UN PRIMO ASSAGGIO - Nel 2016 la Levante, prima suv col marchio del Tridente, ha segnato una vera e propria rivoluzione per la Maserati, e oggi ne rappresenta il modello più venduto. Tanta quindi l’attesa per la sua “sorella” più piccola, la Maserati Grecale: lunga 485 cm (16 in meno), larga 195 e alta 167, ha slancio e grinta: doti che riescono a emergere nonostante la camuffatura dell’esemplare di preserie, che abbiamo potuto guidare in anteprima. Per vederne le forme definitive, senza copertura adesiva, dovremo attendere la primavera del 2022: il lancio di questo modello cruciale è stato di recente rimandato (qui per saperne di più) per evitare ritardi nelle consegne dovuti alla carenza di microchip che in questi mesi ha messo in ginocchio l’industria mondiale, dell’auto e non solo. C'è da attendersi prezzi non inferiori a 75.000 euro circa.
TRE TIPI DI SOSPENSIONI - La Maserati Grecale nasce sul pianale “Giorgio”, quello che ha debuttato nell’Alfa Romeo Giulia ed è impiegato anche per la Stelvio. Qui, però, è stato modificato a fondo, a partire dalle dimensioni: per esempio, la distanza fra i centri delle ruote anteriori e posteriori (il passo) è di 290 cm contro i 282 cm della Stelvio (che è anche più corta di 16 cm), cosa che migliora l’abitabilità e la stabilità alle alte velocità. Le sospensioni mantengono i raffinati schemi a quadrilatero all’anteriore e multilink al retrotreno, ma con l’introduzione delle molle pneumatiche, per unire il comfort e la sportività che è lecito attendersi da una Maserati. Possiamo già anticiparvi che saranno di serie, insieme agli ammortizzatori “intelligenti”, per le versioni più potenti; comunque, anche la Maserati Grecale del nostro test, con “soli” 300 cavalli, potrà esserne equipaggiata. Di serie, invece, dovrebbe disporre delle molle in metallo con ammortizzatori passivi del tipo FSD, con taratura differente in base alla frequenza delle oscillazioni (danno una maggiore durezza per quelle “lente”, come nelle curve, e smorzano con maggiore dolcezza i movimenti rapidi, come quelli generati dalle irregolarità dell’asfalto). A metà strada fra le sospensioni pneumatiche e quelle totalmente meccaniche c’è poi la soluzione con molle standard e ammortizzatori a controllo elettronico.
ANCHE COL DIFFERENZIALE AUTOBLOCCANTE - Le sospensioni più raffinate meritano attenzione non solo perché migliorano il comfort, ma anche perché solo con esse è prevista la modalità di guida Off-road: aumenta l’altezza da terra della Maserati Grecale per un massimo di 30 mm (c’è anche un primo step a +20 mm) e controlla il sistema di trazione integrale e il cambio automatico ZF a otto marce (lo stesso della Stelvio) per dare la massima trazione sui fondi scivolosi o impervi. Tutte le Grecale saranno 4x4; la versione meno potente avrà come optional il differenziale posteriore autobloccante meccanico (mentre alle versioni più prestazionali dovrebbe essere abbinata una soluzione a controllo elettronico). Il prototipo del nostro test ne era equipaggiato, a tutto vantaggio della trazione in curva. L’agilità è notevole, come del resto la sensazione di sicurezza, anche su un asfalto bagnato e molto scivoloso come quello che abbiamo “divorato” nella nostra prova sul circuito di Balocco, dove la Grecale è stata sviluppata fin dai primi muletti messi a punto dagli ingegneri modenesi.
È IBRIDA (LEGGERA) - Nelle curve il comportamento dell’auto è molto armonico e lo sterzo risponde con sincerità ai comandi, anche quando si forza una correzione della traiettoria simulando una situazione di emergenza. Le quattro modalità di guida (Comfort, GT, Sport e la già citata Off-road) sono ben differenziate fra loro in termini di risposta di sospensioni, cambio, controlli elettronici e motore. Quest’ultimo, nel caso del prototipo del test, è un 2.0 turbo abbinato a un compressore elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio a 48 volt: è la stessa soluzione (con omologazione ibrida) delle Ghibli e Levante. Nel caso della Maserati Grecale, però, la potenza scende a 300 cavalli anziché 330 (non è comunque esclusa una versione della nuova suv del Tridente con quest’ultimo valore). L’accelerazione è di tutto rispetto (5,6 secondi il tempo dichiarato per lo “0-100) e il rombo accattivante, soprattutto nella modalità Sport che apre le due valvole ad azionamento elettrico inserite nei terminali di scarico, che sono quattro accoppiati a due a due. Sempre in Sport, con le sospensioni pneumatiche, l’auto si abbassa di 15 millimetri e, oltre i 160 km/h, di ulteriori 15 per ridurre la resistenza aerodinamica. L’altezza minima, però, si raggiunge attivando la funzione parcheggio: in questo caso si va a -35 mm rispetto alla posizione normale (facilitando l’entrata e l’uscita dall’abitacolo, nonché l’accesso al bagagliaio), con una escursione complessiva di 65 mm rispetto a quella Off-road.
UNA GRANTURISMO RIALZATA - Nella Maserati Grecale la rigidità degli ammortizzatori può essere variata anche manualmente, premendo il pulsante al centro della rotella (nel volante) per scegliere la modalità di guida: così anche in Sport si possono “digerire” al meglio le irregolarità del fondo stradale. Il comfort è un altro degli elementi appaganti, nel segno della tradizione delle granturismo del Tridente. Curata anche l’insonorizzazione grazie anche all’uso di vetri laminati che isolano bene dai rumori esterni. Sul fronte dei materiali, poi, la cura dei rivestimenti di sedili e pannelli delle porte è notevole. Per quanto riguarda la plancia, invece, dobbiamo mantenere in sospeso il nostro giudizio, visto che nel prototipo che abbiamo provato erano rigorosamente coperti. Ma c’è da aspettarsi soluzioni hi-tech e raffinate, come del resto abbiamo già avuto modo di apprezzare durante il test della sportivissima Maserati MC20 (qui per saperne di più). Quanto al bagagliaio, possiamo già anticiparvi che i 535 litri di capacità sono ben sfruttabili: fra l’altro, questa versione mild hybrid è (leggermente) penalizzata dalla batteria a 48 volt sotto al piano di carico, che ruba 35 litri. Fra le versioni non ibride è lecito attendersi una V6 col motore Nettuno che ha debuttato sulla MC20 (dove sviluppa ben 630 cavalli) e, come previsto per quest’ultima, una variante al 100% elettrica: del resto, la casa di Modena ha già dichiarato con il progetto Folgore la sua vocazione più “green”. Solo in primavera conosceremo ogni dettaglio della Maserati Grecale, che nascerà negli stabilimenti di Cassino, dove vengono prodotte anche le Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Nell’attesa, raccontateci le vostre prime impressioni…