PUNGE COME UN TRIDENTE - Dopo la presentazione del piano industriale Fiat (vedi qui), la realizzazione di una piccola Maserati è ormai ufficiale: avrà il compito di riportare l’Italia nell’arena delle grandi berline, dove oggi le tedesche (BMW Serie 5, Mercedes Classe E e Audi A6) la fanno da padrone. Sulla base delle nostre informazioni, ne abbiamo ricostruito la linea: design aggressivo, posteriore rastremato (per non confondersi troppo con la Quattroporte) e un muso “rapace”, come le sorelle GranTurismo e GranCabrio.
AMERICANA DENTRO - La piattaforma usata per il “piccolo tridente” dovrebbe essere quella della prossima generazione di Chrysler 300C. La trazione sarà posteriore e la messa a punto la cureranno i tecnici della Maserati. Il tam-tam delle indiscrezioni, inoltre, riporta come questa corsa all’integrazione fra componenti del gruppo Fiat e Chrysler potrebbe anche proseguire, tanto che anche la prossima generazione di Quattroporte potrebbe arrivare a sfruttare la medesima base.
A SEI CILINDRI A “V” - A questa indiscrezione, si somma quella sui motori, secondo cui, per differenziarsi dal resto della produzione, la baby-Maserati potrebbe montare i nuovi V6 Chrysler della famiglia Pentastar: sono realizzati in alluminio e il primo sarà un 3.6 che debutterà entro l’anno sulla prossima generazione di Jeep Grand Cherokee). Non è esclusa la possibilità di impiegare anche la tecnologia della gestione delle valvole MultiAir, sviluppata dalla Fiat (vedi qui come funziona).
NON SARÀ MODENESE - Come avevamo già anticipato (vedi qui), questa nuova berlina non dovrebbe nascere nello storico stabilimento della casa ma negli ex-impianti piemontesi della Bertone, acquistati l’estate scorsa dal gruppo Fiat e ribattezzati OAG (Officine Automobilistiche Grugliasco). L’arrivo sul mercato? Sicuramente non prima del 2012.