NEWS

A Melfi cassa integrazione sino a tutto il 2014

15 gennaio 2013

La Fiat ha richiesto quasi due anni di “cassa” straordinaria per poter procedere ai lavori di adeguamento degli impianti in vista delle esigenze industriali legate alle nuove produzioni previste.

A Melfi cassa integrazione sino a tutto il 2014

QUASI DUE ANNI - 23 mesi e 20 giorni. È il lungo periodo di cassa integrazione straordinaria chiesto dalla Sata, la società al 100% Fiat a cui fa capo lo stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza. Il lungo periodo fa impressione ma si spiega con le ragioni della “cassa”: non si tratta del purtroppo ricorrente caso di arresto degli impianti per eccesso di produzione invenduta, ma di uno stop per procedere all’allestimento in previsione delle nuove lavorazioni (Jeep) annunciate qualche settimana fa in una solenne cerimonia proprio a Melfi (qui la news).

UN MILIARDI DI LAVORI - I lavori di ristrutturazione produttiva sono quelli annunciati da Marchionne qualche settimana fa e per i quali la Fiat ha investito un miliardo di euro. Nello stabilimento di Melfi lavorano circa 5.500 persone. La cassa integrazione dovrebbe essere a rotazione e i giorni distribuiti su tutti i dipendenti a seconda dell'attività produttiva della linea in funzione (ce ne sono due).
 
PUNTI DI VISTA - La cosa ha due interpretazioni: c’è chi la saluta come un fatto positivo perché rappresenta l’avvio di un nuovo capitolo per la storia dello stabilimento di Melfi, e chi invece la guarda con preoccupazione perché ritiene che comunque le prospettive non siano trasparenti né convincenti. 
 
I PREOCCUPATI - Emblematiche in tal senso le dichiarazioni di due diverse organizzazioni: la Fiom-Cgil, ha manifestato “forte preoccupazione perchè ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento”. Perciò la Fiom “chiede alla Fiat e alle istituzioni regionali la massima trasparenza nella gestione della cassa integrazione al fine di garantire la rotazione al lavoro di tutti i lavoratori, per impedire come avvenuto a Pomigliano discriminazioni e perdite salariali a danno dei lavoratori”. 
 
GLI OTTIMISTI - Sull’altro versante Leonardo Burmo della Fim offre una visione positiva della situazione: “La fase che si apre - spiega - vedrà sicuramente un 2013 molto complicato per le note vicende legate al mercato dell'auto in particolare in Europa e in Italia, ma l'avvio della ristrutturazione offre allo stabilimento di Melfi prospettive future molto concrete e lo impegna su una dimensione non solo più europea, ma mondiale e questo è l'aspetto più significativo e importante per una rapida uscita dalla crisi e di garanzia per il futuro del lavoro in Sata”. 


Aggiungi un commento
Ritratto di yeu
15 gennaio 2013 - 19:06
Personalmente credo, da quello che posso capirne io, che per costruire delle auto per il mercato globale, bisogna riconvertire tutti gli impianti e stravolgerli radicalmente proprio come è avvenuto a Pomigliano, pertanto 2 anni credo che siano corretti.
Ritratto di LucaPozzo
15 gennaio 2013 - 23:59
Ma guarda, la FIOM é preoccupata per i dettagli dell'investimento. Sentite, facciamo una bella cosa, togliamo ogni preoccupazione alla FIOM: non facciamolo l'investimento, produciamo i B-CUV in Serbia accanto alla L. Cosí si tranquillizzano e si rasserenano. Non so, sento ogni tanto sproloqui sul fatto che questo sarebbe l'ultimo sindacato rimasto in Italia. Allora la mia definizione di sindacato deve essere proprio errata. Ho sempre pensato che un sindacato dovesse tutelare prima di tutto l'esistenza dei posti di lavoro. Sciocco io che mi sbagliavo
Ritratto di camaro4ever
16 gennaio 2013 - 16:30
3
la Fiat può fare i suoi investimenti dove meglio crede, pagandosi da sè i propri dipendenti. Quando però, pretende che i suoi dipendenti vengano mantenuti per due anni a spese della collettività, il minimo che dovrebbe fare è spiegare PER FILO E PER SEGNO a TUTTI i contribuenti cosa vuole fare, come vuole farlo, quando finirà, e quanti soldi torneranno indietro alle casse dello stato sotto forma di UTILI TASSATI IN ITALIA ANZICHE' IN DELAWARE.
Ritratto di LucaPozzo
16 gennaio 2013 - 20:07
Camaro, come sicuramente sai, la CIGS viene erogata a fronte di una regolare domanda al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, che comprende le motivazioni della richiesta e la descrizione dell'intervento. Dunque non capisco tutta questa preoccupazione preventiva. Quello che mi fa sempre spavento è altro. Viviamo in un paese dove i politici che oggi gridano allo scandalo per quello che sta accadendo a Melfi siano gli stessi che consentono che vi siano regioni che, ogni due anni, bruciano le stesse risorse che sono state erogate a Fiat in 40 anni. Così come mi fa spavento vedere alcuni sindacati che organizzano le trasferte in torpedone da un impianto all'altro per fare i picchetti contro gli investimenti. Ricordiamoci che anche loro dovrebbero rendere conto , per filo e per segno, di come spendono i finanziamenti pubblici. oltre magari a spiegarci quanti sono e come vengono spesi i soldi che percepiscono dalle aziende private, comprese quelle sostenute con soldi pubblici in periodi di crisi. Insomma, più che i difetti, di questo paese mi fa paura la doppia morale e il liberismo a targhe alterne. Il tutto condito dalla pura e semplice stupidità, che puoi leggere in molti commenti che piccoli, medi e grandi sindacalisti stanno riversando sui giornali in queste ore.
Ritratto di SaverioS
16 gennaio 2013 - 09:34
complice come sempre il governo "di turno" con la scusa dei "lavori di adeguamento degli impianti" la fiat tira a campare in Italia ancora 2 anni con la solita tiritera... Richiedendo la cassa integrazione straordinaria.... E noi continuamo a pagare!!
Ritratto di metacril
16 gennaio 2013 - 09:55
i soldi risparmiati verranno usati per acquistare chrysler al 100%,altro che adeguamento degli impianti...
Ritratto di Antonio D.
16 gennaio 2013 - 10:13
1
Mi sembra un po' riduttivo e fuorviante sostenere che la FIOM fosse preoccupata per i dettagli dell'investimento quando in realtà è l'unico sindacato che ha sempre chiesto di conoscere il "PIANO INDUSTRIALE" legato agli investimenti annunciati .... appunto .. investimenti solo annunciati. Guardate gli altri competitors cosa stanno facendo e potete capire cosa vuol dire avere un piano industriale (Volkswagen, Hyundai, Toyota, etcc...). Io non conosco nessun azienda privata che paga al proprio Amministratore Delegato delle somme abnormi che aumentano al peggiorare dei risultati aziendali. Guardate come scende la quota di mercato Fiat oltre al calo delle vendite. La quota di mercato in un momento di crisi è il vero parametro di riferimento. Ma poi ... Marchionne non aveva detto che lui dall'Italia non aveva preso una lira e non avrebbe più preso un euro ?? E la cassa integrazione cosa sarebbe??? Bravo Marchionne, continuiamo a pagare le "Tasse" in Svizzera..... Desolante... Antonio D'Aquanno
Ritratto di Marchiorig
16 gennaio 2013 - 10:48
1
2 anni per cambiare produzione in uno stabilimento robottizzato moderno (flessibile) non sono credibili: in un tale tempo si realizza un nuovo impianto da zero, opere civili comprese. E' evidente che Marchionne vuole fermare la produzione tenendo i dipendenti in cassa, a spese di tutti gli italiani. La Fiat per l'ennesima volta vampirizza l'Italia.
Ritratto di Claus90
16 gennaio 2013 - 11:06
è giunto il momento che la fiat diventi grande e spicchi il volo ma per fare questo è giusto che se ne vada all'estero perchè in italia non si può fare impresa e non è giusto che regali gli stipendi ai dipendenti italiani, signori andate a roma e fate gli attentati non prendetevela con le aziende, quanti onesti imprenditori si sono ammazzati ?
Ritratto di preoccupato
16 gennaio 2013 - 11:16
Ci risiamo,a chi spetta pagare, per gli ennesimi affari che fa fiat all'estero?.Concordo con chi la pensa che è una scusa di adeguare gli impianti,e mandare gli operai in cassa integrazione,tanto gli altri fessi pagano.
Ritratto di gilrabbit
16 gennaio 2013 - 12:21
Innanzi tutto i 2 anni sono il tempo max previsto dalla cassa ceh non può superare i 24 mesi. Poi tale periodo senve per allestire nuove catene dove costruire sulla base delle richieste ed in tempo reale 4 modelli di auto. Per fare questo si devono addirittura alzare i soffitti dello stabilimento che dovranno ospitare questa catene più alte delle attuali. In questo periodo le maestranze si alterneranno alla costruzione dell'attuale Punto che resta in produzione. Alternativa a ciò è la chiusura e come giustamente dice Luca Pozzo il trasferimento in altri paesi. Quanto ai costi della cassa ricordo sempre che viene prelevata da un fondo pagato da operai e aziende. A chi dice che Marchionne viene pagato troppo malgrado il calo delel vendite ricordo che il gruppo Fiat in tutto il mondo sta producendo utili perchè si possono produrrre utili vendendo poco purchè non lo si faccia in perdita mentre vendere tanto per e in perdita finanziata dallo stato come era in passato dovrebbe si farci arrabbiare perchè si gettavano soldi dalla finestra per produrre auto che spesso arrugginivano nei piazzali.
Ritratto di camaro4ever
16 gennaio 2013 - 16:42
3
la cassa integrazione straordinaria viene finanziata dal ministero del welfare, il fondo di cui parli è prosciugato da un pezzo. In ogni caso, sono soldi dei contribuenti i quali hanno il DIRITTO di sapere come e perchè vengono spesi, e la fiat ha il DOVERE di spiegarlo in dettaglio ed in modo convincente, e di impegnarsi a rispettare i relativi programmi. Cosa, questa, che non ha mai fatto e che non intende fare. Se invece di essere soldi dello stato, la fiat li chiedesse ad un banca, cosa dovrebbe dare in garanzia per ottenerli? Lo stato è dunque un ente di beneficienza idiota ad uso e consumo di fiat group? Prova tu ada andare in banca a chiedere un milione perchè vuoi ristrutturare la tua azienda, e poi vieni a raccontarmi cosa ti chiedono per concederteli in prestito (e, bada bene, dico in prestito, non in regalo come fa lo stato con la CIG!!). Per quanto mi riguarda, in cambo della CIG straordinaria lo stato dovrebbe chiedere una garanzia seria (tipo il 150% di quanto sborsa, sotto forma di fideiussione bancaria, esigibile se il piano industriale viene cancellato o ritardato), in modo che gli impegni non vengano disattesi come sempre.
Ritratto di Marchiorig
16 gennaio 2013 - 16:55
1
Aggiungo poi che, diversamente dal ricco stato italiano, i soldi pretati dal governo USA per Chrysler la Fiat ha dovuto restituirli e con gli interessi
Ritratto di gilrabbit
17 gennaio 2013 - 10:14
Nessuno impedisce a Fiat di chiudere baracca e burattini visto anche che il mercato italiano al momento è in perdita. Io sono uno di quelli che fa il tifo perchè resti e faccio il tifo per far arrivare uno stipendio a quelle famiglie che senza Fiat sarebbero in mezzo alla strada. Del resto in un paese dove moltre famiglie stanno vivendo di cassa inetgrazione uno più o meno poco cambia. Alternativa? Un bel paesotto marxista con le aziende di proprietà dello stato a costruire Zigulì, Zaz e altre amenità varie.
Ritratto di Antonio D.
16 gennaio 2013 - 23:38
1
Fiat fa utili grazie prevalentemente a Chrysler, azienda salvata dal fallimento grazie ad una montagna di soldi messi dal Governo Obama (manovra che in Europa sarebbe stata sanzionata come "Aiuto di Stato"). L'altro mercato dove la Fiat fa ancora utili è il Brasile (ma in calo crescente visto che anche li continuano a crescere gli altri concorrenti (Volkswagen in primis). Lo stabilimento in Serbia si è fatto solo grazie ad altri aiuti del Governo Serbo ed alla totale detassazione per i primi 3 anni degli utili realizzati (per altro gli stipendi Serbi oscillano tra i 250 ed i 300 Euro e poco più di un mese fa sono stati costretti ad alzare i salari. Un amministratore che afferma "Non faccio investimenti finché il mercato non si riprende" !!! Che amministratore geniale!!! P.S. Quanto ha perso il titolo Fiat dalla sua quotazione in borsa dopo la separazione delle attività industriali ??? Oltre il 40% ed ha un Outlook negativo. E volete dirmi che per alzare un capannone e modificare una linea di montaggio ci vogliono 2 anni ?? Disarmante... Sulle tasse pagate in Svizzera ad un aliquota inferiore al 25% avete taciuto?? Poverino .. con solo 4,5 milioni di fisso più quasi 30 milioni di stock option in tre anni deve essere difficile andare avanti...
Ritratto di gilrabbit
17 gennaio 2013 - 16:54
il cervello funziona quando uno ha la facoltà di guardarsi intorno e capire i limiti del possibile. Oggi il presidente di confindustria ha detto che il 2013 sarà peggio del 2012 già anno orrbilis. Oggi il presidente della Bce dice che dall'Italia stanno scappando tutti i possibili investitori verso paesi che garantiscano la tripla A. Abbiamo una situazione politica risibile dove si parla solo di Berlusconi e nessuno fa proposte concrete di riforme con i politici semrpe gli stessi che si rimescolano in un minestrone di partiti personali sconosciuto anche tra le capanne dell'Africa nera. E con tutto quel che abbiamo l'unico manager che è riuscito a prevenire i tempi e scappare la dove si fanno utili dovrebbe venire quì a stendere il red carpet a politici e sindacalisti pronti solo a dare calci in faccia? Quanto ai guadagni del sig. Marchionne non sono un mio problema e non mi inspirano nessuan invidia anzi dovremmo ringraziare Dio che Fiat tiene ancora quì la sede legale e ci paga quel poco do tasse eprchè chiunque tra noi persone con un minimo di cervello avrebbe spostato o in olanda o in irlanda e dopo avrei voluto vedere che fine avrebbero fatto i detrattori di Fiat che caso unico a livello mondiale riescono a sputare nel piatto dove mangiano. Il prossimo marchio sarà Fiad ( fabbrica internazionale automobili detroit).
Ritratto di Antonio D.
17 gennaio 2013 - 19:23
1
Delle scelte di Marchionne non condivido nulla perchè sono dettate da meri calcoli da ragioniere e non hanno dietro alcuna visione e progettualità del futuro. Sono calcoli legati a quello che succede il giorno dopo... Ieri dice che fa un investimento da 20 miliardi, poi l'investimento non c'è più, poi oggi spuntano 17 nuovi modelli in 3 anni !!! Miracoloso.. e chi li starebbe progettando?? E dove soprattutto?? L'idea poi che Marchionne stenda tappeti ai sindacati la vedo fuori dal mondo visto che ha provato in tutti i modi a farli fuori arrivando a non applicare persino le sentenze dei tribunali.. ma forse tu hai vissuto altrove negli ultimi due anni... vedi le 11 volte in cui FIAT è risultata soccombente in giudizio .. praticamente sempre e questo si tra il silenzio assoluto della politica.. Sul pagamento delle tasse vedo che non hai le idee chiare perchè non è spostando le sedi legali che si sposta il luogo dove avviene il prelievo fiscale. Fiat paga già le tasse in varie parti del mondo perchè essendo una multinazionale fa utili in più paesi e le tasse si pagano dove si realizzano i profitti altrimenti sarebbero tutti alle Cayman e non in Olanda. Ci sarebbero zero aziende in Italia. In Italia si possono fare utili se si fanno prodotti competitivi, gli stipendi dei metalmeccanici italiani sono la metà di quelli tedeschi eppure non vedo la Wolkswagen prendere dei Cargo per volare via... anzi continua ad elargire premi agli operai. Ti sei accorto che la Ducati è passata ai tedeschi?? Eppure le sedi sono rimaste tutte in Italia e sono stati chiusi tutti gli accordi sindacali senza problemi.. Aspettiamo questa "valanga" di nuovi modelli Fiat :-) Intanto la Toyota fa record con le vendite dell'Ibrido e torna anche primo costruttore al Mondo... Marchionne poco più di un anno fa disse che per questa tecnologia il mercato non era pronto... Del resto aveva anche pronosticato di vendere 1,5 milioni di auto in Europa ... ne ha vendute meno di 500.000 .. sbagliando di solo 1 milione di veicoli !!! IMBARAZZANTE..
Ritratto di Marchiorig
16 gennaio 2013 - 13:37
1
Grazie delle info: Fiat non chiede più di 2 anni di CIG solo perchè è giá il max, i "grandi lavori" sono rialzare dei tetti e spostare delle catene, l'alternativa sarebbe "trasferire all'estero", cosa che fá intendere che altrove i lavori sarebbero assai più rapidi (non più economici, visto l'aiuto dato dalla cassa integrazione e dai numerosi finanziamenti europei/statali per ristrutturazione/riconversione). Sventuratamente ho lavorato nel settore insieme a comau nel 1984 ...
Ritratto di gilrabbit
17 gennaio 2013 - 16:59
in 3 mesi si apre un'azienda con governo e sindacati pronti a finanziare e a rendersi utili per il bene fabbrica. In Italia solo per ristrutturare un condominio tra carte e permessi passano mesi e soldi su soldi. Va precisato che nessuno ha parlato di 2 anni di tempo per ristrutturare ma si è parlato di sfruttare il tempo max previsto dalla gig. Marchionne ha amnche detto che entro i prossimi 3 anni usciranno parecchi nuovi modelli e revisioni degli attuali. Aggiungo che prima di produrre si deve anche trovare a chi vendere.