ANCORA MALE - Anche ad aprile 2022 il mercato europeo dell’auto ha registrato un nuovo calo. Nello specifico, secondo i dati dell’ACEA, le immatricolazioni di auto nuove in Europa sono scese del 20% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, toccando quota 830.447 unità (EU+EFTA+UK), a causa dei problemi della catena di approvvigionamento dei componenti per le fabbriche, registrando così il decimo mese consecutivo di calo. Tutti i principali mercati hanno contribuito alla performance negativa della zona Europa: Italia (-33,0%), Francia (-22,6%), Germania (-21,5%) e Spagna (-12,1%). Tra i maggiori mercati europei, l'Italia ha quindi registrato il calo più netto, con una contrazione di un terzo, anche a causa della mancata erogazione degli incentivi statali.
CHI SCENDE E CHI SALE - Tra i costruttori Stellantis è stata la più colpita, con un calo del 31% (155.861 le vetture vendute) a causa delle forti diminuzioni delle vendite dei suoi marchi Peugeot, Citroen, Opel e Jeep. Il Gruppo Volkswagen è sceso del 28%, con 199.917 vetture, con i marchi Volkswagen e Skoda che hanno perso oltre il 30% ciascuno. Il Gruppo Renault, quarto a quota 70.261 vetture, è calato “solo” del 16%, aiutato da un aumento delle vendite del 7,9% del marchio Dacia. Oltre a Dacia, gli altri marchi che hanno contrastato la tendenza al ribasso del mercato sono stati Hyundai, Kia e Honda. Le vendite di Hyundai sono aumentate del 14%, toccando quota 41.227 unità, facendo salire la sua quota di mercato fino al 5%, rispetto al 3,5% dello stesso periodo dell'anno precedente. Il volume di Kia è salito del 13% a quota 47.725 unità, con una quota di mercato che è arrivata al 5,7% rispetto al 4,1% dell'aprile 2020. La Honda, con 7.164 auto, ha registrato un aumento del 30%.
LE PREVISIONI - Secondo gli analisti di LMC Automotive, le consegne annuali si ridurranno del 6%, dunque nel complesso dovrebbero restare sotto i 10 milioni di unità nel 2022. A gennaio LMC prevedeva una crescita di quasi il 9%. La carenza dei chip e dei semiconduttori continua a pesare molto sul mercato dell’auto, con attese che per alcuni modelli più venduti possono arrivare anche a 18 mesi. Ad esempio il ceo del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, ha dichiarato la scorsa settimana che l'azienda per quest’anno ha esaurito la quota produttiva delle elettriche destinate a Stati Uniti e Europa. Negli ultimi mesi a pesare ulteriormente sono state le chiusure decise dalla Cina per contenere la nuova ondata di Coronavirus, con conseguenze dirette per le catene di approvvigionamento globali. Saranno quindi necessari diversi mesi per normalizzare il flusso produttivo.