STORIA DI SUCCESSO - Poche altre case automobilistiche all'infuori della Mazda hanno creduto e investito nei motori rotativi. Il modello più legato a questa tecnologia è senza dubbio la coupé Mazda RX-7, una sportiva realizzata in tre edizioni e venduta fra il 1978 e 2002, che la Mazda sta celebrando in occasione del 40° anniversario tramite un video e una galleria di immagini. La Mazda RX-7 non è stata un modello come gli altri per la casa di Hiroshima, visto che in 24 anni ha superato gli 850.000 esemplari nel mondo e mantiene ancora oggi un discreto seguito di appassionati, legati non soltanto al suo motore ma anche allo stile e al buon comportamento su strada, fra i punti di forza che nel 1981 le hanno permesso di vincere la 24 Ore di Spa.
FARI A SCOMPARSA - La generazione di maggiore successo è di gran lunga la prima, del 1978 (nelle foto qui sopra), venduta in oltre 470.000 esemplari fino al 1985. La Mazda RX-7 ha linee spigolose, dimensioni contenute (è lunga 429 cm) e la particolarità dei fari anteriori a scomparsa, un tratto distintivo rimasto fino alla terza edizione. La sua principale caratteristica è il motore rotativo Wankel di 1.1 da 115 CV, più leggero e compatto di quelli con pistoni tradizionali, che i tecnici hanno collocato in basso e indietro nel vano motore al fine di migliorare la distribuzione dei pesi. Il risultato è una coupé a trazione posteriore molto agile e reattiva, apprezzata in tutto il mondo per via della sua maneggevolezza. La lunghezza ridotta e la bassa cilindrata hanno contributo a renderla molto popolare in Giappone, dove la fiscalità sulle auto varia anche in base ai cc del motore e alle dimensioni esterne.
ARRIVA IL TURBO - La prima generazione della Mazda RX-7 ha ceduto il "testimone" nel 1985 alla seconda (foto qui sopra), aggiornata nello stile esterno ma sempre lunga 429 cm. Fra le novità ci sono la variante priva del tetto (dal 1988) e il rinnovato motore rotativo di 1.3 litri, potenziato a 150 CV, che diventano 185 scegliendo quello sovralimentato con il turbo. La Mazda RX-7 del 1985 è dotata inoltre delle sospensioni regolabili Auto Adjusting Suspension, che fanno cambiare il molleggio a seconda che la strada sia liscia o dissestata.
CRESCE LA POTENZA - La terza generazione della Mazda RX-7 arriva nel 1992 (foto qui sopra) e si afferma come un'icona degli Anni 90, pur cambiando molto rispetto ai modelli precedenti: la carrozzeria ha linee più morbide e risulta molto riuscita, contribuendo al successo del modello. Il motore 1.3 eroga 255 CV e si avvale della sovralimentazione biturbo, molto sofisticata per l'epoca visto che le due turbine lavorano in sequenza: una funziona a basso numero di giri e l'altra dai 4.500 giri in su. Immancabile la trazione posteriore e il cambio con innesti sportivi. La RX-7 mantiene sempre una lunghezza molto contenuta, anche se il peso di circa 1.220 chili è superiore rispetto ai 1.000 della prima edizione.