licenziare e di fare dei lavoratori tutto cio' che i lor signori vogliono,si vuol portare il lavoro alla schiavitu' ecco,cosa vogliono ilMARPIONNE E LA MERCECANTE.
Ritratto di Robx58
28 febbraio 2012 - 19:34
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questa corsa per costruire 6.000.000 di veicoli l'anno, a cose serve? i profitti si possono fare semplicemente costruendo auto di buona qualità. E' inutile costruire 100.000.000 di auto e guadagnare come Bmw che ne costruisce 1.700.000 , c'è da cambiare!? dice Marchionne, si ma la qualità, quella c'è da cambiare e la mentalità, l'operaio deve essere remunerato giustamente e avere la percentuale sulle vendite, come fa VW. A quel punto credo che gli italiani potrebbero comprare italiano, solo se la qualità sarà a livello di auto come i tre marchi made in Deutschland.
Ritratto di Montreal70
28 febbraio 2012 - 19:54
L'obiettivo dei 6 milioni è necessario per ottenere quelle economie di scala necessarie a sopravvivere nel moderno mercato. Marchi generalisti come fiat e vw, puntano più sui piccoli guadagni in grandi quantitativi che viceversa, come nel caso di bmw o ancora di più porsche.
Ritratto di ataulfo63
28 febbraio 2012 - 20:36
Marchionne una buona ragione per nn comprare Fiat.
Ritratto di fabio an
3 marzo 2012 - 22:15
STRA QUOTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritratto di Fr4ncesco
28 febbraio 2012 - 22:09
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La cosa che mi rode è che LORO fanno i guai delocalizzando e giocando in borsa, e NOI popolino ci dobbiamo rimettere e fare sacrifici... Ma fatemi il favore....
Ritratto di Gino2010
29 febbraio 2012 - 09:24
l'industria europea,ed italiana in particolare,è andata avanti dall'ultima guerra fino ad oggi,e forse anche da prima,grazie agli aiuti di stato.Prima erano aiuti diretti.Poi si è detto che non potevano esserci più.Allora si è fatta una deroga in nome dell'ambiente con i contributi alla rottamazione per passare da benzina super a verde e poi da euro 2 a 3 e poi da 3 a 4 e da 4 a 5.Poi i soldi sono finiti ed in italia si sono chiusi tutti e due gli occhi sull'evasione fiscale.Ora non si può più fare e le imprese,guidati da una classe imprenditoriale mediore,chiede aiuti sotto forma di riduzione del costo del lavoro.Come per le altre categorie anche l'imprenditore dovrebbe avere il suo ordine professionale che discrimini i mediocri.Ma a quel punto credo che dovremo importare non i prodotti ma gli imprenditori dall'estero.
Ritratto di Gipo
29 febbraio 2012 - 10:56
..."Chiunque gestisce una multinazionale capisce che il mondo è piatto, dal punto di vista commerciale; non esiste la nozione che noi europei siamo diversi. Bisogna riconoscere le sfide, non possiamo continuare a ignorarle". Se il mondo è piatto noi siamo come i cinesi della Foxconn, o lo diventeremo, se le sfide sono al ribasso si chiamano massacri sociali, se il 20% è già valutato come eccedenza il massacro sociale è già pianificato. La WTO in tutto questo che fa? Tra poco arriveranno le Geely a prezzi stracciati ed il 20% ridondante diventerà il 50%. Noi esporteremo quindi negli USA? Stiamo scherzando? Senza una regolamentazione è solo un gioco al massacro. Meglio la guerra reale che questa presa per il c..o. Altro che andare al Salone di Ginevra... bisogna andare alla sede della WTO a Ginevra! I sindacati? Cagnetti da cortile presi a capro espiatorio; non vanno oltre il cancelletto, non lo sanno fare, abbaiano solo in italiano, abbaiano e basta; non sono certo loro il freno alla competitività del nostro paese. Questa è la favoletta per i boccaloni che dalle nostre parti abbondano da sempre. Loro lo sanno fin troppo bene.
Ritratto di mix1977
29 febbraio 2012 - 12:32
chiacchierone... vuole solo contributi dagli italiani (come nel passato in tempi bui.... la fiat è il simbolo dell'automobile italiana.... e servono dal governo aiuti.... ma quando poi ci sono i dividendi.... fiat è una spa.... quindi agli azionisti....)... se non gli convenisse avrebbe già chiuso tutti gli stabilimenti (ma forse ci sono sotto penali se chiudesse gli stabilimenti che gli sono stati regalati a suo tempo...)... solo che teme il fatto che producendo in america (la sua america) e importando in europa poi gli mettano i giusti dazi doganali (come lui stesso ha voluto per le coreane che gli facevano troppa concorrenza).....
Ritratto di napolmen
29 febbraio 2012 - 13:04
sn parole sagge!!!!!! le'uropa e' crollata come vendite..peggio l'italia!!!!! o si cambia o FIAT ha tutto il diritto di fare per nn chiudere!!!!!
Ritratto di omnia
29 febbraio 2012 - 14:30
Siami arrivati al punto che Marchionne chiede chiarezza all'Italia, quando per anni è stata chiesta e richiesta chiarezza sui progetti Fiat. Non discuto sulle strategie industriali della Fiat, giuste o sbagliate che siano, sarà il tempo a dimostrarci se sono quelle giuste per il gruppo, ma viene da ridere a sentire il Sig. "produrremo non si sà cosa in Italia" esigere chiarezza. Forse per chiarezza intende sapere se l'industria dell'auto verrà ancora una volta sostenuta dagli aiuti statali, visto che continua a ripetere che si produce più di quanto si venda. Non è ancora chiaro che per incentivare l'acquisto è necessaria una politica di riduzione sui costi di gestione dell'auto, .... benzina, bollo, Ipt, passaggi di proprietà, assicurazioni, .... Vado a lavorare solo per mantenere l'auto che mi porta a lavorare! A questo punto resto a casa senz'auto a grattarmi le p...e, tanto il risultato è lo stesso.
Ritratto di monodrone
29 febbraio 2012 - 15:10
Marpionne è lui che deve chiarirsi. Contributi statali ma auto costruite in polonia o in usa. Bella la vita, così. Ti piace vincere facile, eh?
Ritratto di SHAOLIN QUAN
29 febbraio 2012 - 15:36
Vorrei parlare con quest'uomo;ma possibile che nessun Giornalista lo abbia risposto?Non esistono basi nel sistema economico europeo?!E per 50 anni che hai fatto in Europa?Come mai nn girano piu'questi soldi nel vecchio Continente?Tu,Produttore,hai beneficiato di un certo modo di intendere l'Economia?Si o no?e,volente o nolente,NE SEI STATO PARTE SI O NO?iO PENSO DI SI.Io penso che L'Europa debba difendersi da chi delocalizza,mettendo dazi all'entrata.Non e'possibile produrre a 1 e vendere a 100 appena il prodotto entra sul suolo europeo.Qui la vita nn costa come in Cina o in India.E mettere prodotti allineati alla nostra economia,con costi produttivi indicizzati su Romania o Slovenia dve uno stipendio si aggira a 300 euro e'semplicemente una finzione.Sono stati gli Industriali di larga scala insieme ad una Finanza tossica e virtuale ad aver distrutto tutto e continuate su questo discorso esattamente come le Banche.Prendo all'1%i soldi dalla BCE e invece di immetterli nel circuito della piccola e media impresa,che faccio?Compro Bond per ricaricarci il 6%...Questo significa produrre ricchezza?Spostando catene altrove e importando prodotti a costi ricaricati in modo significativo.Se questo significa fare l'Imprenditore o l'Istitituto di Credito,Se fare finanza significa mettere in circolo titoli che nn hanno niente alla base,per me potete chiudere,NON SERVITE A NIENTE.Una volta si chiamavano truffe ai danni dello STATO,mo'si chiama Libero Mercato.E ritengo che possiate Liberamente andare In uZBEKISTAN a produrre auto,a patto che le Vendiate li'.Poi vi fate fare un Prestito dalla Bce all'1% E investite in titoli spazzatura...Questo e'il Sistema ECONOMICO CHE VI SIETE SCELTI..E MO'DOVETE PEDALARE...Tutto il Mondo civile Non vi sopporta piu' dall'Italia alla Russia,passando per Francia,Portogallo,Spagna e Irlanda e Inghilterra...tutta la Popolazione mondiale e civile nn VI SOPPORTA PIU'!Cretini permettendo..
Ritratto di captivone
29 febbraio 2012 - 16:39
Con tutto questo odio che sprizza dai commenti e che riflette una buona parte dell'Italia mi chiedo perchè Marchionne abbia fatto la scelta antieconomica di riportare la produzione della Panda in Italia. Da noi produrre costa di più, ci sono sindacati che fanno politica, scioperi continui, danni alla produzione, vandali che vengono reintegrati nel posto di lavoro grazie all'art.18, ricatti, insulti, l'odio direttamente proporzionale ai posti di lavoro che crea... Al posto suo molti altri avrebbero portato tutta la produzione all'estero
Ritratto di fogliato giancarlo
1 marzo 2012 - 01:03
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Ritratto di captivone
1 marzo 2012 - 09:25
mi sembri un po' agitato, non ho nemmeno capito bene cosa vuoi dire in alcune parti del tuo commento, comunque se la FIAT non è fallita 30 anni fa credo gli italiani ci abbiano guadagnato, la Fiat tra stabilimenti e indotto da lavoro a centinaia di migliaia di italiani e Marchionne sta cercando di tenerla in piedi in un momento difficile del mercato. Inoltre ricorda che la situazione italiana non ha eguali nel mondo, la Fiat vive sotto pressanti richieste, scioperi e minacce da parte di estremisti sindacali che non accettano nemmeno il risultato delle votazioni interne e non capiscono che la Fiat è una azienda privata che potrebbe benissimo andarsene quando vuole a produrre dove costa meno. Un saluto
Ritratto di Gino2010
1 marzo 2012 - 14:26
del quotidiano il Giornale,ossia Sallusti,e non lo sapevamo.I sindacati sono il male assoluto e quindi sono da rimuovere.Lo sanno bene in cina ed in molti altri paesi comunisti o meno.E se in quei paesi i sindacati fossero permessi le adesioni sarebbe massicce.Si vede che i tre quarti dell'umanità sono masochisti
Ritratto di fogliato giancarlo
2 marzo 2012 - 00:16
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Ritratto di captivone
2 marzo 2012 - 16:31
ho tutto il rispetto per i tuoi parenti e per il loro duro lavoro, ma per favore, non dirmi che hanno lasciato il sud con le loro proprietà per andare ad aiutare la Fiat. Mi sembra improbabile come volontariato. Rispettiamoci a vicenda ok?
Ritratto di fogliato giancarlo
3 marzo 2012 - 00:40
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Ritratto di SHAOLIN QUAN
1 marzo 2012 - 20:12
La Panda dve la puo'vendere captivone?Negli Stati Uniti?In Germania?In Uzbekistan...?Ha mantenuto una minima parte delle catene qui in Italia,perche'Marchionne tutt'e'tranne che stupido.E'un astuto manager.Spera nello smantellamento sociale totale italiano,cosi'puo'fare in Italia quello che ha fatto e continua a fare in Polonia.Tu mi devi spiegare le Panda a chi le puo'vendere?Gli americani si comprano la Panda?I brasiliani si comprano na'scatoletta a 13000 euro?Perche'tanto costa nella realta'.E allora...
Ritratto di captivone
2 marzo 2012 - 16:27
La panda attualmente non viene venduta solo in Italia ma viene venduta in 76 nazioni. Inoltre è la citycar più venduta in Europa. Quindi capirai che produrla in Italia ai costi dell'Italia nel clima sindacale italiano o produrla in Polonia o in un altra nazione dove la produzione viene accolta a braccia aperte sicuramente gli converrebbe. Potrebbe anche abbassare il prezzo. Un astuto menager non "spera" ma cerca di tenere l'azienda in attivo nel suo paese, quando qualcuno gli farà scappare la pazienza forse non sarà più così.
Ritratto di Erasmo50
29 febbraio 2012 - 18:11
Marchionne è un manager e ragiona in base a dati certi, ne ha dato prova, in USA è un mito, qui i sindacati che hanno protetto e reso poveri i loro iscritti , non si rendono conto, o non vogliono, che il mondo è cambiato: o cambiamo o moriamo. Le ideologie sono morte, il mercato va controllato non avversato.
Ritratto di Erasmo50
29 febbraio 2012 - 18:12
Marchionne è un manager e ragiona in base a dati certi, ne ha dato prova, in USA è un mito, qui i sindacati che hanno protetto e reso poveri i loro iscritti , non si rendono conto, o non vogliono, che il mondo è cambiato: o cambiamo o moriamo. Le ideologie sono morte, il mercato va controllato non avversato.
Ritratto di Erasmo50
29 febbraio 2012 - 18:14
scusate il doppione dovuto a inesperienza del mezzo
Ritratto di Mikelibramani
29 febbraio 2012 - 18:18
Qualcuno qui crede che la FIOM fa tutto questo casino, solo perchè Marchionne ha voluto estendere il nuovo contratto “modello Pomigliano”a tutti gli stabilimenti? Il nuovo contratto prevede semplicemente 3 pause pagate da 10min invece che 2da 20min ( pausa pranzo non viene retribuita) La VW concede solo 20min di pausa pagata ai lavoratori degli stabilimenti tedeschi! Secondo Marchionne il lavoro di un operai comporta circa il 7% del valore di una auto, questo serve per capire che si guadagna in produttivita sopratutto sfruttando per più lungo tempo possibile i costossi macchinari. Guadagnare mezz’ora su 3 turni in una giornata lavorativa sembra niente, guardando bene però questo migliora la produttivita giornaliera del 2,3 % (4,6% con le pause livello VW) Il nuovo contratto da a la Fiat la possibilta di pordurre lo stesso numero di auto faccendo spendere la Fiat –2,3% in macchinari di produzione. AMarchionne ha tenuta la sua parola, il guadagno che il contratto Pomigliano garantira in termini di produttivita nel futuro a la Fiat, Marchionne lo devolve ai lavoratori. È stato appena alzato lo stipendio del 5.3%, per il lavoratori. In più tutti i lavoratori italiani della Fiat, anche quelli che ora stanno in cassa integrazione riceverranno un premio di 600€!
Ritratto di Mikelibramani
29 febbraio 2012 - 18:18
Qualcuno qui crede che la FIOM fa tutto questo casino, solo perchè Marchionne ha voluto estendere il nuovo contratto “modello Pomigliano”a tutti gli stabilimenti? Il nuovo contratto prevede semplicemente 3 pause pagate da 10min invece che 2da 20min ( pausa pranzo non viene retribuita) La VW concede solo 20min di pausa pagata ai lavoratori degli stabilimenti tedeschi! Secondo Marchionne il lavoro di un operai comporta circa il 7% del valore di una auto, questo serve per capire che si guadagna in produttivita sopratutto sfruttando per più lungo tempo possibile i costossi macchinari. Guadagnare mezz’ora su 3 turni in una giornata lavorativa sembra niente, guardando bene però questo migliora la produttivita giornaliera del 2,3 % (4,6% con le pause livello VW) Il nuovo contratto da a la Fiat la possibilta di pordurre lo stesso numero di auto faccendo spendere la Fiat –2,3% in macchinari di produzione. AMarchionne ha tenuta la sua parola, il guadagno che il contratto Pomigliano garantira in termini di produttivita nel futuro a la Fiat, Marchionne lo devolve ai lavoratori. È stato appena alzato lo stipendio del 5.3%, per il lavoratori. In più tutti i lavoratori italiani della Fiat, anche quelli che ora stanno in cassa integrazione riceverranno un premio di 600€!
Ritratto di gugliadino
29 febbraio 2012 - 19:51
HA RAGIONE !(punto!) le ideologie con cui molti di voi "pensano" NON CAMBIANO LA RALTA' DEI FATTI... potete dire quello che volete , anche che il sole è BLU ma cio' non cambia che non lo sia In un mondo dalle sfide globalizzate non si puo' fare come si sta facendo in Europa e a dimostrazione di questo riporto tre dati -1) dopo la Crisi del 2008 TUTTI I PAESI industriali del mondo hanno ripreso a crescere TRANNE L'EUROPA (la Germania non fa testo perchè ha cannibalizzato le produzioni di altri paesi che la sua politica europea ha messo in crisi e comunque la media Europea va al ribasso e verso la recessione) -2)Chrisler (i cui sindacati hanno fatto accordi che I nostri considerano Inaccettabili - in un economia che consideriamo faccia scelte SBAGLIATE E INACCETABILI ) è tornata in attivo ha riassunto gente (che vuol dire che ci sno più famiglie che mangiano) ed è in attivo ... FIAT LO è Grazie al Brasile e agli USA,,, -3) sono all'estero a cercare lavoro perchè non ostante io sia una persona che ha capacità e conoscenze che poche altre persone al mondo IN EUROPA NON SI TROVA CHI HA FIDUCIA NEL FUTURO E VOGLIA INVESTIRE IN QUALCOSA DI NUOVO NON CONSOLIDATO E ALL'ESTERO (FUORI EUROPA) SI -- il resto sono chiacchiere da bar! Buone per sindacalisti e politici AI QUALI INTERESSANO SOLO I PROPRI PRIVILEGI E NON IL BENE DI COLORO CHE RAPPRESENTANO.. questi sono i FATTI...
Ritratto di capobutozzi
1 marzo 2012 - 12:45
si può parlare degli operai quando si vuole ma Marchionni non deve convincere ne me ne te ne gli operai, deve convincere le persoe ad acquistare FIAT e non mi sembra lo stia facendo! vedi Citreon che si è inventata con la serie DS(3,4,5) VAI A TOCCARE CON MANO LA QUALITA' INTERNA e poi paragonala a una 500 Abarth da 20000€!!!!
Ritratto di fogliato giancarlo
2 marzo 2012 - 00:20
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Ritratto di gugliadino
2 marzo 2012 - 18:35
tedeschi hanno riconosciuto come la migliore auto della categoria... SONO DACCORDO CON TE.. quello che conta sono i risultati e la salute delle aziende Il tuo gruppo PSA naviga in acque ben peggiori di quelle del gruppo FIAT (nonostante sia stato aiutato "illegalmente" dal governo francese)... questi sono i risultati .. e questo è cio' che conta... La 500 è un esempio sbagliato per 2 motivi 1) è universalmente riconosciuta come un auto di grande qualità de tutti 2) si vende come il pane (mi avessi detto la bravo avrei capito)... in ogni caso il gruppo Fiat nonostante la crisi ha i libri neri e non rossi...e sta avanzando in molti mercati del mondo... a parte qui.. forse dovremmo preoccuparci della sua permanenza qui.. perchè un azienda non sta dove non ha mercato... meditate gente meditate ;)
Ritratto di fogliato giancarlo
3 marzo 2012 - 00:51
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Ritratto di capobutozzi
1 marzo 2012 - 12:42
Perdonatemi ragazzi io sono d'accordo sul fatto che senza aiuti la Fiat sarebbe fallita 20 anni fa. la domanda che vorrei fare a Marchionni è: "ma se le macchine non riesci a venderle in Italia come.... fai a pensare di venderle negli STATI UNITI?" statene certe tra qualche anno la FIAT la vendono o la fondono con la Chrysler a me dispiace solo per ALFA e LANCIA.
Ritratto di Gino2010
1 marzo 2012 - 14:33
anche adesso la fiat vuole aiuti di stato.E' cambiata la forma.In principio erano elargizioni dirette.Poi evasione fiscale consentita.Adesso lavoro e manodopera sottocosto e senza garanzie.In tutti e tre i casi lo stato mette i soldi.Nel primo la fa direttamente.Poi l'europa ha detto:no,non si può.Nel secondo li mette non prendendosi ciò che gli spetta.Ora è monti a dire:non è più possibile.A questo punto non rimane che tagliare sul costo del lavoro.Con il benestare dello stato che non tutela più i lavoratori.In questo caso lo stato mette i soldi in un modo ancora più indiretto:rinunciando al suo ruolo di arbitro tra le parti.Quando un giorno,come spero,nemmeno questo sarà più possibile,magari per ragioni di ordine pubblico come in grecia,per fiat non rimarrà che chiedere il contributo dell'8 per mille.
Ritratto di Thomas80
1 marzo 2012 - 20:45
Maglionne...ormai le aziende...ispirandoti a te...fanno quello che vogliono...si sentono libere di disapplicare i contratti collettivi sia di primo che di secondo livello...si sentono libere di licenziare anche quando non potrebbero...insomma totale disprezzo delle più elementari norme sindacali...Grazie Sergio! Se un domani (neanche tanto lontano) la mia azienda sarà libera di licenziarmi (nonostante il tempo indeterminato ed a maggior ragione perchè sono rappr. sindacale) penserò a te!
Ritratto di fogliato giancarlo
2 marzo 2012 - 00:27
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Ritratto di captivone
2 marzo 2012 - 12:07
mi spiace non sono parente di Sallusti, se volevi essere in qualche modo offensivo sono solo deluso dal fatto che non si possono toccare certi argomenti o esprimere opinioni diverse da chi parla urlando senza ricevere appellativi sgradevoli. Ho il massimo rispetto dei sindacati, non penso che siano il male assoluto o che vadano eliminati come nei paesi comunisti, come dici tu, chiedo solo che facciano il loro lavoro di difesa del lavoratore, come succede in quasi tutti i peasi del mondo, senza sostenere posizioni insensate giustificabili solo dalla passione politica, che alla lunga si rivelano controproducenti per chi "difendono". Anche in Italia la maggior parte dei sindacati penso faccia il loro mestiere, ma purtroppo basta una minoranza di irruducibili a danneggiare tutti gli altri
Ritratto di fogliato giancarlo
3 marzo 2012 - 00:53
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