Marchionne: “Resto in carica almeno fino al 2015”

09 gennaio 2012

Intervistato dai media statunitensi, il manager italo-canadese spiega che “il successore arriverà dall’interno dell’azienda, ma prima c’è da completare la fusione tra Fiat e Chrysler”. Ancora da sciogliere il nodo del quartier generale del nuovo gruppo, ma l’ipotesi di “piazzarlo” a Torino pare sfumare ogni giorno di più.

Marchionne: “Resto in carica almeno fino al 2015”

SUCCESSORE DOPO IL 2015 - Sergio Marchionne resterà alla guida del Lingotto almeno fino al 2015. Lo ha dichiarato lo stesso amministratore delegato in un’intervista al Wall Street Journal. Il manager italo-canadese, che oggi si trova negli Stati Uniti per l’apertura dell’annuale Salone di Detroit, ha precisato che il suo successore arriverà probabilmente dall’interno dell’azienda, ma senza fare i nomi dei possibili candidati. “Bisogna avere le idee chiare intorno alla successione e credo che il 2015 sia il momento per farlo”, ha detto Marchionne al quotidiano economico statunitense. Un concetto ribadito, con una battuta, anche al quotidiano Detroit Free Press, che l’ha nominato manager dell’anno: “Non succedere nulla fin dopo al 2015... a meno che non venga investito da un bus!”. Sempre dalle colonne del Wall Street Journal, Marchionne ha ribadito che, per il 2015, “il lavoro internazionale” volto all’unione della Fiat con la Chrysler in un’unica casa “avrà preso piede”. In altre parole, per la completa fusione ci vorranno ancora tre anni buoni.

ANCORA NESSUNA DECISIONE PER LA SEDE - Resta da decidere dove collocare il quartier generale della futura società. “Sia Torino che Auburn Hills sono in grado di ospitare la sede, ma c’è anche una possibile sede alternativa in America Latina. Siamo ben apprezzati in Brasile”. Dalle parole che seguono, tuttavia, una cosa sembra emergere chiara: Torino non è in pole position. “L’attaccamento al proprio paese come produttore ha bisogno di essere ripensato. Questo non significa che stai tradendo qualcuno, ma solo che stai crescendo. Quando i figli lasciano la casa dove sono cresciuti, non significa che non ti amino”. 

IL MEGLIO DEVE VENIRE - In ogni caso, per Auburn Hills la svolta vera arriverà nel 2013. Quest’anno, infatti, l’unica nuova vettura di un certo peso che verrà lanciata dalla Chrysler (la si vedrà al Salone di Detroit) è la Dodge Dart, prima auto della casa americana realizzata su una meccanica targata Fiat (specie per quanto riguarda le tecnologie di contenimento dei consumi). L’anno prossimo, invece, i modelli nuovi saranno otto, senza contare il ritorno negli Usa dell’Alfa Romeo. Spiega ancora Marchionne al Detroit Free Press: “La maggior parte delle scelte industriali sono dietro di noi, ma non abbiamo fatto che il 20% di quanto è necessario fare”. In altre parole, “ora è necessario dare esecuzione ai piani che abbiamo impostato”.



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Ritratto di Maik147
9 gennaio 2012 - 11:55
Se quest'anno non ci saranno ancora nuovi modelli cosa sperano di vendere???ma soprattutto prima Marchionne prepara la fusione con la Chrysler e nel bienno 2013/14 dovranno uscire una miriade di modelli scelti da LUI e poi proprio quando il mercato dovrà dire cosa ha fatto, se buono o sbagliato, lui se ne va??ma mi sembra quasi che se ne voglia lavare le mani.....non so voi che dite??
Ritratto di IloveDR
9 gennaio 2012 - 12:03
3
Tante belle parole, e pochi fatti.
Ritratto di Mengele
9 gennaio 2012 - 15:51
...e puntualmente ricevo critiche da parte dei "beccatori di briciole" dal tavolo del Padrone. 1) Il settore auto è in crisi, per saturazione e per crisi globale. 2) L' italia non elargisce piu' doni pubblici a mamma Fiat (e fa bene). 3) Marpionne giustamente se ne va dove gli conviene. Quale miglior scelta quella di giocarsi le carte a Detroit, devastata dalla crisi del settore auto, con Obama pronto ad aiutare, con i mercati cinesi e asiatici a due passi, con la possibilità di concertare tecnologie di risparmio energetico e design italiano con costi del lavoro piu' contenuti e minori tasse e burocrazie? Marpionne ha semplicemente fatto il suo lavoro, quello di far prosperare le sue tasche e le tasche della Fiat. Le menate sull'italianità, mamma italia, le origini nobili di sangue italico, le radici storiche, etc., sono tutte ovvie prese per i fondelli a beneplacito dei boccaloni. Secondo voi che futuro puo' avere l'auto in italia? Ma li leggete i giornali? Per quale motivo Marpionne dovrebbe investire qui da noi? O mettere un Quartier Generale a Torino? Che prospettive di crescita puo' offrirgli l'Italia nei prossimi anni? Nessuna, le prospettive sono di vampirismo da parte di uno Stato al collasso. Mi gioco una mano che in futuro anche l'alfa romeo abbandonerà l'Italia. Non possiamo farci nulla. Anzi, qualcosa possiamo farla: NON COMPRARE ASSOLUTISSIMAMENTE una fiat fabbricata all'estero! Sarebbe come il c.orn.uto che mantiene gli alimenti alla moglie. Piuttosto comprare un'auto straniera, ma boicottare chi ha mangiato per decenni nel piatto italiano e poi ci spu.ta dentro facendo finta che in realtà vuole lucidarlo e "arricchirlo"...
Ritratto di Dareios
10 gennaio 2012 - 21:48
1) questo è palese, lo dicono anche nei tg che si vendono sempre meno auto, quindi direi che non hai scoperto l'acqua calda. Anche il fatto di averlo "predetto" 2 anni fa non significa niente, è ovvio che se vedo (come del resto è stato) le vendite di auto a gpl e metano impennarsi significa che c'è la crisi e che le auto vendono ormai principalmente come mezzo di trasporto e poco come status symbol... (per intenderci: se la genesys coupè fosse uscita prima della crisi anche qui da noi col 2.0 turbo ne avrebbero vendute di più, invece ne ho viste solo 2 in giro, ho visto più scirocco che a parità di motore costa molto di più). 2) per quanto sia d'accordo su questo punto, bisogna ricordare e puntualizzare sempre che certi aiuti Fiat li ha avuti perchè in cambio metteva qualcosa (es: fabbrica alfasud vicino napoli). 3) la Fiat è un'industria come le altre, non comprendo perchè le tedesche sono legittimate a produrre in capo al mondo a poco mentre se lo fa la Fiat è un oltraggio. Ovvio, dispiace, ma ormai è un'azienda privata. Discorso diverso per l'HQs: i manager dovunque li metti devi pagarli bene rispetto al paese dove stanno, non è che Marchionne se fosse stato AD di Fiat Burundi avrebbe preso uno stipendio da fame, quindi secondo me gli HQ dovrebbero restare in Italia, anche solo di facciata, se poi la gente che conta sta in America amen. Al solito si fanno discorsi del cavolo parlando di Fiat... Si vuole boicottarla... Certo magari solo un 10% di ogni auto del gruppo è fatto in Italia, però preferirei dare i soldi al 10% italiano che non al 100% tedesco o francese... ah no certo... L'Italia esisterà solo a Londra a giugno no? Ipocriti...
Ritratto di SHAOLIN QUAN
9 gennaio 2012 - 12:40
cambiano famiglia Marchionne e solitamente bussano ai genitori quando son in difficolta'.Ora Fiat ha genitori made in USA!Per anni la Fiat,nonostante Tu sostenga il contrario,ha ricevuto parecchi incentivi statali con il patto di nn mandare a casa i lavoratori sparsi in stabilimenti improduttivi volontariamente tenuti in piedi per disincentivare la Concorrenza.Questa cosa ricordo di averla letta su qualche giornale o addirittura in qualche reportage di rai 2;nn ricordo..ma ricordo che mi colpi'perche'la trovai illuminante sull'interpretazione del managment Fiat!In Italia Fiat ha contribuito al trasporto su gomma in Italia,incentivando la via"autostradale"negli scambi;Ora che c'e'L'Europa e certe cose nn si posson far piu',Ti inventi la storiella dell'amore dei Figli..Daiiii,Marchionneeee..io so solo che i Borboni hanno favorito le ferrovie,la Fiat Le strade,ma entrambi avete in comune una cosa..a noi italiani ci avete fatto veramente inca..zzare da Nord a Sud!Poi scrivi che vuoi,ti stimo come manager,ma smettila di prenderci per i fondelli.Si e'capito che hai fatto,nell'interesse di Fiat e lo capisco.Ora fonditi con Chrysler,elimina il marchio Fiat,anzi no Venditi Alfa e Lancia ai tedeschi e goditi i tuoi bravi milioni di euro che hai giustamente meritato.Ma basta...raccontare che per amore metti la sede a detroit!Perche'la'la metterai..
Ritratto di Maik147
9 gennaio 2012 - 12:45
Quoto al 1000 per 100!!!!
Ritratto di Claus90
9 gennaio 2012 - 12:41
Non finisce nemmeno di attuare tutti quei bei progetti e completare la fusione e già se ne va questo mi puzza forse sono solo chiacchiere le sue.
Ritratto di Jinzo
9 gennaio 2012 - 13:10
hai piu autonomia di una karma...marchiocell dura di piu e continua
Ritratto di gig
9 gennaio 2012 - 14:36
... secondo me (e non solo a mio avviso) con lui la Fiat si sta infilando in un vicolo cieco. Spero che riesca lui a tirarla fuori prima che accada l' irreparabile o che un sostituto sia leggermente migliore.
Ritratto di fabri99
9 gennaio 2012 - 14:56
4
Come vedi nessuno si ucciderebbe per tenerti. Quindi Buone Vacanze Marchionne, hai già fatto abbastanza!
Ritratto di gig
9 gennaio 2012 - 15:00
... era ciò che intendevo scrivere io. Concordo su ogni sillaba. :)
Ritratto di Mengele
9 gennaio 2012 - 15:33
Bravo bravo, fai il tuo lavoro, giustamente, ti sposti dove piu' vendi e piu' guadagni. Ma l'Italia è questa, noi tutti cerchiamo di migliorarla, ma per ora è questa nel bene e nel male. Bene e male di un piatto dal quale noi italiani mangiamo quotidianamente. E' vero c'è la globalizzazione e tu hai il diritto-dovere di crescere e di allontanarti dai "genitori". E' vero, ma i genitori hanno il "diritto-dovere" di far prosperare la "badante" che è l'unica rimasta in casa ad accudirli. Pertanto caro Marpionne, non comprero' mai un'automobile che produci fuori dall' Italia. E se vedo che sposti qualche utile dall'Italia alla tua nuova casetta americana, non comprero' mai più una tua automobile. Tu fai l'industriale, io faccio il cittadino italiano.
Ritratto di audi94
9 gennaio 2012 - 16:09
1
paragone del tutto inconsistente quello fatto tra una grande azienda e dei figli: ogni azienda deve avere un'identità stabile, deve poter contare su un popolo disposto a investire nei suoi prodotti perchè questo popolo è fiero che quei prodotti rappresentino anche la sua bandiera... è impossibile non fare il paragone con volkswagen: volkswagen è nata in germania come marchio per il popolo TEDESCO (lo dice pure il nome), è stata la scintilla che ha dato il via al mercato dell'auto per tutti in germania ed è sempre rimasta legata al territorio e alla cittadinanza tedesca; volkswagen si è ingrandita passo dopo passo acquistando di volta in volta marchi in difficoltà come seat o skoda, ma da Wolsburg non è mai trapelato il desiderio di spostare la testa del gruppo in altri stati! la Fiat è la nostra storia e non esiste nessun motivo valido per spostare la testa del gruppo in america... è giusto creare poli industriali anche in paesi emergenti come il brasile, va bene creare delle succursali del quartier generale a detroit o a brasilia, ma non deve essere nemmeno nominata l'idea di abbandonare Torino o di renderle la città piemontese la sede di un semplice ufficio che delega le decisione per l'Italia...
Ritratto di Robx58
9 gennaio 2012 - 17:44
13
fondata da italiani a Torino, per 110 e più anni ha dato lavoro a italiani, è sempre stata la società più importante d'Italia, e adesso!? arriva stò mezzo italiano e la vuole esiliare negli Usa !??? Ma mi faccia il piacere !!!! Semmai Fiat rimarrà fedele alle sue origini e Chrysler alle sue, non capisco a che può servire una fusione !!! Audi, Seat, Skoda, Lamborghini , Bentley ,sono tutte aziende che fanno parte del gruppo Volkswagen, eppure ognuno ha il suo quartier generale, non c'è nessuna fusione, stai attento Marchionne che nella fusione potresti ustionarti !!!
Ritratto di Cinque porte
9 gennaio 2012 - 18:09
Ormai coloro che difendono Fiat verranno chiamati esterofili...
Ritratto di bruno1978bruno
9 gennaio 2012 - 18:43
Anche cercando di comprendere l'incomprensibile (non sono un industriale, magari) ho poca cultura ed in economina sono zero. Però una cosa la sento, la carica di appartenenza; l'identità genetica, anche nella progettazione produzione di un oggetto. Percui non ritengono storicamente accettabile, che la FIAT come dice lo stesso acronimo sia comandata all'estero. Si il costo del lavoro in italia è caro, e vero non si può negare l'evidenza, ma i problemi non si risolvono scappando, anzi il contrario. Il ridimensionamento non ha mai portato sviluppo e crescita nazionale, figuriamoci la delocalizzazione. Da umile cittadino faccio i complimenti, a un Dirigente che ha forgiato un'azienda allo sfracelo, ma non condivido la scelta di snaturare 110 anni di storia in nome del solo guadagno aziendale. AUGURI OPERAI/INGEGNERI/PROGETTISTI FIAT
Ritratto di wiliams
9 gennaio 2012 - 18:47
E' la solita telenovelas in stile ALFA ROMEO-VW,l anno scorso sembrava che ormai i giochi erano già fatti e l ALFA ROMEO praticamente era già della VW,poi sappiamo bene tutti che l ALFA è ancora e sarà della FIAT,stesso discorso per la futura sede del GRUPPO FIAT,solo voci,supposizioni,forse,non si sà,potrebbe,non siamo sicuri,a detto,hanno detto,ecc.........ecc.......ne riparleremo dopo il 2015.
Ritratto di money82
9 gennaio 2012 - 20:08
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Ma come, progetta tutto e poi se ne va? Ehhh no caro marchionne, giochi le tue carte e poi abbandoni la partita? Tiri il sasso e poi ti nascondi in pensione? Mi domando veramente come si possa stimare una persona del genere, è venuto qui, ha fatto uscire un modello decente (500) e si è vantato per 3 anni, poi grazie ai nostri soldi (la fiat ha percepito migliaia di miliardi dallo stato sin dagli anni 90 e non venite a dire che non è così altrimenti vi sbatto in faccia decine di articoli che testimoniano il fatto) si sta comprando la chrysler percependo così uno stipendio ancora più faraonico e dovremmo pure ringraziarlo? Qui fino ad ora sono state chiuse fabbriche, limitati i diritti dei lavoratori, è aumentata la produzione di vetture all' estero, ci siamo presi per un paese che fa solo perdere soldi al gruppo e ci siamo pure sentiti dire che marchionne non ha ricevuto aiuti dallo stato, e ciliegina sulla torta, la sede della fiat probabilmente sarà in brasile! Bene, continuate pure a stimarlo, cari "rappresentanti" del MADE IN ITALY, questo è l' uomo che risolleverà il mercato automobilistico italiano! ahahahah
Ritratto di Limousine
9 gennaio 2012 - 22:32
Ti SUPPLICO, Maccheronne, VATTENE VIA SUBITO!!!!! Non ti bastano ancora i danni che hai già combinati? Sigh!
Ritratto di alfa_juve
10 gennaio 2012 - 00:50
che cosa doveva dire negli stati uniti...la fiat si ciuccierà la chrysler, e la sede principale la sposterò a torino!?!...secondo voi come avrebbero reagito???...comunque da grande nazionalista sono contento, molti che di solito scrivono contro fiat si stanno preoccupando, vuol dire che infondo ci tenete AL GRUPPO FIAT!!! viva l'Italia forza alfaaa ciao ciao
Ritratto di Marcoferri
10 gennaio 2012 - 10:38
TORINO - «Abbiamo fatto una grandissima cavolata». L'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne commenta così a Sky Tg24 il flop di vendite della Fiat 500 negli Stati Uniti. «Abbiamo valutato male le difficoltà che c'erano e ci siamo dati volumi troppo alti. Inoltre abbiamo avuto problemi nel creare una rete di distribuzione. Ora saremo più cauti nel lanciare nuovi brand italiani negli Usa», ha aggiunto Marchionne, che al salone di Detroit si è presentato davanti alle telecamere con un'inedita barba lunga («Per risparmiare tempo la mattina», ha detto). La piccola di casa Fiat, tanto per ricordarlo, avrebbe dovuto vendere 50mila unità negli Usa, ma ha chiuso il 2011 a quota 19mila 769: «50mila negli Stati Uniti non si potevano vendere», ha ammesso Marchionne. Quando diversi frequentatori, cervello-muniti del forum di alvolante, criticarono la scelta di andare a produrre la 500 in messico per commercializzarla nel Nord America molti fiattofili difesero questa scelta a spada tratta........, ora dove sono finiti? Saluti a tutti ed in particolar modo a Limousine, il piu' saggio tra i frequentatori di questo forum.
Ritratto di Simone1996
15 gennaio 2012 - 11:41
2015?! Spero che se ne vada prima, magari mentre attraversa la strada, frittellato da una sua fott•ta Punto sparata a 160 che non ci lasci neanche la strisciata sull'asfalto. Ora gira la spot della Punto che, prendendo per i fondelli Polo, Fiesta e Mini, mostra quanto la Fiat rosichi che la Punto vende meno delle rivali. MARPIONNE vattene subito hai già rovinato la Chrysler, non fare altri danni, il mondo dell'auto non ha bisogno di te
Ritratto di caronte
23 aprile 2012 - 10:39
credo che marchionne sia uno dei più bravi amministratori che la fiat abbia avuto.