SEGNO MENO - Dopo otto mesi consecutivi di flessione, a settembre il mercato europeo delle auto nuove registrava il 3,6% di crescita e sembrava potesse ripartire. Le aspettative però sono state disattese, perché ad ottobre 2020 le immatricolazioni sono tornate a diminuire: nei Paesi dell’Unione Europea, del Regno Unito e dell’area Efta, che comprende Islanda, Norvegia e Svizzera, sono state vendute 1.129.223 nuove auto, il 7,1% in meno rispetto a dodici mesi prima.
ITALIA MOSCA BIANCA - Ottobre è stato negativo per quasi tutti i trenta Paesi dell’area: le immatricolazioni sono cresciute soltanto in Irlanda, del 5,4%; in Islanda, del 12,0%; in Norvegia, del 23,6%; e in Romania, del 17,6%. Fra i cinque mercati principali, dunque Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna, il risultato migliore è arrivato dal nostro Paese, in calo dello 0,2%, mentre la Spagna ha perso il 21,0%.
MENO 27% - E così, da inizio anno, il calo del mercato si attesta al 27,3%: 13.332.560 nuove auto fra gennaio e ottobre 2019, 9.696.928 nel medesimo periodo del 2020. La maglia nera va alla piccola Croazia, che ha perso il 43,6% delle nuove immatricolazioni, passando da 55.456 a 31.348, mentre la Spagna è la peggiore fra i big: meno 36,8%. La Norvegia è invece la nazione ad aver perso meno, “soltanto” il 10,6%.
BENE LA FCA - Ottobre è stato un mese negativo per i due principali gruppi a livello europeo: la Volkswagen, che ha registrato un calo del 7,5% a 283.115 nuove immatricolazioni, e la PSA, che ha perso il 5,3% e ha venduto 171.837 nuove auto. Il Gruppo Renault, al terzo posto, è cresciuto dello 0,5% a 118.382 nuove consegne, mentre le Hyundai-Kia hanno perso il 7,2%, scendendo a 81.128 targhe. Bene la FCA, settima, ma in crescita del 3,2% a 70.172 auto.