MENO GIORNI PER VENDERE - Nel mese di aprile 2017, il maggior numero di giorni festivi rispetto al 2016 ha fatto sì che il mercato europeo dell’auto abbia contabilizzato meno immatricolazioni rispetto all’anno precedente. In tutto sono stati ben 19 i paesi dove le statistiche lamentano il segno meno, e in generale si può dire che all’origine della tendenza ci sia stato appunto il calendario.
SPAGNA FORTE - In “rosso” sono risultati: Austria (-2,9%), Belgio (-7,1%), Cipro (-5,5%), Repubblica Ceca (-1,7%), Danimarca (-11,4%), Finlandia (-15,3%), Francia (-6,0%), Germania (-8,0%), Grecia (-13,2%), Irlanda (-24,5%), Italia (-4,6%), Lettonia (-3,2%), Lussemburgo (-7,1%), Slovacchia (-0,1%), Svezia (-9,2%), Gran Bretagna (-19,9%). Come si vede, dei mercati più grandi, soltanto la Spagna ha registrato un aprile positivo, con un aumento delle immatricolazioni dell’1,1%. Bene comunque sono ante anche Olanda ( +6,3%, con 29.360 unità immatricolate), Polonia (+14,4% con 39.476 unità) e Portogallo (+17,8% per 18.829 vetture immatricolate).
UN TERZO DI ANNO POSITIVO - Pur con il mese di aprile negativo, il bilancio del quadrimestre gennaio-aprile 2017 risulta ancora positivo, con 5.332.854 immatricolazioni, contro le 5.093.943 dello stesso periodo 2016, con in aumento del 4,7%. In questa statistica ci sono da segnalare soltanto due paesi con il bilancio in calo: la Finlandia (-3,8%) e l’Irlanda (-10,1%). Con variazioni in aumento al di sotto della media europea risultano la Francia (+2,0%, con 712.925 unità), la Germania (-+2,5% con 1.135.381 unità), il Lussemburgo (+0,04% per 18.205 vetture nel quadrimestre), la Gran Bretagna (+1,1% con 972.092 unità). Paese leader è sempre la Germania.
COME SONO ANDATI I COSTRUTTORI - Nella graduatoria dei costruttori, ad aprile quasi tutti i grandi gruppi hanno riportato un calo. Solo il gruppo Toyota archivia una crescita del 5,3% (con 51.805 auto immatricolate). Tra le case che sono monomarca, c’è la Suzuki che cresce del 12,8%, con un totale di immatricolazioni pari a 17.225 unità. La contrazione maggiore l’ha registrata il gruppo Jaguar-Land Rover, che con 13.075 unità immatricolate ha perso il 16,6%, con la Land Rover che perde un po’ di più della Jaguar.
BIG CON QUALCHE AFFANNO - Per quel che concerne le marche dai numeri più grossi, la leader Volkswagen ha consegnato 293.608 vetture immatricolate, pari all’8,8% in meno rispetto all’aprile 2016. Peggio è andata la Ford che con 76.899 unità ha lamentato una perdita dell’11,4%. Meglio ha fatto invece la marca Renault con 90.795 immatricolazioni (-2,7%). Quasi stabile è stato invece il gruppo FCA che ha totalizzato 87.761 unità immatricolate nel mese, con una contrazione dello 0,81%. A determinare il risultato ha contribuito sensibilmente l’Alfa Romeo, che con 7.065 unità registrate è cresciuta del 48,6%. Il marchio Fiat comunque ha contenuto la tendenza negativa: ha sommato 66.155 unità immatricolate, in calo del 2%.
IL PANORAMA DEI 4 MESI - Va detto che anche per quel che riguarda le case costruttrici il bilancio del quadrimestre si mantiene discretamente positivo. Con il segno meno ci sono le marche Volkswagen (-1,2%), Audi (-0,5%), Jeep (-0,3%), Opel (-1,1%), Smart (-8,2%), Land Rover (-2,9%), Mazda (-4,6%), Honda (-11,9%) e Mitsubishi (-4,5%). I grandi gruppi restano comunque in crescita. Il gruppo Volkswagen ci riesce grazie ai risultati della Seat e della Skoda, il gruppo PSA ha soltanto il marchio DS che risulta in “rosso” (ma i suoi valori sono limitati 16.422 unità su 539.188 dell’intero gruppo). In casa FCA è l’Alfa Romeo ha dare un notevole contributo: con 27.834 immatricolazioni riporta una crescita quadrimestrale del 35,7%. Ma va detto che la Fiat nonostante il 2% in meno di aprile resta in cresciuta del 10,2%, con 386.460 auto immatricolate da gennaio ad aprile nei 28 paesi dell’Unione. Tra le marche di prestigio, la lieve contrazione dell’Audi, contrasta con la crescita del 3,5% della BMW (270.910 unità immatricolate da gennaio ad aprile nell’UE) e quella dell’8,4% della Mercedes (286.785 unità).