TEMPO DI BILANCI - Gli ultimi giorni dell’anno sono l’occasione per fare i primi bilanci. Anche per il mercato europeo dell’auto, che quest’anno ha risentito della forte crisi economica innescata dalla pandemia di Covid: gli esperti stimano che il 2020 finirà con un calo delle nuove immatricolazioni pari al 25%. E così, se i dati finali non arriveranno prima di metà gennaio, è possibile tracciare un bilancio provvisorio fra gennaio e novembre e vedere come i grandi gruppi dell’auto hanno resistito (vedi tabelle qui sotto, fonte: Automotive News).
CHE BATOSTA - I dati arrivano dalla Jato Dynamics, società specializzata in analisi di mercato, e sono inclementi per tutti i big. Il Gruppo Volkswagen, il primo in Europa, è passato dalle 3.524.123 immatricolazioni di gennaio-novembre 2019 alle 2.690.125 di quest’anno, complice il netto calo di tutti i suoi marchi principali: la Volkswagen ha perso quasi 450.000 consegne, scendendo da 1.608.871 a 1.173.720, mentre l’Audi ha accusato un calo da 681.353 a 542.985 e la Skoda da 686.368 a 568.280.
TRACOLLO FRANCESE - Non è andata meglio al Gruppo PSA, secondo per immatricolazioni in Europa: se nei primi undici mesi del 2019 consegnò 2.295.170 automobili, quest’anno si è fermata a 1.557.02. La crisi del mercato ha dato una vera e propria spallata alla Opel, che è scesa da 769.290 a 439.999 immatricolazioni, ma non è andata meglio ai marchi Citroën e Peugeot: la prima è passata da 585.826 consegne a 405.198, la seconda da 895.524 a 673.652. Il Gruppo Renault, terzo, ha perso quasi 400.000 vetture: da 1.473.911, a 1.078.384. Segue in classifica il Gruppo BMW, con 757.023 auto vendute: nel 2019 erano 946.653.
> LE CONSEGNE DI OGNI COSTRUTTORE DIVISE PER MODELLO
LA KIA SUPERA LA HYUNDAI - Oltre ad aver fatto calare drasticamente le vendite, questo disastroso 2020 ha fatto cambiare alcune dinamiche all’interno di alcuni gruppi. È il caso di quello Hyundai-Kia: la Hyundai, il marchio da anni più venduto all’interno del gruppo, è passata da 508.282 a 372.360 immatricolazioni ed è andata peggio dalla Kia, che invece si è fermata a 382.934 consegne (erano 459.560 nei primi 11 mesi del 2019). La Hyundai-Kia, con 755.294 immatricolazioni, contro le 967.842 del 2019, è quinta in classifica davanti alle Daimler, con 694.636 (erano 935.684 nel 2019), e Ford: la casa americana ha consegnato 623.114 veicoli, contro i 917.160 dell’anno scorso.
LA JEEP HA TENUTO - L’ottavo posto è della FCA, passata da 847.177 a 605.258 nuove immatricolazioni: la Fiat ha perso oltre 160.000 auto, scivolando da 584.059 a 422.887, mentre la Jeep ha limitato i danni e ha venduto 107.544 vetture al 30 novembre 2020, contro le 151.301 dell’anno scorso. L’Alfa Romeo è andata male ed è passata da 49.252 consegne a 31.375, ma la Maserati ha fatto peggio ancora: le sue immatricolazioni si sono quasi dimezzate, passando da 5.117 a 2.998.
SEMPRE LEI - Dopo aver visto la situazione fra i gruppi, vediamo quella fra i singoli modelli. La Volkswagen Golf è ancora una volta in cima alla classifica: è stata consegnata in 252.199 unità fra gennaio e novembre 2020, il 32,8% in meno rispetto al 2019, davanti alla Renault Clio, con 221.284 immatricolazioni, e alla Opel Corsa, con 180.218 esemplari targati. La Fiat Panda, al 17° posto, è stata la prima auto italiana in classifica: ha venduto 131.832 esemplari, il 22,1% in meno. La Fiat 500, con 121.676 unità, si è piazzata al 20° posto.
6 SU 50 - Delle cinquanta auto più vendute fra gennaio a novembre 2020, soltanto sei hanno visto aumentare le immatricolazioni rispetto al 2019: la Toyota Corolla, al 19° posto con 124.017 consegne, il 2,1% in più; la Hyundai Kona, al 23° posto con 109.423 consegne, il 12,6% in più; la Volkswagen T-Cross, al 26° posto con 100.965 consegne, il 15,5% in più; la Volvo XC40, al 31° posto con 95.113 unità, il 26,3% in più; l’elettrica Renault Zoe, al 37° posto con 83.014 unità, il 103,4% in più; e la Kia Niro, al 48° posto con 70.718 unità, il 30,5% in più.
LE ECCEZIONI - Ma il 2020 non è stato negativo per tutti i marchi dell’auto. I dati della Jato Dynamics di fatto “incoronano” la Ferrari: ha consegnato 3.928 da gennaio a novembre 2020, circa 250 in più delle 3.689 targate nei primi undici mesi dell’anno scorso. La casa di Maranello ha risentito solo in parte dello stop ai suoi impianti produttivi, avvenuto dal 14 marzo all’8 maggio, e conferma che il mercato dei beni di lusso non conosce crisi.
LE OUTSIDER - Ottimi anche i risultati della MG, marchio britannico sostenuto da capitali cinesi che è attualmente presente in un numero limitato di Paesi europei (arriverà in Italia da gennaio 2021): le vendite nei primi undici mesi sono state 20.509, quasi il doppio rispetto alle 11.367 di gennaio-novembre 2019. Anche la cinese Great Wall chiuderà l’anno in crescita, ma con numeri ridotti: dalle 87 auto vendute fra gennaio e novembre del 2019, è passata alle 322 di quest’anno.